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Cibi da Street Food Napoletano – Mangiare in Economia!

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Vetrata di una rosticceria con la scritta "Napoli street food"
Lo street food napoletano è spesso costituito da frittini economicissimi

Lo street food napoletano non è soltanto delizioso: è anche molto economico. Mangiare a Napoli con pochi Euro è assolutamente possibile, basta sapere cosa ordinare. Essendo una golosona cresciuta con le bontà napoletane, la mia missione è diventata quella di cercare ottimo street food a Napoli… evitando il più possibile le trappole per turisti. A noi napoletani piace mangiare per strada perché il panorama ci invoglia: una frittatina all’ombra di un mastodontico castello o con il rumore del mare nelle orecchie ha tutto un altro sapore!

Lasciate allora che vi mostri i cibi da street food che dovreste assaggiare a Napoli: tutte le mie proposte sono (molto) inferiori alla soglia dei 10€!

Pizza a Portafoglio in un vicolo di Napoli
La Pizza a Portafoglio andrebbe mangiata sempre molto calda

Pizza a Portafoglio – Regina dello street food napoletano

La Pizza a Portafoglio può essere descritta come una pizza margherita “portatile“. Si tratta di uno dei cibi da street food napoletano più famosi di sempre. Rende infatti una delle pizze più amate d’Italia un complemento da passeggio, che si può gustare mentre si guardano le vetrine dei negozi.

Se avete programmato una visita a Via San Gregorio Armeno a Napoli, vi sorprenderà sapere che i vicoli stretti profumano di pizza. Nascondono infatti tante microscopiche pizzerie che lavorano quasi esclusivamente con l’asporto, sfornando centinaia di pizze a portafoglio e fritti napoletani ogni giorno.

La pizza a portafoglio nei Decumani vi costerà soltanto 1,50€, mentre può arrivare a 2,50€ nelle zone più turistiche. Si tratta comunque di una bontà accessibile a tutti, dal prezzo estremamente contenuto.

Va mangiata sempre bollente. Il pizzaiolo tende a sfornarla, piegarla e porgerla al cliente, in modo che non si sporchi con la salsa di pomodoro.
Beh… almeno in teoria!

Per esperienza, vi confesso che è semplicissimo ritrovarsi una bella macchia di pomodoro (bollente) sulla maglietta. Iniziate allora a mangiare il “triangolo di pizza” dall’esterno, partendo dal cornicione deliziosamente bruciacchiato. Continuate poi fino alla punta inferiore del triangolo. Per allora la salsa sarà meno calda. Fidatevi, diventerete dei professionisti della pizza a portafoglio in pochissimo tempo se avete organizzato un viaggio a Napoli!

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Ciotola con panzarotti napoletani di patate in pizzeria
I panzarotti napoletani sono molto diversi dai panzerotti pugliesi

Crocchè / Panzarotti Napoletani – Ben diversi da quelli pugliesi!

Probabilmente pensate che ci sia un errore nell’articolo. I Panzerotti sono pugliesi. Si tratta di piccole mezzelune ripiene fritte e buonissime.

Eppure nel dialetto napoletano, la parola “Panzarotti” indica invece i crocchè di patate, ricoperti di pangrattato e fritti in olio bollente.

I Panzarotti vengono preparati con patate schiacciate e uova. Quelli tradizionali includono anche un po’ di pepe e prezzemolo fresco. La versione più moderna, invece, ha al centro un cuore di formaggio che fonde in cottura.

I Panzarotti, insieme alla Pasta Crisciuta (che trovate nel prossimo capitolo) sono venduti a un prezzo inferiore nei chioschi mobili che girano per tutta Napoli e provincia.

Noi napoletani chiediamo sempre una busta di “Pezzelle e Panzarotti” (o “zeppole e panzarotti“, da non confondere con le zeppole dolci con la crema!). Per evitare di farvi imbrogliare, è meglio ordinare specificando già quanto vogliamo pagare.
Vi sembra assurdo? A Napoli è la prassi!

Con 2€ di pezzelle e panzarotti acquisterete mezza busta di queste bontà fritte, servite caldissime. Con 5€ invece vi consegneranno una busta intera.

In genere 5€ sono abbastanza per sfamare due persone, in quanto le pezzelle di pasta crisciuta sono piuttosto grandi e gonfiano molto.

Questo significa che una busta mista di pezzelle e panzarotti è economicissima e rientra di diritto in questa classifica del miglior street food napoletano, da provare almeno una volta!

