Escursioni da Kyoto: le gite di un giorno (con tante foto!)
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Tutte le escursioni da Kyoto che si possono organizzare facilmente in economia e senza l’ausilio di una costosissima guida privata!
State organizzando un viaggio in Giappone? Che sia la vostra prima volta o meno, ci sono alcune mete da non perdere. Diamo un’occhiata alle escursioni da Kyoto: tante gite di un giorno che potete programmare da soli, sfruttando i mezzi pubblici! Per i più pigri o per chi viaggia con bambini piccoli ho inoltre aggiunto un paio di extra, in fondo all’articolo. Scoprirete così anche cosa vedere a poca distanza dalla città, in mezza giornata circa. Preparatevi ad aggiungere un bel po’ di queste gite all’itinerario per la prossima vacanza in Giappone!
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Cosa vedere a Nara in un giorno
Sono certa che abbiate già visto tantissime fotografie e video dei cervi in Giappone. La buona notizia è che organizzare una gita di un giorno a Nara da Kyoto è facilissimo, soprattutto per chi ha a disposizione un Japan Rail Pass.
… la notizia non-proprio-positiva è che i cervi di Nara non sono sempre amichevoli, e qualche volta possono mordere o rubare.
Nara-Koen è un parco giapponese situato nella città di Nara, non lontano dal Monte Wakakusa. Trattandosi di uno dei più antichi parchi nazionali in Giappone, è molto amato, sia dai turisti che dai giapponesi.
I cervi Sika sono considerati animali sacri nella terra del Sol Levante, pertanto è necessario essere molto rispettosi, per non offendere i giapponesi.
Avendo vissuto a diretto contatto con gli umani per secoli, questi piccoli furfanti hanno imparato a chinare il capo (ecco perché spesso si fa riferimento ai “cervi che fanno l’inchino” in Giappone) per farsi dare un biscotto dai turisti.
Tuttavia nel corso degli anni sono diventati più arroganti, al punto da costringere le autorità locali ad affiggere manifesti un po’ ovunque, per allertare i turisti che i cervi possono mordere, graffiare o calciare.
A noi i cervi sika hanno rubato una mappa. Possiamo sicuramente confermare che è importante essere sempre molto cauti (avrebbero potuto mordermi le dita nel tirar via la cartina, ma non me ne sono neppure accorta).
Non trattate i cervi Sika in Giappone come fossero animali addomesticati: non lo sono! Comportatevi come fareste con un animale selvatico e fate attenzione.
In genere comunque non sono aggressivi e non fanno del male a nessuno di proposito. Ma una brutta giornata può capitare a chiunque, ed è colpa nostra se gli abbiamo insegnato a procurarsi cibo da noi umani, piuttosto che in natura.
Questa di Nara è una delle escursioni da Kyoto che ci preoccupava di più. Le informazioni trovate online non erano chiare o non erano aggiornate.
Non sapevamo quindi come avremmo fatto ad arrivare al parco da soli, con i mezzi pubblici. Spero quindi che questo articolo vi sia utile: non è affatto difficile come sembra!
Dalla Stazione di Kyoto, prendete un treno per la stazione JR Nara (incluso nel Japan Rail Pass). Se non sapete dove andare, non esitate a chiedere agli addetti in stazione a Kyoto. Potreste mostrargli il nome “Nara” sul cellulare o su un foglio, in caso non parliate bene l’inglese o il giapponese.
Non solo faranno il possibile per indicarvi quale treno prendere, ma potrebbero accompagnarvi fino al binario giusto!
Appena usciti dalla stazione JR Nara, individuerete immediatamente gli autobus per il parco dei cervi di Nara. Sono di colore giallo e in genere si parcheggiano alla piattaforma 2, proprio davanti all’uscita dalla stazione.
L’autobus numero 2 vi accompagnerà all’ingresso del parco di Nara in 10 minuti. Il costo del biglietto, acquistabile direttamente sull’autobus, è pari a 210 yen a persona. Accettano soltanto contanti!
Camminare fino all’ingresso del parco dalla stazione JR Nara è possibile, ma a meno di non voler tornare a Kyoto con i piedi doloranti, vi suggerisco di usare l’autobus. C’è già tanta strada da fare a piedi, se potete risparmiare un po’ di km, non esitate!
Qui trovate tutti i dettagli su cosa vedere a Nara in una gita di un giorno da Kyoto o Osaka.
Trascorrere una giornata agli Universal Studios Japan
Non so se siete orgogliosamente nerd come noi. Ma se amate i parchi a tema, gli anime giapponesi, le giostre e i film, non potete farvi mancare una gita di un giorno agli Universal Studios Japan per nessun motivo al mondo. E’ una delle escursioni da Kyoto per tutta la famiglia!
Chiedo venia se sembro ripetitiva, ma abbiamo organizzato il nostro viaggio in Giappone usando un Japan Rail Pass. Per questo i biglietti da Kyoto a Osaka erano coperti, come molte delle gite su questa pagine, dal JRP.
Per arrivare agli Universal Studios da Kyoto, dovrete prendere un treno per Osaka (in genere è uno Shinkansen Nozomi o un altro treno veloce). Una volta arrivati a Osaka, dovrete cercare la linea JR Yumesaki per Sakurajima, e scendere alla stazione Universal City.
Appena usciti dalla stazione vi troverete al centro di una strada piena zeppa di negozietti carini, tutti a tema musicale o cinematografico. Qui abbiamo comprato tanti souvenir dal Giappone!
In teoria ci vorrebbero solo cinque minuti per arrivare all’ingresso del parco. In pratica però… si perde sempre molto più tempo, perché ci si distrae a guardare le vetrine!
Fai clic per guardare la nostra esperienza agli Universal Studios Japan e seguici su Youtube!
Gli Universal Studios Japan sono famosissimi per il Wizarding World of Harry Potter e per l’enorme area tematica dei Minions. Io e Aldo però siamo grandi fan di manga e anime giapponesi, per cui abbiamo fatto salti di gioia nello scoprire che erano in programma eventi a tema Sailor Moon ed Evangelion!
