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Caffè Napoletano: l’arte dell’espresso

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Caffè napoletano - Una panoramica sul Gran Cafe Gambrinus e Piazza del Plebiscito a Napoli
Il Gran Cafè Gambrinus a Napoli è ormai una vera e propria istituzione!

Il caffè napoletano è una cosa seria dalle mie parti. Non puoi limitarti ad aprire una caffetteria carina ma senz’anima… come capita in altre parti del mondo. Se infatti il caffè in genere in Italia rappresenta una specie di salvagente al quale aggrapparsi per non soccombere, a Napoli abbiamo sviluppato la nostra “arte del caffè“. Un buon caffè alla napoletana è diverso da qualunque altra cosa alla quale siete abituati: per qualcuno è persino troppo forte!
Voglio raccontarvi un po’ dei segreti del caffè espresso a modo nostro: come lo beviamo, come prepararlo a casa senza errori, le marche che qui amiamo di più e dove bere il vero caffè a Napoli, una delle città italiane la cui cultura del caffé non ha limiti!

Caffè napoletano - Una colazione tradizionale all'italiana: cornetti, giornale e una macchinetta per il caffè
Dite la verità: riuscite davvero a svegliarvi al mattino senza un buon caffè?

Caffé italiano e caffé napoletano

Diciamoci la verità: senza espresso non si vive! A Napoli però il caffé è davvero molto più forte di quello che trovate in altre zone d’Italia. Ovviamente non significa che sulla Costiera Amalfitana o nella magnifica Capri sia meno buono. Soltanto che magari in queste zone più turistiche è probabile che vi costi di più. In città invece preparare un buon caffè è fondamentale, anche per il bar più piccolo e scalcagnato.

Perché il caffè napoletano è diverso? Beh, proprio come per la pizza, potrebbe essere l’acqua, l’aria, il modo in cui lo prepariamo. Quello che è certo è che il caffé  a Napoli è una bomba. Se non siete abituati potrebbe risultare persino troppo forte.

Ricordo una volta in cui offrii un caffè alla napoletana a un amico croato che era venuto con noi al Parco dei laghi di Plitvice. Ebbene, fece il possibile per non offendermi, ma proprio non riuscì a finirlo: per lui era imbevibile! In Croazia l’espresso è molto più lungo e viene servito in tazzine da tè!

L’aroma del caffè napoletano è delizioso, ti scalda l’anima. Ma è capace di tenervi svegli due giorni se davvero non siete abituati ad assumere caffeina. Il mio suggerimento in questi casi è di berlo a colazione o insieme a uno snack napoletano, in mattinata. Io stessa, nata e cresciuta a Napoli, dopo una certa ora del pomeriggio evito di berne ancora perché so già che altrimenti non riuscirei a dormire alla sera!

Ah, parlare di “snack” a Napoli è forse un po’ ridondante. Se infatti il caffè viene servito a regola d’arte, è comunque sempre accompagnato da un piattino di biscotti (spesso al burro) o da un cioccolatino fondente. Che questo avvenga o meno, però, l’accoppiata vincente è per me una soltanto. Caffè e sfogliatella napoletana (date un’occhiata qui per scoprire come io e Al ci regoliamo con le mance)!

Caffè napoletano - Una ragazza che stringe tra le mani un bicchiere di Americano per riscaldarsi dal freddo
L’Americano è una bibita statunitense che prevede l’uso di un espresso e di un’abbondante tazzona di acqua calda

Americano vs Espresso: vince il caffé del nonno

Probabilmente vi starete chiedendo cosa c’è di tanto diverso tra il caffè a Napoli e berne uno preparato in qualche altra parte del mondo. Gli americani per esempio proprio non ci arrivano. Un caffè “forte” per loro è l’Americano (si chiama proprio così anche negli States!)… che in realtà è un espresso (molto) annacquato.

