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Una vacanza nella Tuscia Viterbese

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Tuscania vista dalla collina di San Pietro
La Tuscia Viterbese è un’area in Italia che include parte di tre regioni: Lazio, Toscana e Umbria. Si tratta dell’antica Etruria, una regione storica nel centro Italia, dove la civiltà etrusca è fiorita da prima del 700 a.C. fino a quando fu assoggettata ai Romani intorno al IV° secolo. Il nome “Tuscia” è comparso tra la fine dell’Impero Romano e il Medioevo, mentre “viterbese” si riferisce ovviamente all’area circostante la città di Viterbo. In quest’area, una tra le più romantiche d’Italia, è possibile visitare anche il famoso Parco dei Mostri di Bomarzo. La zona è attraversata da un’antica via che nel Medioevo collegava la Francia a Roma e alla Puglia, chiamata Via Francigena. Alcuni storici tuttavia ritengono che questa strada per i pellegrini partisse da molto lontano, addirittura dalla cattedrale di Canterbury in Gran Bretagna. Se fosse realmente così, allora avrebbe collegato Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia. La Via Francigena attraversa la costa fino alla Maremma toscana, passando per borghi antichi costruiti su promontori, colline verdeggianti e laghi.
Una vacanza nella Tuscia Viterbese è costituita da storia, architettura, meravigliosi paesaggi naturali italiani, antiche leggende, cibi e vini deliziosi della tradizione italiana. Si potrebbe certamente definire una meta culturale da assaporare lentamente, anche per una vacanza invernale tutta italiana, boccone dopo boccone, alla scoperta di una parte dell’Italia ancora poco conosciuta.
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L’isola Martana vista dalla cittadina di Marta
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Una veduta di Bisentina da Capodimonte

La nostra base per la vacanza nella Tuscia Viterbese è stata Marta, una cittadina sulle rive del Lago di Bolsena, un lago di origine vulcanica nel Lazio.  Una volta era la caldera del complesso vulcanico Vulsini, spento ormai dal 104 a.C. Nel lago vi sono due piccole isolette, anch’esse frutto dell’attività vulcanica. Bisentina, la più grande, è accessibile mediante un traghetto da Capodimonte. Sull’isoletta vi sono boschi, meravigliosi giardini, monumenti, Chiese come quella di San Giovanni e San Cristoforo, un convento francescano e un piccolo tempio dedicato a Santa Caterina. L’isoletta è stata completamente abbandonata e bruciata più volte nel corso di qualche centinaio di anni. La più piccola, Martana, situata di fronte alla cittadina di Marta, una volta era considerata il luogo dove avrebbero riposato le spoglie mortali di Santa Caterina, nascoste là per tenerle al sicuro dai barbari. Oggi entrambe le isole sono di proprietà della principessa Beatrice Spada Potenziani, moglie del Duca Fieschi Ravaschieri.

 

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La statua che commemora gli eroi del mare, sulla marina di Marta (VT)

Marta è una cittadina piccola e graziosa. Le colline in quest’area somigliano un po’ a quelle toscane, ma qui i boschi sono decisamente più numerosi, insieme agli allevamenti di pecore e ai campi coltivati. Situata tra il lago di Bolsena, il monte Marta e il fiume Marta, è popolata principalmente da turisti in alta stagione. Purtroppo in bassa stagione la cittadina risulta fin troppo tranquilla: molti ristoranti e hotel erano chiusi a febbraio, nonostante fosse il weekend di San Valentino! Pertanto a meno di non viaggiare in quest’area in primavera o estate, assicuratevi di telefonare con largo anticipo a ristoranti in città più grandi, come Montefiascone o Viterbo, per non rischiare di girare a vuoto alla ricerca di un posto carino nel quale mangiare un boccone.

 

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La Chiesa di San Pietro a Tuscania
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Le due torri adiacenti la Chiesa di San Pietro a Tuscania

Tuscania è un’altra cittadina molto interessante da esplorare nel corso della vostra vacanza nella Tuscia Viterbese. La leggenda narra che fu fondata dal figlio di Enea, Ascanio, nel luogo in cui trovò dodici cuccioli di cane (il nome Tus-Cana è etrusco e “cana” significa appunto “cane“), ma ve ne sono altre che invece affermano che sia stata fondata da Tusco, figlio di Ercole.
Si tratta di una zona italiana molto antica, che viene fatta risalire al Neolitico. La posizione strategica diede a Tuscania un ruolo di spicco nel mondo etrusco, ma invece di combattere contro l’invasione Romana come altre città in questo periodo, decise di entrare a far parte dell’Impero senza spargimenti di sangue.
Nel corso del Medioevo, purtroppo, la città fu distrutta e razziata più di una volta, l’ultimo episodio si ritiene sia stato perpetrato dalle truppe francesi del re Carlo VIII: da questo momento in poi il declino fu inesorabile. Le sorti di questa bella cittadina cambiarono soltanto con la sua annessione all’Italia nel 1870.
Qui nel 19° secolo iniziò lo studio delle tombe etrusche. Una famiglia locale, i Campanari, organizzò la prima mostra a tema etrusco a Londra, con tombe e reliquie provenienti dall’area intorno a Tuscania. Molti dei reperti sono finiti in vari musei europei, e qualcuno anche nel Museo Archeologico etrusco di Tuscania. Uno degli abitanti mi ha raccontato purtroppo che esiste ancora un grosso problema in questa zona: i tombaroli che continuano a rubare reperti che non sono adeguatamente protetti, per rivenderli al mercato nero!

