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Visitare Napoli è pericoloso? Facciamo un po’ di chiarezza!

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Visitare Napoli è pericoloso? Una delle statue a Piazza del Plebiscito
Qualcuno afferma che Piazza del Plebiscito sia l’unica zona “sicura” di Napoli

Una delle domande che mi vengono rivolte più spesso tramite blog o social riguarda la mia città. Tanti mi domandano, con un filo di preoccupazione, se visitare Napoli è pericoloso. Essendo nata e cresciuta qui, e occupandomi di viaggi, ricevo molti messaggi che più o meno toccano sempre gli stessi argomenti. La spazzatura a Napoli, quanto è sicuro viaggiare a Napoli, se i Quartieri spagnoli sono davvero così spaventosi… e a volte mi domandano persino se vale la pena di vederla, questa “città problematica“.

Se seguite il blog da un po’ saprete già che adoro Napoli e che mi piace esplorarne le parti meno conosciute, raccontandovele in questo spazio online, per assicurarmi che anche voi scopriate le meraviglie che si nascondono nel capoluogo partenopeo. Sfortunatamente mi capita spesso di avere a che fare con la maleducazione di chi non ci è mai stato e pretende di saperne più di tutti, o con una sorta di incredulità. Davvero mi sento tranquilla nel passeggiare a Napoli di sera?

Vi ho raccontato già di quanto mi è successo in crociera con Norwegian Cruise Line, quando una giornalista britannica si è rifiutata di scendere dalla nave e ha tentato di scoraggiare le altre blogger a restare a bordo, affermando con sicurezza che Napoli non sarebbe una città sicura per le donne.

Purtroppo non si è trattato di un incidente isolato. Mi capita spesso, soprattutto in ambiente internazionale, di interagire con persone i cui preconcetti sono tanto radicati da risultare impossibili da estirpare.

Sono le stesse persone che credono che la mia opinione da napoletana non conti, perché è ovvio che io tiri acqua al mio mulino e che racconti solo le parti belle di Napoli. Ma i turisti si preoccupano moltissimo, soprattutto quando devono decidere dove alloggiare a Napoli: il problema è reale.
Ci sono tante meravigliose caffetterie dove fanno un buon caffè napoletano nei vicoli stretti. Eppure, per quanto sembri assurdo, molti turisti non ci vanno perché hanno paura.

Trovo spesso online discussioni su web magazine o forum riguardo alla mancanza di sicurezza a Napoli. Se cercate un po’ in inglese vi troverete davanti terribili rappresentazioni di Napoli, una città italiana nella quale la gente vive tra i sacchi dell’immondizia, scansando pallottole da mattino a sera. Con tanto di elenchi di posti “sicuri“, secondo i quali l’unico modo per evitare i camorristi che infestano le nostre strade sarebbe teletrasportarsi direttamente a Piazza del Plebiscito. Possibilmente dall’aeroporto, in quanto la Stazione Centrale è uno dei posti da evitare assolutamente.

La verità è che noi italiani siamo i peggiori nemici di noi stessi. Non solo non sappiamo apprezzare le meraviglie della nostra penisola… ma ci soffermiamo soltanto sugli aspetti negativi. Ci lamentiamo molto, perché percepiamo spesso che Stato e istituzioni non ci sono vicini come vorremmo. Ma quando lo facciamo non ci rendiamo conto del fatto che siamo molto fortunati rispetto a tanti altri posti nel mondo… e che facendo così spaventiamo anche chi viene da fuori.

In pratica continuiamo ad alimentare i troll e le fake news senza neanche accorgercene.

Allora, facciamo un po’ di chiarezza, fonti ufficiali alla mano.

Panoramica del Monte Somma e del Vesuvio dalla periferia di Napoli
Il Vesuvio è lo sfondo perfetto per ogni fotografia di Napoli!

Napoli è davvero una tra le città più pericolose del mondo?