Sia ben chiaro. Anche noi andiamo da Starbucks per fare colazione quando siamo negli States, ma non ci sogneremmo mai di ordinare un Americano. Sapete cos’è? Uno o due “shottini” di espresso in un grande bicchiere, con l’aggiunta di tanta acqua calda per riempire il vostro “paper cup“. Proprio per questo il caffè napoletano per loro è davvero troppo forte: sono abituati a una versione molto, molto diluita del nostro espresso.
C’è comunque da dire che l’Americano, nel suo bicchiere enorme, riscalda le mani molto meglio di un espresso, in caso di vacanze in inverno!

Il caffè a Napoli ha sempre un sottile strato “cremoso” e più chiaro in superficie. Si tratta della crema, cosa che nei caffé americani è davvero impossibile da ricreare, se non aggiungendo ulteriori zuccheri e cremine.

Che stiate pensando di visitare Napoli in un giorno, o che vogliate passarvi più tempo per esplorare le tante meraviglie di Partenope, c’è una golosità che dovete assolutamente assaggiare.

Altro che Americano! Qui da noi, soprattutto in estate, si beve il “Caffè del nonno“!

Non è affatto una granitina alla siciliana, ma una bibita cremosissima, che si beve molto fredda e sa di paradiso. Viene preparata con panna (non montata), zucchero ed espresso. E’ diversa persino dal gelato artigianale italiano, ma vi assicuro che crea dipendenza!

In genere viene servita semplice, ma qualche bar a Napoli decora la tazzina con un ciuffetto di panna montata e della polvere di cacao.

Si trova anche in altre zone d’Italia, ma non è molto comune, motivo per a volte lo si prepara a casa, così da potersi concedere un piccolo peccato di gola nelle giornate più calde. A Napoli però è davvero molto comune: è stato inventato qui e lo beviamo da tempo immemore!

Caffè napoletano - Una tazzina di caffè Illy con una bustina di zucchero e un Kindle di Amazon
La mia giornata invernale perfetta: caffè, caminetto e il mio Amazon Kindle!

Miglior caffè italiano: i brand di qualità

In Italia abbiamo tante ottime marche di caffè espresso. A volte sceglierne soltanto una può essere un’impresa piuttosto complicata.

Potete accorgervi subito della qualità di un caffé, aprendo la confezione sottovuoto. Se l’aroma di caffè è forte e pungente, avete davanti un buon caffè.

I brand italiani più famosi sono Kimbo, Caffè Vergnano, Caffè Borbone, Illy, Segafredo, Lavazza, Toraldo.

Si mantengono più o meno tutti sulla stessa fascia di prezzo, tranne forse Caffè Vergnano e Illy, che sono un po’ più costosi. Offrono infatti confezioni in lattina che probabilmente fanno lievitare anche il prezzo.

Illy è un marchio di caffè che vende ottimo caffè italiano in molti Paesi. Hanno fondato persino una “Università del Caffè” per promuovere l’arte del caffè nel mondo!

Da napoletana sono molto esigente. E quando un napoletano lascia l’Italia per andare a lavorare all’estero, non sente solo la mancanza di una bella pizza profumata di casa.

Si inizia a sentire il bisogno impellente di una tazza di vero caffè napoletano! Per questo quando siamo andati a trovare il nostro amico Mauro, che vive a Dublino, eravamo un po’ scettici. Ci aveva trascinato in un minuscolo baretto Illy caffè. “Vi assicuro che è buono quasi quanto il caffè di Napoli!

Ovviamente non era proprio lo stesso tipo di caffè, ma accidenti, era buono davvero! E’ proprio vero che grazie a Illy si può ritrovare un pezzetto di casa dovunque ci troviamo nel mondo!

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Le scelte dei bar a Napoli

Anche se Illy è davvero uno dei migliori caffè in Italia, noi napoletani… tendiamo a preferire i prodotti locali.

Una volta ci trovavamo in Via San Gregorio Armeno, alla ricerca di qualche bel bed and breakfast nel centro storico di Napoli per uno dei miei articoli. Io e Aldo decidemmo di fermarci in un minuscolo (era davvero piccolissimo!) bar per prendere un caffè. Mentre eravamo in attesa al banco, fece il suo ingresso un rappresentante di Illy, per sapere se il barman avesse cinque minuti. Voleva parlargli di uno dei nuovi prodotti della linea da bar.

