Home » Italia » La Pompei sospesa nel tempo

La Pompei sospesa nel tempo

In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei. Leggi l’informativa.

Il Vesuvio visto da Pompei

Pompei è una città romana conservata nella sua interezza, come se gli abitanti fossero andati via un quarto d’ora prima.
(Chateaubriand 1804)

La prima cosa che mi sono sentita dire, nel visitare Pompei insieme al gruppo di giornalisti che era con me a bordo della Norwegian Epic, è stata “Non avevo idea che fosse così grande e ben conservata“. Mi è stata subito chiesta una guida agli scavi di Pompei proprio perché, essendoci stata tantissime volte, magari avrebbe potuto essere di aiuto anche ad altri viaggiatori.

Gli scavi archeologici di Pompei, patrimonio dell’UNESCO dal 1997, sono un gioiello del sud Italia troppo a lungo sottovalutato e lasciato in uno stato di quasi totale abbandono. Negli ultimi anni, per fortuna, grazie anche a una serie di nuove scoperte messe subito a disposizione dei visitatori, e a una politica più accorta, la tendenza sembra essersi invertita. Il numero dei turisti sta aumentando esponenzialmente, di pari passo con una serie di iniziative volte a valorizzare la Pompei sospesa nel tempo. Una delle ultime, la “Notte di Plinio“, ha consentito ai visitatori di entrare nel sito archeologico con soli 2€, di notte. Noi c’eravamo, tra rovine strategicamente illuminate, filmati proiettati direttamente contro le mura antiche e un’esperienza immersiva di rara bellezza. E’ stato magnifico. All’ombra del Vesuvio, con le torce che illuminavano le strade sulle quali erano ancora presenti i segni delle ruote dei carri, Pompei era tornata in vita.
Oggi, in media, è stato calcolato che oltre 3 milioni di visitatori ogni anno accedono agli scavi archeologici. Le nuove scoperte sono sempre più frequenti e gli scavi archeologici diventano sempre più grandi: forse è vero, in quest’ottica è abbastanza utile leggere una guida agli scavi di Pompei prima di organizzare il viaggio, soprattutto se meditate di visitare tante città italiane!
Tante persone scelgono di trattenersi più a lungo a Napoli per visitare tutti i punti di interesse e per seguire la “storia del Vesuvio” attraverso visite agli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano.

Potete approcciare la vostra visita a Pompei in vari modi. O acquistando un pacchetto tutto incluso in agenzia di viaggi o tramite compagnia di crociera (se arrivate a Napoli su una delle grandi navi da crociera), oppure raggiungere Pompei con i vostri mezzi e avvalervi di una guida sul posto (in tal caso non dimenticate di lasciare la mancia)… oppure seguire questa guida agli scavi di Pompei e pianificare tutto da soli. In questo modo non solo risparmiereste abbastanza, ma potreste cucirvi addosso l’itinerario perfetto, basandovi sui vostri gusti e sulle vostre esigenze in termini di tempo a disposizione.

Se state organizzando un viaggio a Napoli, magari approfittando anche delle Stazioni dell’Arte, vi consiglio di considerare una giornata intera da dedicare a Pompei (per potervi godere l’esperienza senza fretta) e magari un’altra per la Costiera amalfitana: ci sono così tante cose da vedere… e da assaggiare!

Pompei la città sospesa nel tempo

Guida agli scavi di Pompei: Cenni storici

Le prime testimonianze relative a Pompei risalgono alla fine del IX secolo a. C. La città fu quindi ampliata dai Greci, che la utilizzavano come postazione militare per controllare le strade e il porto. Non molti sanno che fino almeno all’89 a.C. Pompei fu ostile a Roma: la città si oppose con tutte le sue forze alle truppe degli invasori. Quando cadde, ottenne tuttavia la cittadinanza romana e fu inserita nella Gens Menenia, un’antica famiglia patrizia esistente già ai tempi di Romolo.
I senatori romani erano affascinati dal clima mite e dal territorio fertile di Pompei e pertanto iniziarono a costruire in quest’area magnifiche ville. Qualcuno vi si recava soltanto per periodi più o meno lunghi di vacanza. Qualche altro invece iniziò a produrre vino, miele e ad allevare murene e anguille. In breve tempo Pompei era diventata un vero e proprio villaggio vacanze per ricchi romani… un po’ come la Costiera Amalfitana per noi napoletani, se mi consentite il paragone!
 