Ne1 1971 una forte scossa di terremoto ha causato la morte di 31 persone in questa zona. La città da allora è stata meticolosamente ricostruita, e oggi il borgo grazioso, racchiuso tra imponenti mura medievali, offre magnifiche vedute delle campagne circostanti.
Siamo rimasti particolarmente colpiti dalla Chiesa di San Pietro, dall’architettura Romano-Gotica, situata appena fuori Tuscania, su una collina dalla quale potrete scattare bellissime fotografie del borgo e della vallata circostante.
Poggiati sul prato all’esterno della Chiesa vi sono alcuni sarcofagi etruschi e altre reliquie.
La parte principale dell’edificio sacro fu costruita nel XIII° secolo ma quelle più antiche risalgono al VII d.C. La facciata presenta una grande finestra a rosone e bellissimi mosaici che fanno da sfondo a una complessa iconografia di santi e figure del Vecchio Testamento. All’interno i segni del terremoto sono ancora visibili, indelebili cicatrici di un momento buio che ha segnato il territorio, offrendo ai visitatori l’illusione di essere entrati in un edificio antichissimo, strappato alle grinfie del tempo. Sarcofagi etruschi e altri oggetti rinvenuti nelle tombe sono disposti lungo i corridoi: l’ingresso è gratuito e lo staff sempre disponibile a offrire spiegazioni e raccontare leggende e aneddoti relativi a quel periodo storico. Approfittatene!

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L’antico altare all’interno della Chiesa di San Pietro

Una vacanza nella Tuscia Viterbese può essere l’occasione perfetta per visitare il Bosco Sacro di Bomarzo e Civita di Bagnoregio, anche definita “la città che muore“. Altre città degne di nota in quest’area sono Capodimonte e Bolsena, con il suo antico castello sulla sommità di una collina, dalla quale si gode di una spettacolare vista panoramica.

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Il piccolo porto con le barchette dei pescatori a Capodimonte: non sembra una cartolina?

Come ho menzionato all’inizio di questo articolo, il cibo e il vino sono altri ottimi motivi per pianificare una vacanza nella Tuscia Viterbese. Quest’area infatti vi vizierà con prelibatezze di ogni genere, e sebbene il pesce di lago sia la scelta più ovvia, ho avuto modo di assaggiare anche altri piatti tipici locali… e notato la presenza di tantissime pizzerie.

Abbiamo trovato un delizioso ristorantino a Montefiascone, casa del vino bianco Est! Est!! Est!!!, del quale vi innamorerete di sicuro. La Trattoria da Pancino offre piatti tipici di diverse regioni italiane, pasta fresca e carni alla brace. Troverete quindi degli ottimi Bucatini all’amatriciana, una ricetta originaria del borgo di Amatrice, distrutto da un fortissimo terremoto nel 2016, oppure il romanissimo Abbacchio a scottadito, oltre a deliziosi dolcetti.  Nel menu ho notato inoltre la presenza di alcune opzioni per gli amici vegetariani! I prezzi sono davvero onesti e la qualità degli ingredienti locali molto alta: è meglio prenotare un tavolo in anticipo se decidete di cenare qui nel fine settimana! Tuttavia c’è da dire che anche quando il ristorante era affollato, lo staff è sempre stato solerte e gentilissimo. Le mance se le guadagnano tutte!

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Bucatini all’Amatriciana, una ricetta nata ad Amatrice (Abruzzo)
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Abbacchio a scottadito, un piatto che dovete assaggiare anche se intendete visitare Roma!
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Panna Cotta con Nutella e panna montata

Fai pin per dopo!

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Travelling Dany – Danila Caputo

Danila Caputo è una scrittrice di viaggi bilingue che vive tra Napoli e la Costiera Amalfitana, laureata in Lingue e Culture Moderne all’Università Suor Orsola Benincasa (Napoli). Vive e lavora con suo marito Aldo, fotografo e creator di video. Questo blog racconta le loro avventure nel mondo e offre tanti consigli sui viaggi sostenibili e su come essere viaggiatori responsabili. Trovate tutte le ultime novità sugli ultimi viaggi su Youtube, Instagram e Facebook.

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