Avreste dovuto vedere la faccia del barman. Era per metà incredulo, e per metà divertito. “Cosa?” domandò, ancora con un mezzo sorrisetto sorpreso. “Qui siamo a Napoli. Qua si beve solo Caffé Borbone!“.

Il rappresentante andò via sconsolato. Il barista ancora non riusciva a crederci. Ma dove viveva quel tizio, sotto una roccia?

Il fatto è che a Napoli siamo molto esigenti quando si parla di caffè. Ma ci sono due marchi che in genere mettono d’accordo tutti. Kimbo e Caffè Borbone. Sono entrambi brand napoletani.

Kimbo è un marchio storico: l’azienda ha aperto nel 1963! Persino i miei nonni bevevano Kimbo sin da quando non ero che una bambinetta! La mission di Kimbo è quella di “mettere tutta una città in una tazzina di caffè“. E ci riescono alla grande! Io e Aldo a casa beviamo Kimbo.

Caffè Borbone è un marchio più giovane (l’azienda ha aperto nel 1997 a Napoli), ma questo non significa che sia meno prestigioso. Il nome e il logo si ispirano alla Napoli del periodo borbonico. Era la città più importante in Italia, la seconda per importanza in Europa e la quinta nel mondo. In quel periodo il caffè a Napoli veniva venduto nelle “kaffehaus“, dei veri e propri centri culturali. Fucine di idee, insomma. Ce n’è ancora una perfettamente funzionante, proprio di quell’epoca: il Gran Caffè Gambrinus!

Kimbo e Caffè Borbone sono i due brand che troverete più spesso in ogni bar a Napoli, nei supermercati… e anche in molte serie televisive o film. Infondo rappresentano la vera Napoli!

Caffè napoletano - Donna bionda seduta al tavolino di un bar beve un bicchiere di acqua prima di prendere il caffè
Il rituale del caffè a Napoli: bicchiere di acqua fresca, cioccolatino e… na’ tazzulella e’ cafè!

Come si beve un buon caffé a Napoli

Non si entra in un bar a Napoli esclusivamente per bere un caffé. Qui i bar sono veri e propri centri nei quali la gente va per fare due chiacchiere o per leggere il giornale, commentando le notizie con gli altri. Si socializza molto, e forse è questo che differenzia Napoli dalle altre città, quando si parla di caffè. Qui da noi anche se non parliamo una parola di inglese, tentiamo comunque di chiacchierare con i turisti.

Al bar, nonostante magari quella mattina siano già passate migliaia di persone (penso ai bar della Stazione Centrale: il viavai è continuo!), è probabilissimo che cassiere e/o barman troveranno il tempo per scambiare due parole.

Tuttavia quando parlavo di “arte del caffè” non scherzavo affatto. Un caffè a Napoli vi costerà in media tra i 0,90€ e i 1,20€ (può essere più costoso nelle zone turistiche. Ma basta evitarle, proprio come vi ho consigliato di evitare alcune pizzerie carissime nella zona intorno agli scavi archeologici di Pompei). Nelle altre regioni italiane, quando ordinate un caffè espresso, vi verrà servito solo quello. Una tazzina di caffè.

A Napoli è tutto diverso.

Non si serve mai “soltanto” il caffè. Il minimo sindacale è ricevere la tazzina accompagnata da un bicchiere d’acqua fresca (inclusa nel prezzo: altrove noi abbiamo dovuto pagarla). L’acqua va sempre bevuta prima del caffè, in quanto pulisce il palato e aumenta la percezione dell’aroma del caffè. Bere acqua subito dopo aver bevuto il caffé a Napoli è considerata una grave offesa nei confronti del barman che vi ha servito. Penserà che il caffè non vi è piaciuto!

I migliori bar a Napoli servono anche un piattino con biscottini, un dolcetto mignon o un cioccolatino fondente. Il “rituale” quindi prevede di:

  • bere il bicchier d’acqua
  • mangiare il cioccolatino/dolcino/biscotto
  • bere il caffè

Ho già menzionato che il caffè napoletano è una roba seria?