USJ è un parco che mescola elementi cinematografici Hollywoodiani, e tanto, tanto Giappone. Si tratta di uno di quei parchi che non dovrebbero mai mancare nell’itinerario, se volete visitare il Giappone senza precludervi nulla.
E’ inoltre molto diverso da tutti gli altri Universal Studios che potreste aver visitato in precedenza.
Prima che lo chiediate: sì. Il Wizarding World of Harry Potter è fantastico e ci siamo divertiti da morire! Questa è anche la zona del parco dove troverete merchandise esclusivo giapponese a tema Harry Potter. Noi abbiamo comprato tante cose carine per i nostri amici rimasti a casa!
Se vi preoccupano le lunghe file o se volete altre informazioni sulle giostre e sull’Express Pass, fate clic qui. Questa guida dettagliata agli Universal Studios Japan contiene tutte le informazioni di cui avete bisogno, incluso il modo per acquistare anticipatamente i biglietti per il parco (senza farvi truffare).
Incontrare l’unico gatto capostazione in Giappone
Come reagireste se vi dicessi che il famoso (e carinissimo) gatto capostazione più famoso al mondo può essere parte di una fantastica gita di un giorno da Kyoto?
Io e Aldo abitiamo in campagna con 3 gatti e 3 cani. Ho sempre vissuto con i gatti, per cui ero su di giri al pensiero di poter conoscere Tama, la micia capostazione in Giappone. Ne avevamo sentito parlare in un documentario proprio sui gatti Giappone.
Sfortunatamente il documentario era vecchio e non aggiornato. Tama è volata sul ponte nel 2015.
Il lutto, in Giappone e nel resto del mondo, è stato tale che questa intelligentissima gattona è stata onorata con un funerale scintoista alla stazione, quindi in è stato eretto per lei un piccolo santuario scintoista, nei pressi del suo “luogo di lavoro“.
Oggi è conosciuta come la divinità Tama Daimyojin, protettrice dei gatti di tutto il mondo. Dopo la sua dipartita, le è stato assegnato il titolo di “Capostazione onorario eterno“.
Tutti gli amanti dei gatti dovrebbero trovare un po’ di tempo per inserire una gita alla Stazione di Kishi (Prefettura di Wakayama) all’elenco delle escursioni di Kyoto. Dopotutto ci vogliono poco più di due ore per raggiungerla con i mezzi pubblici dal centro di Kyoto!
Tanti anni fa la stazione di Kishi era in stato di quasi abbandono per motivi economici. Il capostazione si occupava di una colonia di gatti randagi e un giorno adottò Tama.
Quando i passeggeri iniziarono a fare caso a questa gattona amichevole, iniziarono a chiedere di tenere aperta la stazione. La lungimirante dirigenza decise quindi di assegnare a Tama il titolo di “capostazione”.
Un anno di salario le sarebbe stato pagato in cibo per gatti, veterinario e una casetta calda e accogliente. Ovviamente, in quanto regolarmente assunta, aveva diritto anche a un cappellino da capostazione, appositamente cucito perché non le desse fastidio!
Tama divenne subito famosa. L’aumento dei passeggeri ha salvato non solo la stazione di Kishi, ma anche l’azienda che ne è proprietaria. Per riconoscenza le fu costruito un vero e proprio ufficio. Nelle sue ore “di lavoro“, Tama sedeva allo sportello dei biglietti mentre i passeggeri le scattavano fotografie.
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Nitama, l’apprendista ufficiale di Tama (un’altra gatta randagia salvata dalla strada) è stata nominata capostazione, e ora è in servizio, in compagnia di un nuovo apprendista, Yontama.
La nuova stazione di Kishi, sulla Linea Kishigawa a Kinokawa (Prefettura di Wakayama) è utilizzata dalla linea ferroviaria privata Wakayama Electric Railway (ciò significa che avrete bisogno di un biglietto extra, anche se avete già un Japan Rail Pass).
Se siete fortunati potreste arrivare in stazione a bordo di uno dei tre treni a tema felino: Tama, Strawberry e Toy.
L’edificio della stazione è a forma di gatto, e ospita anche un cafè che onora Tama. Ci troverete poltroncine, decorazioni e dolcetti a tema gatto. E’ un paradiso per tutti gli appassionati di gatti e di Instagram. Provare per credere!
Il negozio di souvenir di Tama è inoltre molto popolare in quanto vende oggetti di cartoleria esclusivi (ovviamente il tema sono i gatti e nello specifico i tricolore come Tama), che non troverete da nessun’altra parte in Giappone.
Nitama è in servizio dal venerdì al martedì, dalle 10 alle 16.
Viaggiare da Kyoto a Osaka – all’insegna del cibo giapponese
Il viaggio da Kyoto a Osaka dura meno di mezz’ora. Mi tocca tra l’altro iniziare questa parte della guida con una confessione: Aldo afferma ancora che preferisce Osaka a Tokyo!
Secondo la nostra esperienza, Osaka è una città molto sicura, anche per le donne che viaggiano da sole. Abbiamo passeggiato ovunque, fino a notte fonda, senza mai sentirci in pericolo o preoccuparci delle cose a cui in genere si fa caso, soprattutto se ci si trova in una città ancora sconosciuta.
Osaka è famosa per le deliziose pietanze, spesso immortalate in video e foto che diventano subito virali. Così, appena scesi dal nostro treno Super Hakuto (incluso nel Japan Rail Pass), siamo andati a Dotonbori per assaggiare i Takoyaki, forse lo street food più famoso di Osaka.
Si tratta di palline di pastella, ripiene di pezzetti di polipo, zenzero, cipolline e briciole di tempura croccanti. Vengono generalmente servite in una scatola, coperte di maionese, fiocchi di bonito e polvere di alga nori.
Nota bene: i Takoyaki vanno mangiati bollenti!
Dotonbori è l’equivalente di Akihabara a Tokyo. Una specie di piccola Las Vegas giapponese. A differenza di Akihabara, però, qui i ristoranti più famosi vengono indicati con enormi insegne colorate che rappresentano la specialità per cui ogni ristorante è famoso.