Spiedino di pezzelle fritte napoletane
La pasta crisciuta gonfia molto e costa davvero poco

Pasta Crisciuta – Le “Pezzelle” napoletane

La Pasta Crisciuta, che nei vicoli di Napoli viene indicata anche come “Zeppole” (ma non quelle con la crema gialla!) o “Pezzelle“, in genere si mangia con i Panzarotti, soprattutto agli economicissimi furgoncini che girano un po’ per tutta Napoli e provincia.

La versione originale delle “Pezzelle” si prepara solo con acqua, lievito e farina. Questo le rende assolutamente economiche, oltre a essere uno dei cibi da street food che hanno fatto la storia di Napoli.

Anche quando in città c’erano famiglie molto povere, si preparava comunque la pizza e le Pezzelle, in quanto farlo costava solo pochi centesimi.

Oggi i ristoranti preparano anche versioni con alghe oppure fiori di zucca. Qualche volta si utilizzano addirittura altri tipi di verdure, oppure i gamberetti surgelati.

La base utilizzata è sempre la stessa, ma questi tipi di Pezzelle sono più costosi, soprattutto se li si ordina al ristorante o in pizzeria.

La nonna di Aldo preparava una versione specialissima delle Pezzelle napoletane, con fiori di zucca, un pizzico di pepe e pecorino grattugiato, senza usare il lievito.

Ci piace così tanto che anche oggi che la nonnina non è più con noi, usiamo la sua ricetta, e sorridiamo nel sentire quel profumo che ce la ricorda.
Mangiare a Napoli infatti è sempre “un affare di famiglia“!

Cuoppo di pesce fritto a Napoli
Il cuoppo napoletano di pesce è leggermente più costoso rispetto ad altre versioni

I Cuoppi – Pieni di pesce o di deliziosi frittini

Il “Cuoppo” napoletano è una delle cose da mangiare a Napoli che dovreste annotare nel vostro itinerario, perché si tratta di una tradizione risalente al 1800!

Il cono di carta denominato “cuoppo” può essere preparato di varie misure e soprattutto riempito con diversi tipi di frittura napoletana. Il prezzo varia a seconda delle dimensioni e di ciò che volete mangiare, ma nei vicoli in genere si aggira intorno ai 2,50€/3€.

Nelle pizzerie, nei ristoranti e in alcuni dei luoghi di ritrovo delle zone più turistiche, abbiamo visto il prezzo salire fino a 7€. Tutto dipende da quello che ordinate e da dove lo mangiate. Non è affatto un cibo da street food costoso, ma può diventarlo se scegliete di ordinarlo al ristorante.

I cuoppi possono essere pieni di frittura di pesce (spesso alici provenienti dalla Costiera Amalfitana), oppure con zeppole e panzarotti, o pepite di pollo, patatine fritte e persino con mozzarelline, fresche o impanate e fritte.

Uno dei posti più famosi dove assaggiare il cuoppo e un po’ tutto lo street food napoletano d’eccellenza è Passione di Sofì, che si trova nella centralissima via Toledo, di fronte alla stazione Augusteo della Funicolare Centrale.

I prezzi sono abbordabili e se siete molto fortunati potreste trovare posto dove sedere a uno dei piccolissimi tavolini posizionati sui marciapiedi. Il mio consiglio però è di mangiare i frittini nel cuoppo passeggiando mentre guardate le vetrine dei negozi!

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Ciotola con taralli sugna e pepe appena sfornati
A noi napoletani piace mangiare taralli e sorseggiare una birra in riva al mare

Tarallo napoletano – Lo street food in versione hipster

Il tarallo napoletano è uno di quei cibi da street food economicissimi, che noi napoletani in genere accompagnamo a una buona birra fredda. Ci sono molti chioschi che vendono taralli e birra al Lungomare Caracciolo. Sgranocchiare taralli mentre si osserva il viavai delle barchette dei pescatori o la sagoma del Castel dell’Ovo non ha prezzo!

I taralli napoletani tradizionali sono preparati con la ‘nzogna (dialetto napoletano per “sugna“), pepe, farina e mandorle. Eppure da qualche anno sono diventati anche una moda hipster, piuttosto popolare a Napoli.

La Taralleria Napoletana, nascosta in uno dei vicoletti della zona più antica di Napoli (ci potete arrivare facilmente a piedi in caso abbiate deciso di visitare Via San Gregorio Armeno), ha trasformato lo street food napoletano in una faccenda alla moda.

Qui si vendono infatti piccoli taralli in scatole regalo davvero graziose, che possono essere portate come regalo per un invito a cena, oppure sfruttate come souvenir dalle vacanze in Italia. Invece di comprare tante cianfrusaglie inutili, perché non riportare a casa un (delizioso) pezzetto di Napoli?