Il Vesuvio visto da Pompei
Il 24 agosto del 79 d.C., secondo quanto scrisse Plinio il Giovane all’amico Tacito, il Vesuvio interruppe la tranquillità delle città che dormivano ai suoi piedi. Pompei, Ercolano, Stabia e altri centri situati sulla costa furono spazzati via in un solo giorno.
I circa 15.000 abitanti di Pompei non sapevano che il Vesuvio fosse un vulcano e nessuno di loro si era eccessivamente preoccupato nell’avvertire le scosse di terremoto precedenti all’eruzione. Dopo una prima, tremenda, esplosione, molti degli abitanti fuggirono da Pompei verso la costa. Convinti che il peggio fosse passato, però, fecero poco dopo ritorno alle loro case. E fu proprio quello a ucciderli: se fossero rimasti sulla costa o fossero fuggiti usando le navi in porto, probabilmente tanti si sarebbero salvati.

Guida agli scavi di Pompei: Il sito archeologico

L’eruzione del Vesuvio ha cristallizzato Pompei nel tempo.

Nell’antica Pompei la vita si era fermata a quel giorno. Nei forni c’erano ancora residui di pane, i forzieri erano pieni di sesterzi, il cibo ancora nelle pentole nelle botteghe lungo le strade principali. Per oltre 1600 anni tutto era rimasto intatto.

Ma allora com’è stato possibile che per 1600 anni nessuno abbia trovato i resti di Pompei? Possibile che nessuno sia mai andato a cercare le persone rimaste sepolte sotto la cenere? Dopotutto si trattava di una vera e propria metropoli dell’epoca, nonché una delle città più ricche dell’impero romano. Secondo Giovanni, guida turistica a Pompei, l’orrore fu semplicemente dimenticato per lunghissimi anni. La natura fece il suo corso, ricoprendo quelle che una volta erano opulente ville romane con una folta vegetazione. Sembrava impossibile anche solo ritrovare il luogo esatto nel quale una volta sorgeva Pompei.

I primi scavi iniziarono per volere di Carlo III di Borbone. Quando però i primi studiosi cominciarono finalmente a scavare, ritrovando le prime ville, si resero conto che i ladri di tombe erano già stati lì. Probabilmente per tanti anni le rovine di Pompei sono state ben nascoste dai ladri che intanto, indisturbati, continuavano a trafugare oggetti preziosi da rivendere a ricchi collezionisti.

Pompeii la città sospesa nel tempo statua

Guida agli scavi di Pompei: Biglietti, prezzi e normative di sicurezza

Il biglietto per visitare gli scavi di Pompeii costa 13€ (ridotto 7,50€). E’ possibile acquistare un biglietto cumulativo che garantisce l’accesso a cinque siti archeologici (Pompei, Ercolano, Oplonti, Stabia, Boscoreale) valido per tre giorni, a 22€ (ridotto 12€). La prima domenica di ogni mese l’ingresso agli scavi archeologici di Pompei è gratuito. I biglietti sono acquistabili direttamente all’ingresso degli scavi oppure online. Gli orari di ingresso, dal 1° novembre al 31 marzo, sono dalle 8:30 alle 18:30 (ultimo ingresso alle ore 17:00), e dal 1° aprile al 31 ottobre dalle 8:30 alle 19:30 (ultimo ingresso alle 18:00). Gli scavi archeologici restano chiusi il 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre.
Per motivi di sicurezza è possibile portare all’interno solo borse o zaini che misurino 30x30x15 cm. Se avete con voi zaini più grandi, vi verrà chiesto di lasciarli al guardaroba. Ne troverete uno a ogni ingresso. Il servizio è gratuito! Se qualcuno dovesse chiedervi del denaro, segnalatelo immediatamente: stanno tentando di imbrogliarvi!
Pompei the city frozen in time narrow street