Sono certa che almeno una volta siate incappati nella fotografia dell’enorme granchio rosso di Osaka: si tratta del ristorante Kani Douraku a Dotonbori. Impossibile non notarlo!
Sono in genere una fissata degli elenchi di cose da vedere. Nel caso di Osaka però abbiamo deciso di organizzare una delle poche escursioni da Kyoto esclusivamente votata al cibo e al divertimento.
E’ possibile visitare il meglio di Osaka in un giorno, passando da ristorante in ristorante, attraverso sale giochi e negozi carinissimi.
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Un altro piatto molto famoso a Osaka sono gli Okonomiyaki. Abbiamo assaggiato questi pancake salati anche a Kanazawa, ma quelli di Osaka sono famosi perché enormi e ripieni… praticamente di tutto. Insomma, è bene essere molto affamati prima di ordinarne uno!
Gli ingredienti principali, da aggiungere alla pastella di base, sono pezzetti di maiale, calamari, gamberetti, formaggio, pomodori, e in alcuni casi persino noodles.
Gli Okonomiyaki vengono ricoperti con una salsa che somiglia alla salsa barbecue, maionese, polvere di alga nori e fiocchi di bonito.
Alcuni ristoranti vi faranno cuocere l’Okonomiyaki al vostro tavolo, su una piastra bollente. Se non sapete come farlo (non lo sapevamo neanche noi), il cameriere sarà ben felice di mostrarvelo. In pratica è una lezione di cucina giapponese gratuita!
Un’altra specialità di Osaka è il Fugu, ovvero il velenosissimo pesce palla. Se uno chef dovesse tagliarlo male, la morte sopraggiungerebbe in pochi istanti.
Il Fugu deve essere mangiato crudo, servito come sottili striscette di sashimi, spesso posizionate in un piatto come petali di un fiore.
I ristoranti migliori assumono soltanto cuochi che abbiano una licenza speciale per preparare il Fugu: non siate tirchi!
Nota a margine: non abbiamo assaggiato il Fugu. Se l’avete fatto, diteci se vi è piaciuto!
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Mentre passeggiavamo per le stradine di Dotonbori, abbiamo notato un’insegna bellissima. Rappresentava l’enorme viso di un cuoco giapponese che ci ha fatto immediatamente pensare a Marrabbio, il cuoco (effettivamente spesso di cattivo umore) nel manga shojo Kiss Me Licia. Uno dei manga/anime con cui io e Aldo (e tantissimi altri italiani) siamo cresciuti.
Abbiamo però scoperto che si tratta di una filiale di Kushikatsu Daruma, famoso per il Kushikatsu.
I Kushikatsu sono spiedini di carne, pesce o verdure, impanati e fritti in friggitrice. Si mangiano spesso come street food e vengono serviti con tante salse, da abbinare a seconda dei propri gusti.
Noi abbiamo assaggiato quelli al maiale, al manzo, con i gamberetti, con i funghi e con la radice di loto, da un menu à la carte. Erano ottimi e anche economici.
Tra l’altro, essendo i “Kushikatsu di Marrabbio“, ci sono sembrati ancora più buoni!
Mangiare a Osaka è economico e delizioso. Andate a Dotonbori, perché lì non troverete soltanto tanti ristoranti e chioschetti, ma anche sale giochi multipiano, negozi pieni di souvenir tipicamente giapponesi e tanti giapponesi che si divertono!
L’unica cosa a cui dovrete prestare attenzione è l’orario, per assicurarvi di riuscire a tornare a Kyoto da Osaka prima dell’ultimo treno!
Hiroshima: cosa vedere in una giornata
Una delle escursioni da Kyoto che non dovrebbe mai mancare nel vostro itinerario è Hiroshima. Il solito treno proiettile (lo Shinkansen Hikari che è incluso nel Japan Rail Pass) vi porterà alla stazione di Hiroshima da Kyoto in meno di 2 ore.
Se intendete organizzare un viaggio in Giappone in primavera, sappiate che a Hiroshima ci sono molti punti nei quali godersi la fioritura dei ciliegi, e non sono quasi mai affollati.
Che sia primavera o meno, io e Aldo vorremmo suggerirvi comunque una visita all’Hiroshima Peace Memorial Museum e alla “A-Bomb dome“.
Non vi mentirò: non è mai facile visitare luoghi nei quali tante persone hanno perso la vita. Tuttavia è importante farlo, per tenere vivi i ricordi, e assicurarsi che certi errori non vengano commessi nuovamente in futuro.
Dopo aver visitato luoghi come i campi di concentramento e morte Auschwitz-Birkenau, il Memoriale e Museo 9-11 a New York e i Musei e siti storici a Pearl Harbor, non avevamo alcun dubbio. Volevamo assolutamente visitare il museo e il parco della pace a Hiroshima.
Abbiamo trascorso l’intera giornata immersi nella mostra permanente al museo. Vi invitiamo, in caso decidiate di aggiungere Hiroshima al vostro itinerario per il viaggio in Giappone, di leggere, guardare i video e osservare gli oggetti esposti.
Non vi è alcun tentativo di sminuire i crimini del passato, ma al contempo, non viene mai puntato il dito. L’Hiroshima Peace Memorial Museum è un luogo per ricordare a cosa portano odio e violenza, e per diffondere ciò che è avvenuto, perché non succeda mai più.
Dopo aver visto macchie di sangue su kimono (anche piccolissimi), giocattoli accartocciati dall’onda d’urto, fotografie e video che spiegavano cosa era accaduto (nel corso di mesi e anni successivi) ai bambini colpiti mentre erano a scuola, a molta distanza dal punto d’impatto, vi assicuro che abbiamo perso un po’ di fede nell’umanità.
Se decideste di visitare questi luoghi, assicuratevi di passeggiare nel parco fino all’Atomic Bomb Dome, un sito patrimonio dell’umanità UNESCO, nonché unico edificio ancora in piedi dopo il lancio della bomba atomica nel 1945.