Caffè napoletano - Una tazza di Nocciolino di Napoli con panna e cacao in polvere
In alcune torrefazioni trovate anche una miscela per il caffè alla nocciola: il perfetto souvenir italiano!

Il vero caffé alla napoletana: dove berlo

Prima che vi suggerisca qualcuno dei nostri bar preferiti, lasciate che chiarisca un punto molto importante. Il caffè a Napoli è buono dovunque lo prendiate. O’ cafè è un rituale che qui va avanti da secoli. I napoletani per primi esigono di bere un buon caffè, altrimenti semplicemente smetteranno di andare nel bar che secondo loro non si impegna abbastanza.

Tuttavia se siete qui in vacanza, voglio suggerirvi qualche posticino carino che potrebbe deliziarvi il palato.

  • Gran Caffe Gambrinus: Come ho già menzionato, il Gambrinus ha centinaia di anni di storia alle spalle. Dispone di tavolini all’interno o all’esterno. Bere il caffè al banco (come in molti dei bar più famosi di Napoli) è sicuramente l’opzione più economica. Sedere all’esterno significa godersi un meraviglioso panorama, con la Galleria Umberto I e il Teatro San Carlo da un lato, e Piazza del Plebiscito dall’altro. Sedere all’interno invece vi regalerà l’impressione di trovarvi in un’altra epoca. Il Gambrinus all’interno è una specie di meraviglioso museo, nel quale potersi godere un caffè lontano dal traffico! Tuttavia… tenete presente che il sovrapprezzo per il servizio al tavolo può essere notevole. Qui è facilissimo incontrare uomini e donne della politica, attori o celebrità.
  • Il vero bar del professore: Lo trovate a pochi passi dal Gran Caffe Gambrinus. E’ famoso per il “Nocciolino“. Si tratta di un caffè cremoso, aromatizzato alla nocciola, da bere caldo. Costa 2,50€. Il bar all’interno è minuscolo, ma appese alle pareti ci sono centinaia di fotografie di celebrità che sono venute a bere il caffè con il proprietario. C’è possibilità di prendere un tavolo, tuttavia consiglio di restare al bancone, in quanto il servizio al tavolo è davvero molto costoso. Secondo me non ne vale la pena. Se proprio volete pagare un extra, tanto vale farlo al Gambrinus, dove almeno sarete seduti in un elegantissimo museo della Napoli che fu!
  • Chalet Ciro: Questo chalet storico sul Lungomare Caracciolo è famosissimo a Napoli. Qui la gente viene a comprare babà o altre torte tradizionali quando si è invitati a pranzo da qualche parte alla domenica e si vuole fare bella figura. Potete restare a sedere all’esterno, sul marciapiedi, però è talmente caotico per via del traffico che forse vi guasterebbe il caffè. Io e Aldo in genere prendiamo il caffé, compriamo un babà (nell’elenco delle cose da mangiare a Napoli!) e usciamo. Basta attraversare la strada per godersi il panorama con il Castel dell’Ovo. E magari un po’ del famoso sole di Napoli!
  • Bar Nilo: Questo microscopico bar è una vera leggenda, non solo in Italia, ma nel mondo. Perché è famoso? Beh, perché è una specie di “tempio” dedicato alla SSC Napoli e a Diego Armando Maradona. Tutti conoscono il legame viscerale che lega il famoso calciatore alla città di Napoli. Ebbene, qui al Bar Nilo hanno costruito una specie di “altarino” nel quale da tempo immemore è incorniciato un capello che si dice essere di Maradona. E secondo i più superstiziosi… sarebbe miracoloso! Molti vengono qui a prendere il caffè prima di una partita, per chiedere al capello una vittoria per il Napoli! Ultimamente abbiamo notato persino un ricordo dal Giappone: una sciarpa della SSC Napoli nipponica!
  • Carraturo: Un altro dei migliori bar di Napoli. Carraturo è tuttavia famosissimo per le sue sfogliatelle. Vengono preparate a mano e sono sempre freschissime. Bonus: qui fanno anche le sfogliatelle alla Nutella! Ottimo motivo per godersi la combinazione perfetta: caffè e sfogliatella. Più Napoli di così… !
Caffè napoletano - Una tazza di caffè Kimbo e qualche chicco di caffè sul bancone del bar
Il caffè Kimbo è uno dei grandi marchi storici di Napoli