Guida agli scavi di Pompei: Mappa e itinerari consigliati

Come promesso in apertura, vi suggerisco due itinerari, da poter tagliuzzare, ingrandire o ridurre in base alle vostre esigenze. Qui potete scaricare la mappa del sito archeologico di Pompei, così da avere ben chiaro dove si trova ogni edificio.
L’itinerario breve ha una durata approssimativamente di due ore e interessa i principali luoghi della vita cittadina dell’epoca. Iniziando dall’Anfiteatro di Pompei, si può procedere verso il Teatro grande e piccolo, le Terme del Foro, gli edifici della pubblica amministrazione, la Basilica, i Templi di Iside, Giove e Apollo, il Santuario dei Lari Pubblici, il Macellum, il Lupanare, la Casa del Fauno e la Casa della Caccia antica.
Come morirono i pompeiani?



In genere le compagnie crocieristiche che fanno tappa a Napoli offrono per la maggior parte questo giro “breve” nel catalogo delle escursioni a pagamento. Dal momento che in genere si rientra al porto nel pomeriggio, se non siete troppo stanchi vi consiglio una passeggiata nei dintorni, seguendo l’itinerario precedentemente proposto per Napoli dal porto. Si, so che probabilmente sarete esausti dal troppo camminare (si spera non con il caldo dei mesi estivi!), ma vale la pena anche solo fare due passi per scattare qualche fotografia e mangiare una sfogliatella o un gelato: vi verrà sicuramente voglia di organizzare un viaggio più lungo nel capoluogo partenopeo!

Pompei la città sospesa nel tempo


Il percorso più lungo richiede più o meno sei ore e inizia da Porta Marina, seguendo la via dell’Abbondanza, famosa per le sue fontane. Attraverso questa strada principale si potranno vedere Anfiteatri, la Necropoli, l’Orto dei fuggiaschi, la Casa del giardino di Ercole, il Teatro Grande e Piccolo, le Terme Stabiane, l’Edificio di Eumachia, gli Edifici della pubblica amministrazione, i Templi di Giove, Iside, Vespasiano, il Foro triangolare, il Tempio dorico, il Tempio della fortuna Augusta, la casa dei Dioscuri, la Casa di Meleagro, la Casa della nave Europa, la casa del Larario di Achille, la Casa della fontana piccola, la Casa di Sallustio, il Panificio e Villa dei Misteri.

Dal momento che non siete imbrigliati in un itinerario prestabilito, non dovete a tutti i costi attenervi a uno soltanto dei due qui proposti. Scaricate la mappa che vi ho indicato qui in alto, e decidete dove volete andare in base ai vostri gusti.
Se tuttavia visitate gli scavi archeologici di Pompei in estate, vi suggerisco caldamente di attenervi al percorso breve, a meno che non siate già abituati a camminare sotto il sole cocente della Campania!

Pompei the city frozen in time erotic art

Guida agli scavi di Pompei: Gli imperdibili

  • Anfiteatro: Si tratta di una delle costruzioni più antiche al mondo, risalente all’80 a.C. Qui si scontravano i gladiatori. Questa costruzione poteva ospitare fino a 20.000 spettatori. Nel 1971 i Pink Floyd registrarono qui un concerto, Live at Pompeii, che ha fatto la storia del rock. Per ovvi motivi, il pubblico non era presente.
  • Teatro grande e piccolo: I due teatri sono collegati. In quello grande venivano messe in scena commedie di Plauto e Terenzio. Quello piccolo invece era utilizzato principalmente per spettacoli musicali.
  • Lupanare: “Lupa“, in latino, stava a indicare la prostituta. Il Lupanare era quindi un bordello, una costruzione costituita da un corridoio sul quale si affacciavano piccole stanzette. Sulle pareti affreschi di arte erotica raffiguravano esplicitamente il servizio offerto, così il cliente non aveva che da scegliere dal “catalogo“, indicare la prestazione che voleva ricevere e appartarsi con una delle prostitute.
  • Villa dei Misteri: La villa si trova a una certa distanza dalle altre e quindi consiglio di visitarla solo se si hanno più di due ore a disposizione, aggiungendola all’itinerario breve. Si compone di oltre 70 ambienti, decorati ed affrescati: ci vuole un po’ di tempo per visitarla tutta.
  • Casa del Fauno: Una delle più grandi ville di Pompei, circa 3000 metri quadrati, probabilmente appartenuta a un nobile romano. Deve il suo nome alla statua di bronzo di un Fauno che si trova nell’atrio, che dà il benvenuto ai visitatori.
Pompei the city frozen in time Villa del Fauno

Guida agli scavi di Pompei: i corpi e… come sono morti gli abitanti di Pompei?