La Taralleria ha inoltre introdotto una serie di gusti del tutto nuovi, come i friarielli (un amatissimo condimento per la pizza napoletana), il soffritto, i peperoni e tanti altri. Qui è inoltre possibile trovare taralli vegani e senza glutine, che danno la possibilità davvero a tutti di assaggiare questa piccola bontà nel cuore della Napoli più antica.

Ciotola in acciaio con fiori di zucca ripieni alla napoletana
I sciurilli sono ripieni di ricotta, mozzarella o altri ingredienti

Fiori di Zucca Ripieni – Da mangiare caldi e croccanti

I Fiori di zucca ripieni sono parte integrante dello street food napoletano, che però trovate anche serviti al tavolo in qualunque ristorante o pizzeria.

Si tratta di fiori di zucca fritti in una pastella croccante, con un ripieno che varia a seconda delle ricette. Qualcuno usa le patate, altri mortadella e olive nere.

La versione napoletana dei fiori di zucca ripieni è quella con ricotta fresca, un pizzico di pepe e cubetti di prosciutto cotto.

La Costiera Amalfitana è invece famosa per le alici, soprattutto il piccolo villaggio di Cetara, dove le alici vengono utilizzate per centinaia di preparazioni diverse. Ecco quindi che lungo la Costiera troverete i fiori di zucca ripieni di alici.

Personalmente preferisco la versione napoletana, per il semplice motivo che adoro la ricotta – a Napoli è buona da leccarsi i baffi!

Alcune pizzerie e piccoli chioschi vendono una versione ancora più semplice e deliziosa dei “sciurilli ‘mbuttunati” (fiori di zucca ripieni, nel dialetto napoletano), con cubetti di mozzarella o provola affumicata.

Il croccante guscio esterno, che diventa più soffice all’interno, è stato paragonato alla tempura giapponese.

Ricordate che i sciurilli ‘mbuttunati vanno mangiati caldi, ma fate attenzione! Il ripieno è bollente, e rischiate di bruciarvi la lingua!

Frittatina napoletana tagliata a metà, con besciamella e piselli
L’arancino può sembrarvi simile alla frittatina, ma non è così!

Frittatina napoletana – Tra i cibi da street food più amati!

Un po’ di tempo fa un’amica tedesca che stava preparando il suo itinerario per un viaggio in Italia mi contattò. Voleva sapere se era vero che a Napoli friggiamo anche la pasta.

La risposta ovviamente è… sì! A questo punto immagino abbiate già capito che lo street food napoletano è costituito in gran parte da fritti!

Le Frittatine napoletane sono un’altra cosa da non perdere se avete organizzato un viaggio a Napoli. Se non altro perché non le troverete da nessun’altra parte in Italia.

Un guscio croccante nasconde un ripieno morbido e cremoso. Le frittatine di pasta napoletane preparate secondo la ricetta tradizionale infatti contengono bucatini, besciamella, piselli, un pizzico di pepe e cubetti di prosciutto cotto.

Da napoletana devo inoltre dire che ho mangiato un’ottima frittatina da Passione di Sofì. Le loro frittatine sono enormi, e quindi possono essere consumate come pranzo veloce, che vi costerà circa 4€. In tutte le friggitorie napoletane e nelle pizzerie trovate frittatine (leggermente più piccole) anche a 2€ o 3€.

Una deliziosa variante è la Frittatina con uno dei piatti tipici italiani più amati. Pasta e patate alla napoletana. Noi la adoriamo, ma purtroppo non la preparano tutte le pizzerie (cercate sempre nel menu perché ne vale la pena!). Si tratta di un medaglione di pasta e patate con la provola che viene poi impanato e fritto. Delizioso!

Passione di Sofì sta inoltre sperimentando con gli gnocchi. Le sue ultime creazioni sono la Frittatina con gli gnocchi ai quattro formaggi e la Frittatina alla caprese con gnocchi al pomodoro, basilico e mozzarella.

3 cono pizza su supporti per servizio al tavolo
Il cono pizza è una pizza… che si crede gelato!

Cono Pizza – Quando la pizza si comporta da gelato

Qualche anno fa il Cono Pizza era assolutamente alla moda. Oggi è ancora un cibo da street food molto popolare sulla Costiera Amalfitana e a Salerno, ma a Napoli si mangia di meno, in quanto i napoletani prediligono sempre l’economica e tradizionalissima… pizza a portafoglio.

Questo non significa che non dobbiate assaggiarlo, soprattutto se avete timore di macchiare di salsa la camicia nuova indossata apposta per la vacanza a Napoli!