Molte viaggiatrici si preoccupano che visitare Napoli sia pericoloso, in quanto online si trovano tanti racconti dell’orrore riguardo alla mia città. Non molto tempo fa il giornale britannico The Sun inserì Napoli tra le 10 città più pericolose del mondo. L’articolo, pieno di invenzioni a dir poco fantasiose, divenne virale in poco tempo, causando lo sdegno di molti. Quando il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, minacciò di denunciare la testata giornalistica, come d’incanto Napoli sparì da quell’articolo. Ovviamente non ci sono mai state fatte delle scuse pubbliche… e dal momento che le bugie sono difficili da estirpare, ancora oggi molti credono a quanto hanno letto. Se lo ha scritto un giornale dev’essere vero per forza, giusto?

Qualcuno da la colpa a Gomorra – La Serie, una serie televisiva basata sul libro Gomorra di Roberto Saviano. Ambientata a Napoli, narra le gesta di camorristi in lotta tra loro. Ha riscontrato un grande successo anche all’estero. Tanto da essere paragonata a un Sons of Anarchy in salsa napoletana… però senza Harley Davidson.

Ma anche se effettivamente c’è qualcuno che teme di vedersi piombare addosso Genny Savastano e i suoi appena messo piede a Napoli, la verità è che questi stereotipi e le notizie inutilmente allarmiste non hanno niente a che vedere con Gomorra.

Le fotografie dei cumuli di spazzatura a Napoli risalgono a tanti anni fa, ma hanno apparentemente lasciato una macchia indelebile sulla reputazione del capoluogo partenopeo. Le cose da allora sono cambiate, ma non tutti i giornalisti hanno scelto di tornare a vedere coi propri occhi i passi da gigante fatti da Napoli negli ultimi anni.

Da travel blogger la mia priorità è quella di offrire ai miei lettori informazioni sempre aggiornate e reali, così da aiutarli a viaggiare in maniera “smart“. Sfortunatamente i media spesso si basano su fonti vecchie, spaventando i turisti che, com’è normale, preferiscono evitare alcune zone d’Italia.

L’unica cosa che possiamo fare da soli, in certi casi, è assicurarsi di controllare più fonti, e di verificare i fatti, invece di credere ciecamente persino ai giornali scandalistici.

Vi ho promesso la verità, e quindi non vi nascondo nulla.

Non tutti a Napoli sanno comportarsi in maniera civile. Continuano a non fare la raccolta differenziata o a gettare carte a terra, rendendo difficile la gestione dei rifiuti. Questo non fa altro che alimentare le fake news e allontanare i turisti.

Certo, alcune zone di Napoli sono ancora sporche (e comunque non come tanti anni fa), per via dell’inciviltà e anche dei frequenti scioperi. Stiamo tutti cercando di fare del nostro meglio, ma ci vorrà del tempo.

Ciò di cui sono sicura è che nessuno ha voglia di ritrovarsi nella terribile situazione di degrado di qualche anno fa.

Secondo le statistiche relative ai crimini in Italia pubblicate dal Ministero dell’Interno ed elaborate graficamente dal Sole 24 ore, Milano è la città più pericolosa in Italia. Napoli è soltanto quarta, dopo Roma e Torino.

Eppure non mi pare di leggere così tanti articoli relativi alla presunta pericolosità di un viaggio a Milano o a Roma.

Alcune agenzie di viaggio, sia in Italia che all’estero (qualche ricerca online vi riporterà tanti risultati di forum nei quali sono gli stessi turisti a lamentarsene), adorano fare terrorismo psicologico. Basandosi su vecchi stereotipi e una buona dose di ignoranza, sconsigliano caldamente di visitare Napoli, proponendo mete “sicure” quali Firenze, Roma, Venezia o Milano. Come se soltanto metà della nostra penisola fosse visitabile, mentre il resto… beh. Apparentemente sarebbe spaventoso come una zona di guerra, se non peggio.

Mi vengono in mente le meravigliose spiagge siciliane e i deliziosi manicaretti che preparano in tutto il sud Italia: non sanno cosa si perdono!