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Personalmente ero già in lacrime dopo la visita al museo, ma c’era ancora una statua alla quale volevamo portare un omaggio. Si trattava della statua di Sadako Sasaki, che si trova nei giardini all’esterno del museo. La riconoscerete dalle migliaia di gru colorate poggiate ai suoi piedi e avvolte intorno alle sue braccia.
Sadako Sasaki aveva 2 anni quando è stata lanciata la bomba atomica su Hiroshima dagli americani, e si trovava a circa 2km dal punto d’impatto. Mentre cercava di scappare con la mamma, entrambe sono state colpite dalla pioggia nera.
Dopo i primi tempi, quando la vita era tornata ad essere più o meno normale, Sadako iniziò ad andare a scuola. Qualche anno dopo però sviluppò quella che viene chiamata “la malattia della bomba atomica“, una forma acuta di leucemia, causata dall’esposizione alle radiazioni.
In ospedale, Sadako seppe della leggenda delle gru. Avrebbero realizzato un desiderio, se fosse riuscita a piegare almeno 1000 gru con la tecnica dell’origami giapponese.
Si mise quindi subito al lavoro, e quando le mancava la carta, utilizzava quella dei bugiardini dei medicinali, dei cerotti, e andava in giro negli altri reparti a chiederne ancora.
Sebbene il libro dedicato alla vita di Sadako racconti che la bambina morì prima di raggiungere il suo obiettivo, al Museo della Pace di Hiroshima viene invece sottolineato come Sadako riuscì a piegare 1300 gru prima di spegnersi.
Le sue ultime parole furono un ringraziamento alla famiglia e agli amici che erano rimasti con lei fino all’ultimo momento.
Dopo la sua morte, la storia di Sadako Sasaki divenne quasi una leggenda, famosa in tutto il mondo. Ma soltanto nel 2013 fu avviato il progetto “Peace Crane“, che collega tantissime scuole in ogni parte del mondo, condividendo una visione di pace e la speranza che prima o poi avvenga un totale disarmo nucleare.
Gli studenti delle scuole che partecipano imparano a piegare gru con la tecnica dell’origami: ogni anno arrivano migliaia e migliaia di gru coloratissime, che vengono adagiate ai piedi di Sadako. Perché non venga dimenticata.
Al Museo della Pace di Hiroshima vengono forniti fogli di carta da origami e istruzioni su come piegare una gru da portare alla statua di Sadako.
Noi abbiamo anche acquistato una gru in vetro, che si trova ora tra i nostri ricordi di viaggio più belli .
In breve: ci torneremmo? Certo che sì! E’ stata una visita difficile a livello emotivo? Ovviamente! Tuttavia non ci pentiremo mai di aver aggiunto Hiroshima al nostro itinerario per il Giappone. E continuiamo a raccontare la storia di Sadako, ogni volta che possiamo. Chiudere gli occhi e fingere che non sia successo nulla non è mai servito a nulla!
Cosa vedere a Kanazawa – la piccola Kyoto
C’è tanto da visitare a Kanazawa, per cui se avete già un elenco di escursioni da Kyoto che volete organizzare, annotate che dovreste cercare di arrivare in città al mattino, così da ottimizzare i tempi.
Il viaggio da Kyoto a Kanazawa è solitamente incluso nel Japan Rail Pass e dura circa 2:30 ore. Partire al mattino presto da Kyoto, con un itinerario per Kanazawa già pronto, sarebbe davvero perfetto.
Ho già menzionato che c’è tanto da vedere… e da mangiare a Kanazawa? Ecco, non sprecate tempo!
Molte persone che visitano Kanazawa per la prima volta si dirigono immediatamente al Castello di Kanazawa.
Ho però un suggerimento diverso: visitate prima il distretto delle geisha.
Higashi Chaya è assolutamente magnifico, ed è proprio questa zona di Kanazawa che le ha regalato il nomignolo di “piccola Kyoto“.
Ci sono tantissime case tradizionali ed edifici antichi. Se arrivate al mattino presto, non troverete praticamente nessun altro in giro, se non qualche giapponese a passeggio.
Perché è importante? Beh, noi siamo riusciti ad ascoltare le geisha che facevano pratica con lo shamisen mentre passeggiavamo nelle stradine strette, circondate da sale da tè.
Abbiamo inoltre incontrato alcune maiko in giro per faccende, e persino una geisha (per favore: siate sempre rispettosi, non toccatele per nessun motivo e non costringetele a un selfie, si sentirebbero molto a disagio!).
A differenza di quanto accade a Gion (Kyoto), le geisha e maiko di Kanazawa passeggiavano tranquille, in quanto non c’erano le solite folle di turisti a inseguirle.
Abbiamo quindi potuto goderci questo quartiere in santa pace, con un sottofondo musicale assolutamente magnifico e inaspettato.
Il santuario Utasu (ingresso gratuito) è stata un’altra sorpresa: non c’era nessuno, e l’atmosfera era quasi onirica, tanto che ci siamo seduti ad ammirare per un po’ questo luogo sacro, prima di continuare il nostro giro di Kanazawa.
Dopo aver visitato Higashi Chaya, dirigetevi verso il Castello di Kanazawa.
Attraversate la porta Ishikawa-mon, come molti samurai leggendari prima di voi, e godetevi qualche ora nel Kanazawa Castle Park (ingresso gratuito).
Noi abbiamo voluto visitare l’interno del Castello di Kanazawa, per 310 yen a persona: non lo consigliamo in quanto l’interno è praticamente vuoto.
Continuate piuttosto a camminare: in 5 minuti dal castello troverete Kenrokuen, uno dei tre giardini zen più belli del Giappone. I biglietti costano 310 yen: approfittate della visita perché questi giardini offrono scorci davvero suggestivi!
Kenrokuen è inoltre un ottimo punto dove osservare il fenomeno del foliage autunnale in Giappone.
Per pranzo il mio suggerimento è di andare al mercato coperto Omicho. E’ aperto dalle 9 alle 17, tutti i giorni. I circa 170 negozietti vendono ogni tipo di cibo, pesce e verdure.