Il Cono Pizza è facile da mangiare passeggiando perché è un incrocio tra una pizza e un cono gelato. L’impasto è avvolto come un cono, e viene poi riempito di salsa e sfiziosità.

Negli ultimi anni il Cono Pizza è diventato famoso anche all’estero, ma qui a Napoli lo si utilizza come aperitivo sfizioso o pasto “da passeggio” ormai già dal 2012.

La versione napoletana del Cono Pizza è enorme e spesso molto più creativa se si evitano i franchising, affidandosi invece all’estro dei pizzaioli più esperti.

Alcune pizzerie specializzate nella preparazione del Cono Pizza lo riempiono addirittura con polpettine fritte napoletane e patatine, oppure con il soffritto napoletano, o coi panzarotti! Si tratta di versioni però che riempiono molto e vanno bene se siete molto affamati, o se intendete mangiarle con qualcuno.

Un posto carino, dove ho gustato un ottimo Cono Pizza, è ‘O Cono ‘e Napule, al Vomero.
Qui sperimentano molto con il ripieno, che va dal tradizionale “Margherita” alla salsa Bolognese, passando per le polpettine fritte, fino ad arrivare ai coni particolari, ripieni di frutta fresca o gelato, per combattere l’afa delle calde giornate estive.

Il prezzo in media va da 3,50€ a 4,50€: lo staff vi indicherà se alcuni ingredienti non sono disponibili. Vengono infatti utilizzate soltanto verdure di stagione a Km 0!

Una pizza fritta appena preparata da un venditore ambulante a Napoli
La pizza fritta si prepara ovunque a Napoli, anche per strada!

Pizza Fritta – Una bontà solo napoletana

Uno dei cibi da street food più buoni ed economici a Napoli, che trovate soltanto in Campania (e neanche in tutte le province), è la pizza fritta.

Sebbene il nome possa generare un po’ di confusione, assomiglia più a un calzone fritto che a una vera e propria pizza.

Noi napoletani amiamo particolarmente la pizza fritta, perché è ottima, enorme ed economicissima.

Questo enorme calzone fritto utilizza un ripieno di ricotta (generalmente ricotta di bufala), cicoli di maiale, pepe macinato e a volte pezzetti di salame napoletano.

Ognuno di noi ha poi le proprie preferenze. Per esempio ad Aldo piace la pizza fritta con salame, senza cicoli e con un’aggiunta di peperoncino piccante. Alcuni amici vegetariani invece la ordinano con ricotta, mozzarella e pepe.

C’è soltanto un punto fondamentale da tenere bene in mente: la pizza fritta si deve mangiare caldissima!

La pizza fritta napoletana viene preparata in ogni pizzeria, ma anche nei furgoncini che vendono zeppole e panzarotti, e nelle friggitorie.

Generalmente costa di più in pizzeria e nelle zone turistiche, mentre è davvero alla portata di tutti se ne ordinate una ai chioschetti mobili. Il prezzo varia molto, da 1€ fino a un massimo di 7€.

Mi raccomando, evitate i posti che vendono una semplice pizza fritta a prezzi assurdi, dai 9€ in su. Si tratta di vere e proprie trappole per turisti che non vanno incentivate!

Nota: è possibile assaggiare una pizza fritta senza ripieno anche in un’altra regione italiana. La Pizzonta è uno dei piatti tipici Abruzzesi più amati!

Arancino allo zafferano con mozzarella e prosciutto cotto
L’arancino allo zafferano è assolutamente spettacolare!

Arancini Napoletani – La nostra versione di un classico siciliano

Gli arancini napoletani a Napoli si chiamano anche “pall’ ‘e ris” e sono amatissimi.

Non tutti sanno che, durante il Regno di Napoli, i Borbone avvicinarono Napoli e la Sicilia, grazie ai frequenti scambi commerciali. Fu proprio in quel periodo che la ricetta delle Arancine siciliane arrivò a Napoli. Una volta in città venne rielaborata, così da avvicinarla a quella del famoso timballo di riso napoletano.

L’arancino napoletano differisce dall’arancina siciliana per grandezza, in quanto il nostro è più piccolo di quello siciliano, e per il ripieno. Gli arancini a Napoli venivano preparati con riso al pomodoro, carne macinata, piselli e mozzarella.

In tempi moderni, i cuochi si sono sbizzarriti, creando tante nuove e gustose varianti di arancino, da quello con salsicce e friarielli (che è anche un popolarissimo condimento per pizza), a quello con zafferano e carne macinata.