Napoli è una grande metropoli e in quanto tale ha dei problemi di criminalità. Come tutte le altre grandi metropoli.

Per aumentare il livello di sicurezza a Napoli, è stato raddoppiato il numero di agenti di polizia, carabinieri e soldati che pattugliano le strade. Pronti a prevenire i crimini e ad aiutare i cittadini in caso di bisogno.

Se vivessimo in un mondo migliore, queste misure di sicurezza non dovrebbero esistere, ma purtroppo l’unica cosa che i cittadini onesti di Napoli possono fare è collaborare con le autorità, segnalare i reati e comportarsi in maniera civile. Tutto quello di cui abbiamo bisogno… è una possibilità.

Che cosa si può fare per aiutare? Beh, tanto per cominciare, essere viaggiatori svegli e attenti può fare la differenza!

Le vetrate del soffitto della Galleria Umberto I di Napoli
Nella Galleria Umberto I trovate tanti negozietti dove acquistare souvenir di Napoli

I Quartieri Spagnoli

Le storie dell’orrore riguardo ai Quartieri Spagnoli di Napoli ormai non si contano.

Situati nella città vecchia, furono costruiti nel XVI secolo per ospitare le truppe spagnole che avevano il compito di sedare le rivolte a Napoli. Sin da subito divennero un luogo di prostituzione, gioco d’azzardo e illegalità: i soldati dovevano pur divertirsi. E anche se furono promulgate leggi in proposito, venivano ignorate praticamente da tutti.

Negli anni il degrado ha continuato ad aumentare, insieme a condizioni di disagio sociale che hanno esacerbato gli animi.

Tuttavia anche in questo caso, i cittadini onesti che risiedono nei Quartieri Spagnoli hanno deciso di rimboccarsi le maniche. Lavorando sodo per se stessi e per restituire a Napoli una parte così pittoresca della città.

Qui l’affitto è basso e negli ultimi tempi tanti studenti, italiani ma anche steri, si sono trasferiti nei Quartieri Spagnoli, molto vicini a prestigiose università quali la Federico II e la Seconda Università degli Studi di Napoli.

Ristoranti, pizzerie e negozi spuntano continuamente come funghi, e si tengono ancora mercatini rionali di pesce o verdure. Questa zona ha ripreso a vivere, senza perdere le tradizioni e il folklore tipici di Napoli.

All’ingresso dall’elegante Via Toledo troverete colorati cartelli che indicano l’inizio dei Quartieri Spagnoli. Una zona che ormai è diventata allegra, turistica e accogliente. A indicarlo anche le bandierine che rappresentano tante nazioni nel mondo. A Napoli infatti tutti sono i benvenuti.

Ricordate che tanti anni fa, mentre altrove i membri della comunità LGBTQ venivano perseguitati e derisi, a Napoli… erano parte integrante della comunità. In dialetto venivano definiti “femmenielli“, ed erano molto benvoluti, tanto che si riteneva portassero fortuna.

Nella nostra città c’è sempre stato posto per tutti, indipendentemente da razza, genere o religione. Io e Aldo abbiamo viaggiato tanto e credeteci sulla parola: è raro trovare posti del genere.

Trovate l’ingresso ai Quartieri Spagnoli proprio di fronte alla Stazione dell’Arte Toledo (la più bella d’Europa). Non vi sarà affatto difficile notarlo, dal momento che c’è sempre un capannello di turisti divertiti intenti a scattare fotografie ai colorati vicoletti.

Tenete a mente che anche se la zona è sempre affollata, potrebbero esserci borseggiatori, per cui non girate (troppo) con il naso per aria!

Is Naples a safe city? - A cafè in Naples Spanish Quarter
Per via degli stereotipi persino un normale bar nei vicoli di Napoli potrebbe sembrarci un posto “poco raccomandabile”

Posti da evitare a Napoli… eh???

Una veloce ricerca online in inglese vi rivelerà una cosa sconvolgente. Ci sono quasi più articoli riguardo ai posti “pericolosi” da evitare a Napoli che ai castelli e ai monumenti in città.

Posto che ho sempre storto il naso riguardo agli articoli anche di colleghi blogger che salgono in cattedra dopo aver visitato la città per 2-3 giorni, ma tante di queste “notizie” arrivano da persone che non hanno mai visitato Napoli o che ci sono state molti anni fa.

Sfortunatamente c’è da dire che quando si arriva a Napoli con una serie di preconcetti ben piantati in testa, anche un vicolo poco trafficato può essere percepito come pericoloso. Anche un paio di sacchetti di spazzatura lasciati fuori casa troppo presto possono rappresentare un problema spazzatura.

I vicoli stretti e gli edifici antichi fanno parte del fascino di Napoli. A questo punto dovremmo considerare tutte le parti più antiche e folkloristiche di Napoli come pericolose? Anche Via San Gregorio Armeno, piena di botteghe artigiane, che vi abbiamo mostrato in uno dei nostri video su Youtube. L’avete guardato? Trovate onestamente che ci sia qualcosa di spaventoso in un posto così colorato e caratteristico?

Certo, ci sono ancora zone problematiche, come Scampia o Secondigliano, nella periferia di Napoli. Ma anche lì ci sono cittadini onesti che lottano da sempre contro la criminalità e che avrebbero bisogno di un aiuto maggiore da parte delle Istituzioni.

Se però intendete visitare Napoli per poter ammirare castelli e monumenti è improbabile che vi ritroviate a Scampia o Secondigliano. Programmare invece una visita apposta per andare alla scoperta delle aree disagiate, magari imitando qualche star della televisione… non è una buona idea. Mi fa pensare a quelli che visitano le zone di caccia degli orsi nei parchi americani, aspettandosi di potersi fare un selfie con un cucciolo di grizzly. L’elevato numero di turisti attaccati dagli orsi dovrebbe rendere chiaro quanto sia un’idea priva di senso.

Quindi da napoletana ho elencato ben due posti che potrebbero essere “pericolosi”. Continuo a ritenere improbabile che a Via San Gregorio Armeno qualche artigiano minacci poveri turisti brandendo un addobbo natalizio.

Una delle zone di cui molti si lamentano è la Stazione Centrale di Piazza Garibaldi, soprattutto di notte. Ci sono molti stranieri e senzatetto. Certo, di sera può sembrare spaventosa, se ci si aspettano assassini e scippatori dietro ogni angolo.

Sapevate che ci sono zone del genere anche a Milano, a Roma, o nella blasonata San Francisco?

Aspettarsi che ogni senzatetto sia in attesa di ignari turisti ai quali spillare soldi è davvero sciocco. E’ però vero che spesso di sera sono ubriachi (e comunque è una generalizzazione che non mi fa sentire del tutto a mio agio): se pensate che questo possa infastidirvi, limitatevi a evitare la Stazione Centrale di sera.

Il colonnato della Certosa di San Martino a Napoli
Il colonnato della Certosa di San Martino è uno dei luoghi più suggestivi di Napoli

Cosa aspettarsi dai napoletani

Come ho già menzionato (forse persino troppo spesso), a Napoli siamo molto amichevoli. Ci piace conoscere persone nuove e non intendo mentirvi: ai ragazzi qui piace flirtare. Le viaggiatrici che arrivano dall’estero si lamentano del fatto che i maschietti a Napoli fischiano, cercano di attaccare bottone e le infastidiscono. In realtà vi basterà ignorarli perché se ne vadano per la loro strada, senza perdere il sorriso. Dopo tanti anni sono arrivata alla conclusione che flirtare per qualcuno è una specie di… riflesso incondizionato!

I napoletani amano la propria città e si assicurano in genere che i turisti vivano una bella esperienza. Non è poi tanto inusuale fermarci a dare una mano a qualcuno che, cartina alla mano, sembra essersi perso. Se vi trovate in difficoltà non siate timidi: chiedete informazioni!