Torrefazioni a Napoli – in via di estinzione

Le torrefazioni sono quei posti dove venivano tostati i chicchi di caffè. Ci si andava per acquistare caffè in polvere, ma anche caramelle e dolciumi. Sebbene all’estero li chiamino “Coffee shops“, sono comunque ben diversi da quelli che si trovano per esempio ad Amsterdam!

A Napoli, come un po’ in tutta l’Italia, le torrefazioni sono sempre più rare.

In genere il caffé lo si acquista al supermercato. Una confezione da 250 gr di caffè Kimbo per esempio qui costa circa 4€. A noi dura tre settimane circa, prendendo il caffè tutti i giorni: è ovvio che tante persone scelgano, per praticità, di acquistare il caffè al supermercato. Con la vita sempre di corsa che si fa oggi, e i parcheggi che non si trovano mai… purtroppo ci sono tante attività commerciali che stanno pagando il “prezzo della modernità“.

Caffè napoletano - Macchina da caffè professionale al bar mentre eroga il caffè
La “crema” è quella schiumetta chiara e deliziosa che si forma sul caffè espresso

Come facciamo il caffè a Napoli

Voglio rivelarvi una verità sconvolgente. Avete presente quella caffettiera napoletana che si fa bollire e poi si gira? La cuccumella, insomma. Ecco, è un’altra delle cose che stanno scomparendo gradualmente dall’uso quotidiano. E’ difficile da usare, difficile da pulire, e non tutti hanno tempo per aspettare che il caffè sia pronto, soprattutto al mattino, quando si è sempre di corsa!

Confessiamolo, finalmente: a Napoli usiamo tutti la classica moka!

Il prezzo di una buona moka varia a seconda delle dimensioni. In genere per una 3 tazze potreste spendere mediamente 12-14€. La troverete praticamente ovunque a Napoli, persino nei supermercati. Ovviamente anche Amazon ne vende di tantissimi tipi!

Quando la caffettiera è nuova, noi la facciamo bollire due volte soltanto con acqua, per pulirla. Ovvero non aggiungiamo caffè in polvere, limitandoci a riempire il serbatoio dell’acqua, quindi la mettiamo sul fornello. In questo modo non sprechiamo il prezioso caffè! Solo dopo due bolliture, nella terza aggiungiamo un paio di cucchiaini di caffè. Anche questa verrà gettata, ma secondo le nonne serve per far “prendere sapore” alla macchinetta.

Il trucco tramandato di generazione in generazione è… di “non premere troppo”! Cioè? Ebbene il caffè in polvere nell’apposito serbatoio deve essere pressato lievemente col retro di un cucchiaino, per assicurarsi che ne abbiate impiegato la giusta quantità. Spingere troppo e aggiungerne quantità immonde però renderà il vostro caffè denso come la pece e probabilmente imbevibile!

Riuscirete a capire qual’è la giusta quantità di caffè da impiegare soltanto con la pratica!

Vieni in vacanza a Napoli? La nostra guida per preparare la valigia estiva perfetta ti sarà d’aiuto!

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Travelling Dany – Danila Caputo

Danila Caputo è una scrittrice di viaggi bilingue che vive tra Napoli e la Costiera Amalfitana, laureata in Lingue e Culture Moderne all’Università Suor Orsola Benincasa (Napoli). Vive e lavora con suo marito Aldo, fotografo e creator di video. Questo blog racconta le loro avventure nel mondo e offre tanti consigli sui viaggi sostenibili e su come essere viaggiatori responsabili. Trovate tutte le ultime novità sugli ultimi viaggi su Youtube, Instagram e Facebook.

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