L’arancino preferito di Aldo è quello bianco con piselli e carne macinata. Il mio? Per quanto mi piaccia molto anche la versione tradizionale, adoro quello allo zafferano. Se lo trovate in vendita in pizzeria o in una friggitoria, vi consiglio di assaggiarlo: non tornerete più indietro!

Gli arancini napoletani vengono venduti in diverse misure. Il prezzo varia rispetto a misura e ripieno.
Quelli più piccoli partono da 0,30€, mentre quelli più grandi possono costare fino a 2€ in pizzeria o in friggitoria.

Gli arancini in pizzeria potrebbero essere leggermente più costosi: per risparmiare ordinateli dove vengono serviti in porzioni da 4 o 5, così da poter dividere con gli altri commensali!

Pizza Montanara napoletana servita su un piatto in ceramica di Vietri sul Mare
Le montanare napoletane sono “pizze atipiche”

Pizza Montanara – La pizza di Donna Sofia

La pizza Montanara è probabilmente lo street food napoletano che dovreste assaggiare oltre alla pizza a portafoglio, per conoscere tutti i sapori della tradizione culinaria di Napoli.

Si tratta di una pizza molto diversa da quella alla quale siete abituati. Questa è soffice, alta e fritta in olio bollente. Viene condita con ragù napoletano, parmigiano grattugiato e basilico fresco.

Già al primo morso capirete la differenza con la margherita classica. Il tipo di frittura infatti rende l’esterno leggermente croccante e l’interno soffice, alveolato e per niente unto. E’ inoltre molto alta, a differenza della pizza fritta ripiena.

La Pizza Montanara divenne famosa grazie al film “L’oro di Napoli“, diretto da Vittorio De Sica, in cui era la magnifica Sofia Loren a prepararla.

Oggi una delle migliori pizzerie dove mangiare la Montanara è Donna Sofia ai Tribunali, che si ispira proprio a quel film per preparare solo il meglio del meglio.

Alla pizzeria Donna Sofia ai Tribunali potete assaggiare una Montanara con ragù cotto per sei ore, per soli 5€. Dal momento però che la loro Montanara è assolutamente enorme, se volete assaggiare più cose diverse, vi suggerisco il Tris di Montanare (anch’esso al costo di 5€). In questo modo assaggerete tre Montanare più piccole, con tre condimenti diversi. Il primo è quello tradizionale, il secondo è con salsa alla genovese napoletana (attenzione c’è tanta cipolla!) e l’ultimo con salsiccia e friarielli.

Tante ottime pietanze da abbinare a un bel calice di ottimo vino Aglianico della Campania!

Quasi tutte le pizzerie a Napoli, e anche molti chioschetti e friggitorie, preparano la Pizza Montanara. I prezzi in genere vanno dai 2€ ai 5€. Se il prezzo è più alto, fuggite: è una trappola per turisti!

Ciotolina di scagliuozzi napoltani in forma rettangolare
Gli scagliuozzi di polenta possono essere triangolari o rettangolari

Scagliuozzo – Croccantissimo e poco conosciuto

Scagliuozzo è una parola in dialetto napoletano che indica uno dei cibi da street food a Napoli dei quali probabilmente non avete mai sentito parlare. Eppure questi piccoli triangoli di polenta fritta sono venduti in ogni friggitoria e nei chioschetti mobili. Sono molto economici, e spesso li si ordina insieme a “panzarotti e zeppoline”, in un mix che in genere vi costa circa 5€ per due persone.

Aldo li preferisce sottili, così diventano croccantissimi, magari con un pochino di pepe. In genere però sono larghi circa un centimetro, così che fuori si formi un guscio croccante, ripieno di polenta morbida e calda. Non c’è però una regola vera e propria, se non che devono avere forma triangolare o rettangolare.

Alcune pizzerie offrono gli scagliuozzi tra gli antipasti, prima della pizza. Altre li vendono nei cuoppi, oppure in misti fritti da sgranocchiare in compagnia.

Dal momento che gli scagliuozzi costano davvero poco, sono perfetti per chi intende visitare Napoli in economia. Immaginate la scena, una bella passeggiata in riva al mare, accompagnati da un cuoppo di scagliuozzi croccanti. Pura poesia!

Spesso, se le pizzerie e i ristoranti non usano parole napoletane nel menù, li trovate come “triangolini di polenta“.

Nei chioschi mobili o in friggitoria ogni porzione costa un paio di euro e in genere comprende almeno 5 o 6 pezzi. Al ristorante costano un po’ di più, potreste infatti spendere all’incirca 4€ per porzione.

Cuzzetiello con polpette alla napoletana su una tavola imbandita
Polpette, salsa e pane: al cuzzetiello non manca niente!

