C’era una volta una strada lunga e tortuosa che andava da Ortona a Gaeta, utilizzata durante la Seconda Guerra Mondiale dagli eserciti inglesi e americani. Il generale Patton aveva iniziato la sua marcia risalendo lungo l’Italia dalla Sicilia, e ci vollero ben 5 mesi per rafforzare la presenza degli alleati nel nostro Paese, per via della resistenza opposta dalle truppe tedesche. Il generale Kesserling fu incaricato di marciare lungo questa strada che risultava molto più protetta dalle incursioni aeree grazie alla presenza di montagne, valli impenetrabili, fiumi e costoni rocciosi.
Questa linea immaginaria che collega il golfo di Gaeta, i fiumi Garigliano e Sangro, Pescara e Cassino è stata chiamata “Linea Gustav“.
Ogni anno un gruppo di intrepidi cavalieri si inerpica lungo questa strada, onorando la bellezza di questa zona e tutti i soldati che qui hanno trovato la morte. È un modo diverso per esplorare l’Italia, guardandola attraverso le orecchie di un cavallo.
I cavalli ansimano mentre si arrampicano sullo strettissimo sentiero impervio che va dalle Mainarde al Monte Marrone, uno dei segmenti più difficili di questo viaggio. Per arrivare al passo montuoso, i cavalieri devono essere estremamente attenti a guidare i cavalli lungo il percorso più sicuro: nessuno apre bocca, tutto quello che si sente è il fruscio delle foglie, i ciottoli che cadono dal costone roccioso, il vento che sibila, cantando la sua canzone. Il silenzio non è solo dovuto alla difficoltà di questa parte del viaggio, ma è un modo per onorare i soldati, alcuni anche sedicenni, che hanno combattuto, sofferto e perso la vita sulla linea Gustav, cercando di portare la pace in un mondo che torturato da un’orribile guerra.
L’idea di guidare una carovana a cavallo lungo la Linea Gustav è iniziata come un modo per non dimenticare ciò che è avvenuto qui e allo stesso tempo per esplorare questa parte selvaggia dell’Italia in un modo diverso ed ecosostenibile. Crete Gialle, un piccolo ranch a conduzione familiare tra Campania e Lazio, ha creato e promosso questo evento qualche anno fa. Dal 3 all’11 giugno, per una nove giorni in sella, i cavalieri provenienti da tutta Europa si incontrano a Ortona per mettersi alla prova su questa strada lunga e ventosa. Fernando, proprietario di Crete Gialle, pianifica questo viaggio con circa un anno di anticipo, per assicurare a cavalieri e cavalli la massima sicurezza.
Crete Gialle si trova a circa un’ora e mezzo in auto da Roma.
Esplorare la linea Gustav a cavallo significa riscoprire il rapporto con il proprio cavallo e con la natura. Anche se non vi è possibile portare il vostro cavallo, Crete Gialle e la guida federale FITETREC-ANTE, Fernando L’Arco, si assicureranno di trovare il compagno più adatto per quella che sarà l’avventura di una vita. È un modo per vedere, seduti comodamente in sella, il luogo in cui è stata fatta la storia, dove le forze alleate combatterono contro i nazisti per ogni centimetro di terra, mentre gli orrori continuavano nei campi Auschwitz e Birkenau, come in tanti altri.
La Linea Gustav non è mai affollata: si è tra fratelli e sorelle, a due e quattro zampe. Fernando L’Arco ha organizzato questo viaggio per la prima volta quattro anni fa. Il 2017 sarà infatti la quarta edizione di una vera e propria avventura, la prima di questo genere in Italia, nonché una grande occasione per ringraziare i 300.000 soldati morti qui. Un numero che mette i brividi, non trovate? Mi vergogno di dire che sono italiana e ancora non sapevo molto della linea Gustav. Non si studia molto questa pagina di storia nei nostri libri e questo è il motivo per cui Crete Gialle sta cercando di spargere la voce, assicurandosi che i coraggiosi cavalieri che si uniscono al viaggio abbiano la possibilità di esplorare a fondo questa terra e la sua storia, attraversando valli, fiumi, montagne, piccoli borghi e cimiteri militari.
Come ho già menzionato, il viaggio inizia a Ortona, una città medievale che è stata quasi completamente distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale: la maggior parte della sua popolazione è stata costretta a fuggire mentre la città è stata bombardata continuamente per almeno sei mesi. Qui sono morti 1314 soldati per liberare questi luoghi dai nazisti. Ortona è stata quindi insignita della Medaglia d’oro al Valor Civile dopo la guerra.
I partecipanti attraverseranno quindi la splendida valle tra Chieti e il fiume Sangro, esplorando un’altra piccola cittadina occupata dalle truppe tedesche, Orsogna, e poi, nei pressi del Parco Nazionale della Majella, su una bella collina che domina la zona, si entrerà a Guardiagrele, uno dei borghi più suggestivi d’Italia. Gabriele D’Annunzio definì infatti questa città “la terrazza d’Abruzzo“, perché da qui l’occhio si spinge fino al mare Adriatico.
Cavalieri e cavalli saranno da qui guidati attraverso il Parco Nazionale della Majella, nel cuore verde dell’Abruzzo, con buone possibilità di riuscire a scorgere la fauna di questi luoghi. I cavalli, infatti, non spaventano gli animali quanto un’auto e consentono alle guide di percorrere percorsi panoramici accessibili solo agli escursionisti e ai cavalieri. Da questo magnifico parco la carovana si sposterà a Roccaraso, una delle più famose e belle città di montagna del sud Italia, un paradiso per gli amanti dello sci in inverno e per chi ama la quiete della natura il resto dell’anno.
I partecipanti al viaggio lungo la linea Gustav visiteranno molti dei più bei borghi medievali d’Italia, da Acquafondata a Sant’Elia Fiumerapido, fino a Cassino con la sua straordinaria Abbazia. Il bombardamento che ha distrutto una buona parte di questo antico edificio religioso, uccidendo soldati e monaci, è solo un’altra pagina in un capitolo davvero buio della storia del nostro Paese.
L’arrivo è stato stabilito appena oltre il fiume Garigliano, che divide il Lazio dalla Campania, quindi sulla costa tirrena.
Il viaggio lungo la linea Gustav dura 9 giorni. I partecipanti dovranno cavalcare circa 25/30 km al giorno e soltanto circa il 15% della strada è asfaltata. Mentre le prime due e le ultime due tappe del viaggio sono piuttosto semplici, la parte centrale è parecchio difficoltosa per via degli stretti sentieri montuosi. Ecco perché è consigliato che i cavalieri abbiano una buona esperienza in sella.
La guida, Fernando L’Arco, può essere contattata per prenotazioni e informazioni all’indirizzo mail info@cretegialle.it. E’ ancora possibile prenotare, e sarò presente anche io per accompagnare, come interprete, i partecipanti stranieri che non parlano italiano.
Danila Caputo è una scrittrice di viaggi bilingue che vive tra Napoli e la Costiera Amalfitana, laureata in Lingue e Culture Moderne all’Università Suor Orsola Benincasa (Napoli). Vive e lavora con suo marito Aldo, fotografo e creator di video. Questo blog racconta le loro avventure nel mondo e offre tanti consigli sui viaggi sostenibili e su come essere viaggiatori responsabili. Trovate tutte le ultime novità sugli ultimi viaggi su Youtube, Instagram e Facebook.