5 lezioni di vita imparate a Cracovia
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Sfortunatamente rimasi in Polonia per troppo poco tempo e non riuscii a visitare la città di cui tutti mi parlavano.
Lo scorso novembre tuttavia stavo cercando voli a prezzi competitivi online e ho trovato un affarone. Napoli-Cracovia andata e ritorno con Easyjet a soli 39€. Come potevo dire di no? Stavo già facendo clic prima ancora di rendermi conto di quanto sarebbe stata fredda la città a gennaio. Si, lo so. Ho un problema più o meno serio con lo shopping online compulsivo, soprattutto quando si tratta di acquistare biglietti aerei!
Nonostante mio marito non ami particolarmente il freddo, abbiamo comunque deciso di affrontare coraggiosamente le temperature che oscillavano tra i -15°/-18°C: non ce ne siamo pentiti
Lezione imparata a Cracovia #1: Utilizza Skyscanner impostando un messaggio di avviso per Cracovia. Puoi scaricare anche un’app per cellulare per non perderti nulla. Ricorda che le offerte vantaggiose tendono a esaurirsi molto in fretta, per questo è necessario avere gli strumenti giusti per prenotare risparmiando denaro!
Una veduta della collina sulla quale è situato il castello del Wawel |
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Dove dormire a Cracovia
Lezione imparata a Cracovia #2: Decidete un budget e controllate tutte le opzioni disponibili online prima di prenotare. Che sia un albergo, un appartamento o semplicemente una stanza, assicuratevi di prediligere la Città Vecchia oppure Kazimierz, se non vi dispiace dover usare i mezzi pubblici per andare al centro. In questo modo riuscirete a sfruttare meglio il soggiorno, non importa quanto lungo esso sia.
Cracovia vista dalla torre di Sigismondo |
Cosa fare a Cracovia
Se volete ulteriori informazioni sul drago di Cracovia, andate fino al Castello del Wawel. Qui troverete la Tana del Drago. Dopo aver comprato il biglietto a una macchinetta automatica apposita, dovrete scendere i 130 gradini fino alla grotta sotterranea, quindi camminare per 100m fino alle rive della Vistola, accanto a una statua di bronzo raffigurante un drago, che sputa fuoco. Il Castello ospita anche un capolavoro di Leonardo da Vinci, Dama con Ermellino, rubato dai nazisti nel corso della Seconda Guerra Mondiale e restituito dagli americani nel 1946. Lo potete ammirare nell’Armeria: per il castello è possibile acquistare un biglietto cumulativo che include anche la Tesoreria e gli Appartamenti Reali, oppure scegliere soltanto delle aree specifiche da visitare, acquistando quindi biglietti separati. Ad ogni modo il biglietto è davvero economico (molto più di quelli a cui siamo abituati nei nostri musei), il problema è che il Castello del Wawel non è sempre aperto nella sua interezza. Se sul sito ufficiale affermano che c’è un numero massimo quotidiano di turisti cui è permesso l’ingresso, noi ci siamo stati al mattino presto, soltanto per scoprire che il castello era chiuso per lavori straordinari di manutenzione. Sul sito non era stato indicato niente del genere, non vi erano avvisi neanche all’esterno. Semplicemente hanno deciso di chiudere. Se non aveste fortuna, proprio come noi, potrete comunque visitare la vicina Cattedrale del Wawel.
Lezione imparata a Cracovia #3: Tieni sempre pronto un piano di riserva e cerca di essere il più flessibile possibile con l’itinerario. In questo modo se un museo fosse chiuso, saprai già cosa visitare in alternativa, senza perdere inutilmente la giornata di viaggio.
La campana reale di Sigismondo |
L’architettura gotica è piuttosto diversa da quella delle Chiese viste in Italia e in altre zone d’Europa. Troverete infatti tanti marmi neri, abbastanza cupi e forse un po’ pesanti, e oro ovunque.