Cuzzetiello Polpette e Ragù – Per chi ha molta fame!

Il Cuzzetiello polpette e ragù potrebbe non essere quello che vi aspettate. Tecnicamente si tratta di street food, peraltro molto economico. Ma… è enorme! Si tratta ovviamente di una preferenza personale, ma dal momento che è pieno di ragù, io trovo piuttosto scomodo passeggiare e cercare di mordere il pane scorzoso di questa bontà napoletana. Meglio quindi trovarsi un posticino dove mangiare cercando di non sporcarsi!

Il cuzzetiello è uno dei cibi da street food economici a Napoli, da ordinare quando si ha molta fame. Per 5€ vi verrà servita la parte posteriore di un pezzo di pane napoletano, svuotata dalla mollica così da trasformarla in una “ciotola” scorzosa. Viene poi riempita di ragù e polpette alla napoletana, ovvero fritte e poi cotte una seconda volta nel ragù stesso.

Questo pranzo mastodontico era chiamato “marenna” dai muratori. Le mogli o le mamme glielo preparavano per sostenerli durante una pesante giornata di lavoro. Aveva tutto: carne, salsa e carboidrati.

Qualche anno fa nei vicoletti stretti dei Decumani, alcune nonne hanno cominciato a preparare la “marenna” per tutti, vendendola a studenti, lavoratori o turisti affamati. E’ così che ha avuto inizio questo delizioso trend.

Al giorno d’oggi ci sono molte paninoteche che si sono trasformate in posti dove assaggiare il cuzzetiello. Ormai è un cibo alla moda, tanto che si sperimentano di continuo nuovi gusti, come salsicce e friarielli, parmigiana di melanzane, polpette e funghi e così via.

Uno dei posti dove assaggiare il cuzzetiello tradizionale è Tandem, specializzato in qualunque cosa faccia riferimento al ragù. Per pochi Euro qui potrete assaggiare un piatto di pasta fresca con il ragù fatto sobbollire per 6 ore (e fatto riposare una notte intera), cuzzetiello con polpette, oppure un semplice piatto di polpette al ragù preparate con la ricetta della nonna.

Frittata di Pasta napoletana a spicchi con prezzemolo fresco
La frittata di pasta napoletana è immancabile per qualunque gita!

Frittata di Pasta Napoletana – Da mangiare in ogni occasione

Abbiamo già parlato della Frittatina (tornate più su se ve la siete persa), quindi potreste pensare che la frittata di pasta sia più o meno la stessa cosa. Sbagliato!

Si tratta di un’altra ricetta napoletana che qui ha fatto la storia e che viene preparata “secondo tradizionesolo in Campania.

In quanto napoletani, i nostri ricordi d’infanzia (e anche delle gite da adulti) sono sempre legati alla frittata di pasta. La si prepara sempre, che sia per un picnic o una giornata al mare, per una gita in montagna o a cubotti per un aperitivo sfizioso.

Questo piatto semplice, economico e delizioso è conosciuto anche come “Frittata ‘e maccarune” o “Pizza di maccheroni” (siamo un po’ fissati con la pizza, qui). Potete considerarlo come un cibo da street food completo, buono anche freddo, e pratico da mangiare mentre si passeggia.

Il nome è generico, ma sebbene negli anni passati si usasse effettivamente qualunque tipo di pasta avanzata, oggi a Napoli questa frittata si prepara quasi unicamente con gli spaghetti o gli spaghettoni.

In passato, quando (soprattutto dopo le guerre mondiali) a Napoli c’erano moltissime famiglie povere, ci si doveva arrangiare. La pasta era un alimento economico, per cui la si acquistava in grandi quantità. Tante persone allevavano galline per avere sempre uova fresche. Così si preparava la pasta e gli avanzi venivano mescolati con uova, formaggio (generalmente parmigiano grattugiato o pecorino) e pepe, quindi fritti. La frittata di pasta si faceva riposare per qualche ora e si serviva tiepida o fredda, tagliata a spicchi.

Con il passare del tempo, la frittata di pasta napoletana è diventata il nostro piatto forte per picnic e giornate all’aperto.

L’esterno è croccante, mentre l’interno è soffice e profumato, soprattutto quando si aggiunge qualche pezzetto di pancetta.

Non cola, non ci si sporca e non bisogna riscaldarla, ecco perché è perfetta anche per famiglie che viaggiano con i bambini!

A Napoli trovate in vendita spicchi di frittata di pasta in molte rosticcerie e bar, all’incirca a 2€.

Babà napoletano con panna montata e fragole fresche
Il babà a Napoli viene anche decorato con panna montata e frutta fresca

Lo street food a Napoli è anche dolce!

Mangiare in strada a Napoli non vuol dire rinunciare a dolcetti e dessert. Ci sono tante cose sfiziose da poter gustare anche mentre si passeggia guardando le vetrine. Il gelato è soltanto la punta dell’iceberg!

Se avete in programma di esplorare Via Toledo, tenete gli occhi aperti e guardate anche i negozietti più piccoli. Spesso emanano un profumo divino: vendono i dolci della tradizione, ma anche le ultime novità.

Uno dei negozi dove dovreste sempre fermarvi è Gay Odin, cioccolateria storica napoletana, che risale al 1800. Lo trovate in zona centralissima, a Via Toledo. Qui vendono anche cioccolatini e dolcetti da riportare a casa come souvenir, posto che riusciate a tenerli sempre al fresco. Dai piccoli coni in cioccolato fondente che rappresentano il Vesuvio, a dolcetti ripieni ispirati alle tradizioni napoletane, c’è un po’ di tutto. Per esperienza però vi dico che alcuni sono fatti così bene che mangiarli sembra quasi un peccato!

Piatto di sfogliatelle ricce con una tazza di espresso napoletano
La Sfogliatella Riccia è croccante e ha la forma di una conchiglia

Sfogliatella Riccia o Frolla – Attenzione: causano assuefazione!

La sfogliatella è il simbolo di Napoli e non ha niente da invidiare alla pizza. Se altrove spesso si mettono in vendita sfogliatelle surgelate, a Napoli e in provincia troverete quasi sempre sfogliatelle napoletane calde, fragranti e appena sfornate. Riconoscerete subito i negozi che le preparano fresche: il profumo invade tutta la strada!

Esistono due tipi di sfogliatella, quella riccia e quella frolla. Entrambe condividono lo stesso ripieno, che però si combina con ognuna in modo diverso, per via del guscio esterno che lo racchiude.

La Sfogliatella riccia ha una classica forma a conchiglia, ed è croccantissima all’esterno, ma calda, morbida e profumata all’interno. Al contrario, la Sfogliatella frolla ha una copertura di pasta frolla, profumata e burrosa.

Il ripieno delle sfogliatelle napoletane si prepara con semolino, zucchero, ricotta napoletana, uova, frutta candita e un pizzico di cannella.

Dovreste sempre cercare di mangiarla calda, appena sfornata. Le migliori pasticcerie però le riscaldano prima di servirle, e vi chiedono se volete una spolverata di zucchero a velo sulla sommità. Da napoletana vi dico: assaggiatele con lo zucchero! Trovo che il sapore dolce si sposi benissimo con quello, molto caratteristico, della cannella nel ripieno.

Sfogliatelle frolle con zucchero a velo e con copertura di cioccolato
La Sfogliatella Frolla è ricoperta da un guscio di burrosa pasta frolla
Dove mangiare le migliori sfogliatelle a Napoli

La Sfogliatella può essere considerata un cibo da street food economicissimo, nonostante venga sempre preparata fresca e fragrante. Entrambe le versioni, riccia o frolla, costano in media 1,50€. Alcune delle pasticcerie più piccole nei Decumani però le vendono ancora a 1€!

I miei posti preferiti dove gustare un’ottima sfogliatella a Napoli sono:

  • Sfogliatella Mary – Se avete già letto questo blog in precedenza, ormai saprete che sono innamorata delle sfogliatelle di questo chioschetto praticamente da sempre. Lo trovate nella Galleria Umberto I, accanto all’uscita che affaccia su Via Toledo. Qui vendono anche babà deliziosi.
  • Attanasio – In genere, che si tratti di turisti stranieri in visita oppure di turisti italiani che vogliono portare con sé un pezzo di Napoli, o di Napoletani che viaggiano per andare a trovare amici e parenti, ci si ferma sempre a fare scorta da Attanasio. Questa piccola pasticceria è la più vicina alla stazione ferroviaria Napoli Centrale. Vi basterà seguire il profumo paradisiaco! Sono abituati a preparare scatole da viaggio. Se però temete che le vostre sfogliatelle possano rovinarsi, acquistatene comunque un paio da mangiare in treno, non ve ne pentirete!
  • Pintauro – Lasciatevi alle spalle la Galleria Umberto I e continuate a passeggiare lungo via Toledo. Se dopo pochi minuti notate una lunga fila di persone in attesa sul marciapiedi, siete arrivati da Pintauro. Si tratta di uno dei negozi più antichi di Napoli, famoso per le deliziose sfogliatelle. Per attirare clienti non hanno bisogno di frivolezze: il profumo lungo la strada è davvero inebriante!
  • Scaturchio – Se avete in programma di visitare Piazza San Domenico Maggiore e la magnifica Basilica, inserite in itinerario anche una sosta da Scaturchio. Una vera e propria istituzione a Napoli, dove troverete molti dei cibi tradizionali da street food napoletano. Se avete già mangiato, approfittatene per gustarvi un espresso e una sfogliatella. Dopotutto il caffè a Napoli è un’arte!
Babà napoletano semplice con forchettina blu davanti a un monumento a Napoli
Attenzione: il babà napoletano è inzuppato in uno sciroppo al rum!

Babà Napoletano – Con rum, panna montata e frutta fresca

Con la sua inconfondibile forma “a fungo“, il babà napoletano è un’altra delle cose che dovreste assolutamente assaggiare a Napoli.

Si tratta di un dolcetto molto famoso, che potete gustare, facendo molta attenzione, mentre guardate le vetrine dei negozi. E’ ottimo come snack per spezzare la giornata prima di pranzo, o come merenda di metà pomeriggio.

Perché dico che bisogna stare attenti? Il fatto è che il babà napoletano è inzuppato in uno sciroppo fatto con rum, zucchero e acqua. Quando lo acquistate, il pasticciere ne spruzza ancora un po’ sul dolcetto. Il babà non deve mai risultare troppo asciutto (altrimenti è vecchio!), ma questo significa anche che azzannandolo potreste sporcarvi con lo sciroppo!

Fortunatamente, alcune pasticcerie hanno deciso di iniziare a servire il babà in un formato alternativo. Vendono grandi bicchieri in plastica (lo so, lo so: la plastica monouso non andrebbe usata quindi smaltitela con cura!) pieni di piccoli babà bagnati nello sciroppo al rum. Si mangiano con una forchetta, senza correre il rischio di sporcare la maglietta nuova che vi piace tanto. E’ anche un formato romantico: potete condividerlo con la vostra dolce metà!

Sebbene molte persone conoscano soltanto il formato “semplice” del babà, ce ne sono molti tipi in vendita a Napoli. Molte pasticcerie (inclusa Sfogliatella Mary) preparano dei babà più grandi, li tagliano al centro e riempiono l’apertura con panna montata e frutta fresca di stagione. In estate sono una merenda deliziosa!

Il babà semplice a Napoli costa 1,50€, mentre il bicchierone di mini-babà può arrivare a costare fino a 5€. Il prezzo del babà con frutta e panna montata invece dipende dalle dimensioni del dolce e dalla frutta utilizzata. In media può costare tra i 3€ e i 5€.

Trippa con peperoncini e verdure decorative
O’ pero e O’ musso non è un piatto per tutti!

Bonus: Lo street food per pochi eletti

O’ Pero e O’ Musso – Solo se siete molto coraggiosi!

Mentre passeggiate è probabilissimo che incrocerete dei chioschett che vendono alimenti abbastanza strani da poter essere presentati nel programma “Orrori da gustare” di Andrew Zimmern. In genere sono circondati da enormi limoni gialli, e qualche volta l’odore non è proprio invitante, per chi non ci è abituato.

Si tratta di uno street food napoletano antichissimo e quasi dimenticato dai più giovani: ‘O pero e ‘O musso.

Questo piatto tradizionale è costituito da piede di vitello, frattaglie, labbro di vitello, mammella di mucca, stomaci di vitella (tra cui la trippa) e condito da sale, succo di limone e a volte un po’ di pepe. Assomiglia un po’ al Lampredotto toscano, ma a Napoli si deve mangiare rigorosamente freddo… e per strada.

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‘O pero e ‘O musso (che tradotto in italiano dal dialetto napoletano significa proprio “il piede e il labbro“) è un piatto che viene lavato, bollito per molte ore, raffreddato e servito in pezzetti, in grandi cuoppi o contenitori da asporto, magari con un bel limone fresco.

Si tratta inoltre di un cibo da street food economicissimo: una portata enorme vi costerà in media dai 3€ ai 6€.

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Travelling Dany – Danila Caputo

Danila Caputo è una scrittrice di viaggi bilingue che vive tra Napoli e la Costiera Amalfitana, laureata in Lingue e Culture Moderne all’Università Suor Orsola Benincasa (Napoli). Vive e lavora con suo marito Aldo, fotografo e creator di video. Questo blog racconta le loro avventure nel mondo e offre tanti consigli sui viaggi sostenibili e su come essere viaggiatori responsabili. Trovate tutte le ultime novità sugli ultimi viaggi su Youtube, Instagram e Facebook.

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