E chissà, magari potreste imparare anche qualche parola del dialetto napoletano, o magari qualche ricetta tradizionale napoletana! Si tratta di una lingua a sé, con influenze spagnole, portoghesi e francesi. Non è solo difficile da pronunciare, ma anche difficilissima da scrivere correttamente!

Consigli per i turisti a Napoli

Vi lascio un po’ di consigli. Che non sono da applicare solo a Napoli, ma a ognuno dei vostri viaggi. Io almeno mi comporto così quando sono on the road, e non certo perché ci sono posti in cui mi sento meno a mio agio!

  • Portate con voi una borsa a tracolla o un piccolo zainetto. Se mostrate una certa padronanza nessun ladro verrà a disturbarvi. Nei luoghi affollati potrete girare lo zaino in modo da poggiarlo sul petto e la tracolla per tenere la borsa davanti a voi. In questo modo avrete tutto sotto controllo, tanto in una metropolitana quanto in un mercatino affollato;
  • Guardatevi sempre intorno: per quanto una città possa essere bella, è sempre importante guardare dove stiamo andando e quello che ci circonda;
  • Non indossate gioielli vistosi o orologi costosi, e non andatevene in giro sventolando il vostro nuovo iPhone: davvero vi sembra saggio?
  • Se un ragazzo vuole attaccare bottone e la cosa non vi interessa, ignoratelo. Qualora dovesse insistere al punto da farvi sentire a disagio, rivolgetevi a un poliziotto, a un carabiniere, insomma, a un uomo in divisa: sono lì apposta per aiutare i cittadini e si assicureranno che nessuno vi disturbi;
  • Se uscite di sera evitate le zone isolate o quelle che vi sembrano “malfamate“. Non so voi ma io mi ci sentirei a disagio, non solo a Napoli, ma ovunque nel mondo;
  • Fate attenzione quando attraversate la strada: molti si lamentano che a Napoli guidiamo come se fossimo su un circuito di F1… è vero!
  • Ultimo consiglio, ma non per importanza… vi prego, visitate Napoli senza pregiudizi. Si tratta di una città complicata e bellissima che ha i suoi problemi. Se però ve lo state ancora chiedendo: si, vale certamente la pena organizzare un viaggio a Napoli, vi dò la mia parola!

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Travelling Dany – Danila Caputo

Danila Caputo è una scrittrice di viaggi bilingue che vive tra Napoli e la Costiera Amalfitana, laureata in Lingue e Culture Moderne all’Università Suor Orsola Benincasa (Napoli). Vive e lavora con suo marito Aldo, fotografo e creator di video. Questo blog racconta le loro avventure nel mondo e offre tanti consigli sui viaggi sostenibili e su come essere viaggiatori responsabili. Trovate tutte le ultime novità sugli ultimi viaggi su Youtube, Instagram e Facebook.

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4 Commenti

  1. Avevo qualche pregiudizio, (errorissimo) , sono stata a NApoli a settembre….ci torniamo domani bellissima!!ci siamo sempre sentiti al sicuro. Ed è pulita almeno quanto e più di altre città d Italia.. Sono romagnola.. (non di parte) , VISITATELA! è una vera emozione

    1. Ma grazie! Sono veramente contentissima che tu sia riuscita a vincere i pregiudizi e a vedere coi tuoi occhi quanto Napoli è cambiata negli ultimi anni! Ora che ci torni dai un’occhiata alla zona intorno a piazza Municipio/Via Medina. Tutti i palazzi storici sono stati restaurati ed è magnifica!

  2. chiara.cavaleri@gmail.com ha detto:

    Ciao Danila, grazie per le informazioni. Ho viaggiato nel mondo e da 7 anni vivo in Spagna, ma le mie prossime destinazioni saranno Napoli e Roma che non conosco. In tutte le grandi città e metropoli bisogna prendere precauzioni.

    1. Ciao Chiara! Grazie a te: hai proprio ragione, tenere gli occhi aperti credo sia necessario ovunque andiamo. Soprattutto quando si viaggia sole! Buon viaggio!