Ogni volta che ho visitato gli scavi archeologici di Pompei la domanda che ho sentito ripetere più volte è stata… come sono morte le persone che vivevano qui?

Molti di voi avranno visto i “corpi” di Pompei. Ebbene, in realtà si tratta di calchi. Nel 1863 infatti i lavori negli scavi archeologici vennero interrotti in quanto fu ritrovata una cavità con alcune ossa all’interno. Il direttore degli scavi dell’epoca decise quindi di far colare del gesso all’interno di questa cavità: una volta asciutto e liberato dai detriti, si rivelò essere una forma umana.
Pompei the city frozen in time corpse

I corpi dei pompeiani sono stati ricoperti nel corso dell’eruzione da cenere, pietra pomice e lapilli, che hanno formato un vero e proprio guscio, preservandone la forma. Col tempo i materiali organici si sono decomposti, lasciando soltanto il guscio, a sua volta ricoperto poi da terreno e da altre macerie, facendo arrivare fino a noi persino le espressioni su quei volti ormai cristallizzati nel tempo.

In passato si pensava che i pompeiani fossero morti respirando cenere ardente, tra atroci dolori.

Recenti studi sui calchi hanno invece rivelato che i pompeiani sono morti per l’esposizione ad altissime temperature, tra i 300°C e i 600°C. La nube piroclastica, sollevatasi fino a circa 30 km di altezza, è ricaduta sulla città, rovente e mortale, in poco più di un minuto. In alcuni punti della città è possibile infatti notare file di colonne spezzate tutte alla stessa altezza a seguito del violento impatto con la nube piroclastica. Immaginatelo come un poderoso colpo d’ascia, che ha spazzato via tutto ciò che ha incontrato sul suo percorso.

La morte dei pompeiani è stata quindi istantanea, è probabile che quegli uomini, donne, bambini e animali, non si siano neanche accorti di ciò che stava succedendo. In esposizione a Pompei, tra i vari calchi, ce n’è uno di un bambino piccolo, che potrebbe aver avuto sette o otto anni, quello più famoso, di un uomo accucciato a pregare, e quello di un cane. Come una fotografia fissata nel tempo, si vede ancora il segno del collare a catena col quale era legato, mentre si contorceva disperatamente per tentare di liberarsi.

Pompei the city frozen in time body of a kid

 

Guida agli scavi di Pompei: Come arrivare all’area archeologica

A meno che non abbiate un’auto, treno o autobus restano il modo migliore per arrivare agli scavi archeologici di Pompei. Vi è una stazione della Circumvesuviana proprio accanto a uno degli ingressi principali.

Come arrivare a Pompei da Napoli

Dalla Stazione Centrale di Napoli o da qualunque altra stazione della Circumvesuviana nella zona, vi basterà prendere un treno fino a Pompei. La stazione alla quale scendere è “Pompei – Scavi Villa dei Misteri“. Il biglietto da acquistare è il TIC NA3 da 3,50€. Il viaggio in treno, da Napoli Centrale, dura circa 35 minuti.

Come arrivare da Roma a Pompei

Se avete deciso di trascorrere qualche giorno a Roma potreste organizzare Pompei come gita fuoriporta, usando un servizio come Flixbus (vi consiglio di prenotare i biglietti con molto anticipo in quanto tendono a esaurirsi in fretta) per circa 17,90€, o un treno. La corsa in autobus dura 3.20 ore.
Riguardo al treno avrete invece due opzioni diverse. Potete prendere un treno veloce, con Italo o Trenitalia, per circa 35-40€ fino a Napoli. Il Tragitto dura circa un’ora, e da Napoli Centrale dovrete comunque prendere una Circumvesuviana per Pompei.
Un’alternativa più economica ma dispendiosa in termini di tempo è un treno regionale, al costo di circa 14,80€. Con due cambi, più o meno, e 3.44 ore, arriverete agli scavi archeologici di Pompei.