Piuttosto che sedere in un ristorante, abbiamo preferito passeggiare tra gli stand, assaggiando varie leccornie (inclusi dolcetti al cioccolato). Il risultato? Abbiamo speso davvero poco e mangiato benissimo!
In ultimo, ma non certamente perché meno importante, andate a visitare il distretto Naga-Machi. Qui alloggiavano i samurai nell’epoca Kaga. Ci sono molte statue e testimonianze di Maeda Toshiie, signore di Kanazawa e temibile guerriero.
Se avete un po’ di tempo, prima di tornare a Kyoto, dovreste visitare uno dei migliori alloggi restaurati in città: Nomura-Ke. La residenza dei Nomura è aperta dalle 8:30 alle 17:30. I biglietti costano 550 yen.
E’ già tardi? Date almeno un’occhiata veloce a Kaga Hanshi! E’ un edificio ben conservato, a ingresso gratuito, con un piccolo giardino annesso. All’epoca dei samurai ospitava i cavalli e gli animali.
Immaginatevi la nostra sorpresa quando, appena varcata la soglia, ci siamo trovati davanti un acero giapponese come quello che abbiamo in giardino a casa!
Aldo, che è il giardiniere di famiglia, è rimasto ad ammirarlo estasiato per almeno 15 minuti!
Facendo clic qui troverete altre informazioni utili relative al nostro viaggio a Kanazawa.
Visitare Okunoshima – l’isola dei conigli giapponese
Okunoshima è anche conosciuta come l’Isola dei conigli giapponese. Rappresenta una delle escursioni da Kyoto che molte persone reputano “troppo difficili” da organizzare, ma non è esattamente così!
Per arrivare all’isola di Okunoshima da Kyoto, dovrete prendere un treno fino a Tadanoumi (circa 2:30 ore). Una volta arrivati, c’è da camminare per circa 5 minuti fino al molo dove attracca il traghetto per l’isola.
Uscite dalla stazione, svoltate a destra e troverete immediatamente le indicazioni per arrivare al traghetto giusto. La traversata dura 12 minuti e l’intero tragitto da Kyoto è coperto dal Japan Rail Pass.
Anche se Hiroshima e Okunoshima “sembrano vicine“, non è assolutamente consigliato di vedere entrambe nella stessa giornata. Trascorrereste più tempo sui vari mezzi pubblici piuttosto che a divertirvi!
L’isola di Okunoshima è, come suggerisce il soprannome, principalmente abitata da conigli. Centinaia e centinaia di coniglietti selvatici. Sono i discendenti delle cavie utilizzate nel corso della Seconda Guerra Mondiale per testare le armi chimiche, lasciate poi libere dopo la fine del conflitto.
Sull’isola potete divertirvi dando da mangiare ai coniglietti (fate attenzione: sono selvatici, pertanto hanno paura e non amano molto essere toccati).
Un’altra cosa da vedere, che non vi porterà via molto tempo, è l’Okunoshima Poison Gas Museum, che racconta la storia del conflitto mondiale e dei test che si svolgevano sull’isola.
Ad Okunoshima c’è un solo hotel, il Kyukamura Ohkunoshima. Se non avete portato con voi delle carote, il cibo preferito dai conigli, chiedete in reception se ne hanno qualcuna. In genere infatti vendono sacchetti con pezzi di carota ai turisti!
Kobe – cosa vedere nella famosa città del manzo
Sebbene nulla vieti di organizzare una gita di un giorno a Kobe da Kyoto esclusivamente per mangiare una fetta di manzo Kobe, vi assicuro che ci sono tante altre cose da fare per tenervi occupati tra un boccone e l’altro!
Per arrivare da Kyoto a Kobe in treno dovrete calcolare almeno 50-60 minuti. Sebbene non sia tantissimo, vi suggerisco di arrivare in città al mattino.
In genere i ristoranti offrono menù meno costosi a pranzo e a meno di non voler ripartire tardi la sera, spendendo il doppio, per cenare in città, conviene lasciarsi un po’ di tempo per esplorare e poi fermarsi a mangiare a pranzo.
Se vi piace fotografare panorami, dovreste sfruttare la funivia Shin-Kobe, che vi porterà lungo le pendici a sud della catena montuosa Rokko. L’ingresso è accanto alla stazione degli shinkansen di Kobe, pertanto potrebbe essere un buon punto di partenza per la vostra giornata!
Tenete la macchina fotografica a portata di mano: vedrete la cascata Nurobiki e il giardino Nurobiki dall’alto mentre salite con la funivia!
Un altro punto molto interessante per fotografie panoramiche è il ponte Akashi Kaikyo, il ponte a sospensione più lungo al mondo, che collega Kobe con l’isola di Awaji.
Dal momento che non avrete tempo di esplorare l’isola, godetevi la vista panoramica dalla Maiko Marine Promenade, una piattaforma di osservazione situata sotto il ponte, 50 metri sopra il livello del mare. Vi si accede mediante un ascensore.
Se non avete mai visitato una fabbrica di sakè, aggiungetelo alla lista di cose da fare durante le escursioni da Kyoto! Il distretto Nada Sake di Kobe è infatti famoso per essere quello che produce il sake migliore in tutta la Prefettura Hyogo! Molte delle fabbriche offrono visite guidate e degustazioni dei loro migliori prodotti.
Il manzo di Kobe è una bontà giapponese, probabilmente la specialità più famosa e più conosciuta in tutto il Giappone. La carne è tenera e piena di venature di grasso.
E’ importante però sfatare alcune leggende metropolitane. Non è affatto vero che le mucche vengono alimentate con birra, e di certo nessuno le massaggia con il sakè!
Uno dei migliori ristoranti per mangiare il manzo Kobe a Kobe è lo Steak and Grill Meriken Hatoba (nella Chinatown di Kobe). Arrivate molto presto per pranzo, perché il posto è piccolo, a gestione familiare, ed è anche molto famoso tra i giapponesi. Non solo la carne è ottima, ma la servono con abbondanti contorni di verdure e riso cotto al vapore.
Un altro punto a favore è il fatto che a pranzo i menù fissi (sempre a base di manzo Kobe) costano in media 1500 yen a persona: è quindi molto conveniente, in quanto altri ristoranti sono infinitamente più cari!
Organizzare una gita al Lago Biwa – Il tempio Ishiyamadera e un villaggio romantico
Una delle migliori gite di un giorno da Kyoto per quelli che amano la cultura e le tradizioni giapponesi, ma detestano la folla, è quella verso il Lago Biwa. Nello specifico, inizierete la giornata con una visita al tempio Ishiyamadera!
Arrivarci da Kyoto è abbastanza semplice e il viaggio è compreso nel Japan Rail Pass. Prendete la linea Keihan Ishiyama Sakamoto fino alla stazione di Ishiyamadera. Da lì dovrete camminare per circa 10 minuti per raggiungere l’ingresso del tempio.
Ishiyamadera è davvero un tassello importante della cultura giapponese. Si tratta del tredicesimo tempio che i giapponesi visitano durante il Pellegrinaggio per Kansai Kannon. E proprio qui, nel 1004, Murasaki Shikibu ha iniziato a scrivere La storia di Genji, il primo romanzo giapponese.
Come se non bastasse, la luna che si specchia nel Lago Biwa, vista dal tempio di Ishiyama-Dera, è stata celebrata come uno degli Otto Panorami di Omi, stampe artistiche che hanno influenzato l’arte giapponese per secoli.
Se infatti vi sembrasse familiare, probabilmente avete visto questo panorama sui francobolli da 4 yen in Giappone!
Nel perimetro del tempio ci sono numerosi monumenti e tesori nazionali, qui conservati per via dell’importanza religiosa di questi luoghi.
E’ possibile ammirarli passeggiando all’interno di una meravigliosa foresta. Al tempio di Ishiyamadera ci sono tanti punti nei quali scattare foto da cartolina. Ricordate però che si tratta di un sito religioso, pertanto cercate di essere rispettosi!
La primavera al Tempio di Ishiyamadera non è meravigliosa soltanto per i famosi fiori di ciliegio giapponesi: grazie all’elevato numero di cespugli fioriti in tutta la zona, è stato soprannominato il “Tempio dei fiori“.
Quando avrete finito di visitare il Tempio, ritornate alla stazione e prendete un treno per Omihachiman. Questo piccolo paese è un vero e proprio tesoro nascosto in Giappone, che pochi turisti conoscono. Un motivo in più per aggiungere all’itinerario per il viaggio in Giappone la Prefettura di Shiga!
Nel XVI° secolo, Omihachiman era una città commerciale, attraversata da un piccolo fiume che divenne un porto di scambio molto importante. Oggi è ancora in uso per brevi crociere fluviali che vi consentiranno di ammirare il villaggio dall’acqua.
Omihachiman è composta da edifici giapponesi tradizionali e raramente affollata. Si tratta quindi del posto perfetto per una passeggiata romantica con la persona del cuore, tra scorci da cartolina, piccoli ponti e casette tradizionali in legno.
Attenzione: in Giappone non siate troppo affettuosi in pubblico! Urtereste la loro sensibilità!
Cosa fare a Nagoya in un giorno
Nagoya è un’altra delle escursioni da Kyoto davvero facili da organizzare. Per arrivare al centro città infatti dovrete soltanto salire un un treno Shinkansen Nozomi da Kyoto. Il viaggio dura 35 minuti.
Tuttavia, se avete un Japan Rail Pass, vi consiglio di usare lo Shinkansen Hikari. Il viaggio dura 53 minuti, però non dovrete acquistare un biglietto extra! Il Nozomi infatti è più veloce ma non è incluso nel JRP.
Ci sono davvero tante cose da fare a Nagoya, la quarta città più popolata del Giappone. E’ quindi necessario scegliere con attenzione le attività per questa gita di un giorno, in quanto Nagoya è davvero molto grande. Anche spostarsi da un posto all’altro richiederà del tempo!
La prima e forse più logica cosa da fare a Nagoya è visitare il Castello di Nagoya, base del samurai guerriero Tokugawa Ieyasu durante il periodo Edo.
Gli edifici originali sono stati distrutti da un incendio: quelli che vedete oggi sono una ricostruzione del 1959.
La mostra all’interno è davvero molto interessante, soprattutto se amate la storia giapponese e i conflitti tra samurai.
Al secondo e terzo posto potreste aggiungere il Santuario Atsuta e il Giardino Shirotori: potrete infatti andare da uno all’altro a piedi, in soli 10 minuti.
Il Santuario Atsuta è il più antico di Nagoya, costruito in mezzo a una fitta foresta. Si tratta del luogo perfetto dove andare quando fa molto caldo, o se avete voglia di una passeggiata lontano dai rumori di Nagoya.
Il Giardino Shirotori invece è il più grande della città e si trova all’interno del Parco Shirotori. Troverete anche una sala da tè e un ristorante, ma i prezzi sono alti, quindi vi suggerisco di limitarvi a visitare i giardini, piuttosto che fermarvi a mangiare.
Dal momento che siete a Nagoya, non dimenticate di scattare qualche foto alla statua di Osu Kannon, una delle più grandi in Giappone.
Si trova vicino alla stazione e a un’immensa zona commerciale, la Osu Shopping Arcade, nella quale troverete tantissimi negozi e ristoranti per tutte le tasche.
Se amate la scienza, apprezzerete sicuramente il Museo della Scienza di Nagoya, che si trova al centro. Si tratta di uno dei più importanti musei del Giappone e all’interno c’è un planetario che proietta immagini di altissima qualità.
Nel corso degli spettacoli potrete ammirare l’Aurora boreale come se fosse davanti a voi, godervi un bel cielo stellato o una corsa adrenalinica all’interno di un tornado!
Come ho già detto in precedenza, non dovreste chiedervi cosa fare a Nagoya, ma quante cose aggiungere all’itinerario, dal momento che avete soltanto una giornata a disposizione. Pensate che ci sono anche un museo dei treni, vari musei della Toyota, giardini zen e tante altre attrazioni interessanti!
Mettete quindi in conto che sarà una giornata bella piena: so già che Nagoya vi piacerà abbastanza da convincervi a tornare nel corso di un altro viaggio in Giappone!
Come visitare il Castello di Himeji (Himeji-jo) e il giardino Kokoen
Una delle migliori escursioni da Kyoto in primavera è quella a Himeji-jo. Il meraviglioso Castello di Himeji infatti è uno dei luoghi più spettacolari nei quali godersi la fioritura dei ciliegi in Giappone all’inizio di aprile.
E’ inoltre una tra le mete preferite durante la Golden Week (Settimana Dorata), quattro giorni festivi nazionali in sette giorni, dal 29 aprile al 6 maggio.
Per arrivare al Castello di Himeji da Kyoto è necessario prendere uno Shinkansen Hikari (incluso nel vostro Japan Rail Pass). Il viaggio dura meno di 1 ora.
Una volta arrivati alla stazione di Himeji potete scegliere se arrivare al castello a piedi (è una lunga passeggiata di circa 15-20 minuti) oppure se prendere un autobus turistico, acquistando a bordo un biglietto da 100 yen. Il viaggio in autobus dura solo 5 minuti.
Himeji-jo è stato soprannominato “L’airone bianco” per via dell’aspetto elegante e delle pareti candide. Si tratta di uno dei dodici castelli originali rimasti in Giappone.
Quello che vedete oggi infatti è un sito patrimonio dell’umanità UNESCO, uno dei castelli più spettacolari del Giappone, non una ricostruzione!
I biglietti per visitare il Castello di Himeji costano 1000 yen a persona. 1040 se scegliete di visitare anche il vicino Giardino Kokoen. Dal momento che avete una giornata a disposizione, vi suggerisco di risparmiare, acquistando il biglietto cumulativo, soprattutto se è una giornata soleggiata!
Se avete programmato la vacanza in Giappone durante la stagione della fioritura dei ciliegi, è importantissimo arrivare al Castello di Himeji al mattino presto. Il castello apre dalle 9 alle 17, ma dovrete iniziare a scattare fotografie agli alberi in fiore prima che inizino ad arrivare le folle di turisti.
Il complesso del Castello di Himeji è costituito da 80 edifici, collegati da una serie di porte e sentieri stretti.
In genere si accede al castello tramite la Porta Otemon. Lì c’è un giardino circondato da alberi di ciliegio. E’ bellissimo sia durante la fioritura che subito dopo.
Quando i fiori appassiscono infatti, i petali iniziano a svolazzare ovunque, rendendo questa zona del castello una specie di fiaba, neanche fossero fiocchi di neve. E’ il posto perfetto per un po’ di fotografie!
Una cosa molto importante da ricordare è che l’edificio principale vi metterà a dura prova. All’interno ci sono moltissime scalinate strette e tremendamente ripide.
Man mano che si sale, le scale diventano più strette, al punto che ho lasciato proseguire Aldo da solo, in quanto non me la sentivo di continuare ad arrampicarmi. Le scale degli ultimi piani sono quasi verticali!
Le stanze dell’edificio principale sono inoltre completamente vuote, tranne che per alcune indicazioni in varie lingue che indicano elementi architettonici oppure i punti che sono stati ricostruiti.
L’ultimo piano ospita un piccolissimo santuario. Lì avrete la possibilità di scattare foto della zona circostante dall’alto.
Il Giardino Kokoen è in stile giapponese, ed è stato aperto nel 1992. E’ composto da 9 diversi giardini recintati, progettati in modo che ognuno rappresenti uno stile del periodo Edo.
Sono da vedere soprattutto se avete intenzione di visitare il Giappone in autunno: qui il foliage è bello da togliere il fiato!
Trascorrere una giornata all’isola di Miyajima
L’isola di Miyajima può essere visitata con una gita di un giorno da Kyoto. Io e Aldo tuttavia abbiamo scelto di trascorrere la notte sull’isola, perché volevamo viverla di sera, senza tanti turisti in giro, perché volevamo scattare fotografie del grande torii di notte… e perché volevamo provare l’esperienza di un ryokan su una piccola isola.
Potete comunque visitare il meglio di Miyajima in un giorno. Il viaggio da Kyoto non è complicato, ma un po’ lungo.
Dalla stazione di Kyoto potete prendere uno Shinkansen Hikari fino a Miyajimaguchi. Ci impiegherete circa 2:45 ore. Una volta arrivati, uscite dalla stazione e seguite le indicazioni per il porto. C’è una passeggiata di 5 minuti fino al molo JR. L’intero tragitto (compreso il traghetto) è incluso nel Japan Rail Pass.
Nei 10 minuti circa sul traghetto abbiamo scattato fotografie del grande torii sul mare di Miyajima. Sfortunatamente adesso il torii è in manutenzione. I lavori sono iniziati nel giugno 2019 e andranno avanti almeno per un anno.
Vale ancora la pena di visitare l’isola di Miyajima? Certo che sì!
Il santuario di Itsukushima è infatti assolutamente fantastico, indipendentemente dal grande torii.
Se volete un po’ di foto dei corridoi vermigli sul mare, dovreste fare in modo di arrivare al mattino presto. Il santuario è aperto dalle 6:30 alle 18. Tuttavia immagino che, arrivando da Kyoto, non sia proprio possibile farcela, a meno di non partire in piena notte.
Approfittate quindi del tardo pomeriggio, quando il santuario sta per chiudere e i turisti si stanno avviando verso il porto. La luce del tramonto è veramente bella ed è altamente probabile che sarete gli unici rimasti in giro. Aldo si è divertito moltissimo a scattare foto al tramonto!
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Cosa vedere all’isola di Miyajima in Giappone
Una delle attrazioni principali dell’isola di Miyajima, ora che il grande torii è in manutenzione, sono i cervi. Vi daranno il benvenuto non appena scesi dal traghetto e quasi sicuramente vi seguiranno in giro, come bodyguard un po’ invadenti.
A differenza dei cervi incontrati a Nara infatti, quelli di Miyajima non sembrano tenere in grande considerazione lo spazio personale degli umani. Che abbiate cibo o meno, cercheranno di frugare in borse e zainetti. Nel farlo potrebbero romperli.
Nel nostro caso, mi hanno letteralmente strappato di mano una cartina nuova di zecca, evitando le mie dita soltanto per pochi millimetri. Confesso che non stavo prestando attenzione ai cervi, e che piuttosto stavo cercando di capire dove andare.
Non siate come me e tenete gli occhi aperti: non mordono perché sono cattivi, ma sicuramente hanno acquisito comportamenti anomali per via dei turisti che gli danno da mangiare.
Fai clic qui per vedere il nostro video su Miyajima: tanto cibo, i cervi e il grande torii sul mare!
Miyajima è un altro posto in Giappone dove assaggiare ottimi cibi a prezzi piccoli. Omotesando e Machiya sono le due stradine dello shopping, a pochissima distanza a piedi dal porto.
Sono piene di chioschi, negozi e ristoranti che vendono piatti che sfruttano i prodotti tipici di Miyajima.
Ostriche, anguille e momiji-manju sono venduti praticamente ovunque, e costano pochissimo!
Nel passeggiare tra i negozi, prestate attenzione a quelli che vendono i momiji-manju. Molti hanno vetrine attraverso le quali si può guardare il processo di lavorazione di questi dolcetti cotti al vapore, a forma di foglia di acero e ripieni di formaggio, crema o cioccolato.
Se il meteo ve lo consente, tra un boccone e l’altro vi consiglio di provare la funivia di Miyajima, per scattare fotografie dall’alto dell’isola e del santuario di Itsukushima.
Interessati al foliage autunnale? Beh il vostro viaggio in Giappone deve assolutamente includere Miyajima, se non altro per una passeggiata a Momijidani Park. Qui si può fare trekking in compagnia di cervi e scoiattoli, tra gli alberi le cui foglie sembrano aver preso fuoco grazie ai colori dell’autunno.
Kyoto – cosa vedere a pochissima distanza
Aggiungere tante escursioni da Kyoto all’itinerario è un’ottima idea se avete già in mente di restare più di 3 notti in città. Alcune di queste gite sono infatti fantastiche, ma dovreste dare la priorità alla città di Kyoto.
Dopotutto l’antica capitale del Giappone ha così tante cose da fare e da vedere! Pensate ai magnifici templi, a Gion, alla deliziosa cucina di Kyoto… è abbastanza per riempire almeno due giorni (piuttosto impegnati)!
Pertanto se avete a disposizione soltanto 3 notti a Kyoto, se state visitando il Giappone con un budget piccolo che non vi consente di acquistare un Japan Rail Pass, o se viaggiate con bambini piccoli, potreste voler aggiungere qualcos’altro al vostro itinerario.
Ho per voi due suggerimenti interessanti di cose da vedere nei dintorni di Kyoto (tecnicamente fanno parte della città di Kyoto, ma avrete bisogno di un treno per arrivarci).
Per queste gite avrete bisogno di poche ore, possono quindi al massimo impegnare una mezza giornata. Ciò le rende perfette per un itinerario più breve per visitare la città di Kyoto.
La foresta di bambù di Arashiyama
La foresta di bambù di Arashiyama è sempre aperta e non è necessario acquistare un biglietto per visitarla. Questo la rende la perfetta gita da Kyoto per chi non ha un budget molto alto per il viaggio in Giappone.
Vi consiglio di arrivare molto presto al mattino, in quanto Arashiyama è sempre molto affollata. Scattare belle fotografie senza altre persone nell’obiettivo è abbastanza difficile.
Accanto alla foresta di bambù di Arashiyama c’è un meraviglioso tempio, Tenryu-Ji, che apre alle 8:30 e chiude alle 17:30. I biglietti per visitare i giardini e il perimetro esterno del tempio costano 500 yen.
Acquistando i biglietti, potrete tagliare attraverso i giardini per arrivare direttamente all’ingresso della foresta di bambù. Il rischio però, nei periodi più affollati, è che ci siano già tanti altri turisti in zona. Dovrete pertanto essere molto creativi per riuscire a scattare foto artistiche.
Per arrivare alla foresta di bambù di Arashiyama da Kyoto vi basterà prendere un treno JR Saga Arashiyama (coperto dal Japan Rail Pass). Vi porterà alla stazione di Arashiyama in circa 12 minuti.
Il santuario Fushimi Inari Taisha
Un’altra delle escursioni che vi propongo è vicina a Kyoto centrale e completamente gratuita, ad eccezione del biglietto del treno, a meno che non abbiate già un Japan Rail Pass.
Di cosa parlo? Del Santuario Fushimi Inari Taisha!
Forse non avete riconosciuto il nome di questo santuario, ma sono sicura che avrete visto migliaia di volte le foto dei torii rossi che formano lunghi corridoi nella foresta.
Ebbene, questo magnifico santuario è uno dei più belli a Kyoto, e il segreto per scattare magnifiche immagini da cartolina è fare un po’ di trekking sul Monte Inari.
Seguire i tunnel rossi che salgono verso la sommità della montagna è inoltre particolarmente interessante, in quanto lungo la strada si incontrano parecchi piccoli santuari disseminati nella foresta.
Per arrivare al santuario Fushimi Inari Taisha da Kyoto centrale, dovrete prendere un treno della linea JR Nara fino alla stazione JR Inari. La corsa dura esattamente cinque minuti e il santuario è dall’altra parte della strada. Più facile di così!
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Fai pin per dopo!
Travelling Dany – Danila Caputo
Danila Caputo è una scrittrice di viaggi bilingue che vive tra Napoli e la Costiera Amalfitana, laureata in Lingue e Culture Moderne all’Università Suor Orsola Benincasa (Napoli). Vive e lavora con suo marito Aldo, fotografo e creator di video. Questo blog racconta le loro avventure nel mondo e offre tanti consigli sui viaggi sostenibili e su come essere viaggiatori responsabili. Trovate tutte le ultime novità sugli ultimi viaggi su Youtube, Instagram e Facebook.