Con il biglietto alla Cattedrale è consentito anche l’accesso alle cappelle e alle camere di sepoltura dei monarchi polacchi. Abbiamo inoltre trovato la Cripta dei Bardi, contenente i resti di Adam Mickiewics e Juliusz Slowacki, due poeti polacchi, nella quale vi è anche una targa commemorativa dedicata a Frederic Chopin.
All’uscita dalla Basilica potete scegliere di fare una bella passeggiata a Rynek Glowny, magari deliziandovi con il cioccolato Wawel acquistato nel negozietto alla Willy Wonka, oppure fermarvi all’Hard Rock Cafe per comprare una maglietta di Cracovia. Forse è un cliché ma io colleziono magliette dell’HRC, quindi la mia era una scelta obbligata!
Se non vi dispiace una bella passeggiata, dal centro è possibile raggiungere a piedi il Collegium Maius (Università Jagiellonian), magari per prenotare una visita guidata che vi racconterà la storia dell’università polacca dal medioevo ai giorni nostri.
Lezione imparata a Cracovia #4: I souvenir possono essere di scarsa qualità e più costosi (ovviamente rispetto alla media dei prezzi di Cracovia, comunque bassi rispetto ai nostri) se li si acquista nell’area circostante Rynek Glowny. Nel Sukiennice la qualità è superiore ma così anche i prezzi, inoltre si tratta comunque di oggetti pensati per i turisti. Esplorando e guardandosi intorno anche nelle stradine meno affollate intorno alla Città Vecchia si possono avere sorprese. Io ho acquistato dei deliziosi oggetti di artigianato pagandoli pochissimo!
Le due torri della Basilica di Santa Maria |
L’eredità ebraica di Cracovia
Rynek Glowny è piena di coloratissime carrozze che vi porteranno in giro per la città |
Un po’ di shopping nella Città Vecchia |
Kazimierz è il vecchio distretto ebraico di Cracovia. Dal diciannovesimo secolo è stata una città indipendente, separata da Cracovia da un ramo della Vistola, quindi venne inglobata dalla città in espansione. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale gli abitanti di questo distretto vennero fatti trasferire con la forza nel ghetto di Podgorze, quindi i nazisti li inviarono tutti nei campi di concentramento. Molte Sinagoghe furono distrutte, ma i danni maggiori sono stati arrecati al Cimitero di Remuh: i tedeschi lo distrussero, abbattendo le mura perimetrali e trascinando via le pietre tombali per utilizzarle come pavimento nei campi di concentramento. Quelle invece più ricche furono invece vendute. Dopo la guerra le pietre tombali sono state restituite e rimesse a nuovo, ma si tratta solo di una piccola frazione di ciò che una volta era il cimitero ebraico più imponente di Cracovia.
Il cimitero di Remuh a Kazimierz |
Il murale sulla facciata dell’edificio dei Bosakow |
La visita alla fabbrica di Schindler può essere un po’ scioccante |
Lezione imparata a Cracovia #5: Questa è una città che lascia il segno. Le profonde cicatrici sono ancora visibili: invece di nasconderle, i polacchi le mostrano a testa alta, incoraggiando tutti a raccontare ciò che hanno visto. Gli spiacevoli episodi del passato non devono capitare nuovamente. La nostra doveva essere una vacanza, ma questo viaggio ci ha cambiati, insegnandoci molte cose. Lo rifarei in qualunque momento, e abbiamo già deciso che torneremo per esplorare meglio la città.
Visita Cracovia senza pregiudizi, con la consapevolezza che stai esplorando una città dai molti volti, tutti affascinanti: sarà impossibile resisterle.
Fai pin per dopo!
Travelling Dany – Danila Caputo
Danila Caputo è una scrittrice di viaggi bilingue che vive tra Napoli e la Costiera Amalfitana, laureata in Lingue e Culture Moderne all’Università Suor Orsola Benincasa (Napoli). Vive e lavora con suo marito Aldo, fotografo e creator di video. Questo blog racconta le loro avventure nel mondo e offre tanti consigli sui viaggi sostenibili e su come essere viaggiatori responsabili. Trovate tutte le ultime novità sugli ultimi viaggi su Youtube, Instagram e Facebook.