Pompei the city frozen in time mold of a dog

Guida agli scavi di Pompei: I consigli dell’insider

  • Se visitate gli scavi archeologici di Pompei tra giugno e agosto (incluso) sarebbe preferibile optare per l’itinerario breve. Le temperature estive sono infatti molto alte e non è piacevole scarpinare per tante ore al sole!
  • Portate con voi sempre un cappello, soprattutto in estate. Dovrete camminare all’aperto e non ci sono tettoie sotto le quali rifugiarsi. E’ utile inoltre portare almeno un litro d’acqua a testa: all’interno degli scavi archeologici costa molto e c’è soltanto un bar.
  • Potreste essere tentati dal mercatino situato appena all’esterno degli scavi archeologici. O potreste voler mangiare una pizza appena usciti. Tenete però presente che i prezzi, qui, sono molto elevati. Per gustare una buona pizza margherita (pagandola non più di 5€!) sarebbe meglio spostarsi in città, anche a piedi, evitando la ressa. Sedete in una bella pizzeria tipica e godetevi un po’ di fresco. Anche lì potrete girare video del pizzaiolo che fa roteare la pasta per la pizza e magari assaggiare un po’ di fritture napoletane! Ci sono inoltre tanti piccoli ristorantini dove gustare piatti tipici della tradizione italiana e napoletana a prezzi assolutamente nella media.
  • Recentemente è comparso qualche figurante vestito da centurione all’ingresso degli scavi archeologici di Pompei. Questi individui si fanno pagare per scattare foto con i turisti e non sono in alcun modo autorizzati dalle autorità a svolgere quest’attività. Vi serve davvero una fotografia con uno sconosciuto che indossa un’armatura romana di plastica?
  • All’interno dell’area archeologica le pietre delle antiche strade di Pompei sono spesso dissestate o scivolose. Potrete infatti vedere ancora i segni scavati dalle ruote dei carri. Proprio per questo è meglio esplorare l’area indossando un paio di comode scarpe da ginnastica o stivaletti da trekking, piuttosto che un paio di sandali che rischierebbero di farvi scivolare rovinandovi la giornata.
  • In caso stiate cercando souvenir di Pompei, ci sono molti negozi e bancarelle proprio all’ingresso degli scavi archeologici.

Potrebbe piacerti anche:
Cosa mangiare a Napoli senza spendere troppo
Guida ai quartieri di Napoli – dove alloggiare
Le migliori 45 cose da fare a Napoli
Come trascorrere una giornata a Napoli
L’arte del caffè napoletano – come berlo e dove
Visitare Napoli è pericoloso? Facciamo chiarezza!
Via San Gregorio Armeno (Napoli) – info utili
Guida agli scavi archeologici di Pompei
Le stazioni dell’arte a Napoli – quali sono le più belle

20 fantastiche città europee in autunno
Tutti i tipi di pizza napoletana da gustare
22 Incredibili Gite da Napoli

 Fai pin per dopo!
Utilissima guida di viaggio per organizzare una gita agli scavi archeologici di Pompei. Tante informazioni su come arrivare a Pompei da Napoli, in auto o in treno, come evitare i truffatori, cosa vedere e quanto tempo è necessario prevedere per questa visita guidata! | #pompei #guidadiviaggio

Travelling Dany – Danila Caputo

Danila Caputo è una scrittrice di viaggi bilingue che vive tra Napoli e la Costiera Amalfitana, laureata in Lingue e Culture Moderne all’Università Suor Orsola Benincasa (Napoli). Vive e lavora con suo marito Aldo, fotografo e creator di video. Questo blog racconta le loro avventure nel mondo e offre tanti consigli sui viaggi sostenibili e su come essere viaggiatori responsabili. Trovate tutte le ultime novità sugli ultimi viaggi su Youtube, Instagram e Facebook.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *