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23 Incredibili Gite da Napoli – Consigli Pratici e Idee!

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Organizza tante gite da Napoli in economia e in maniera indipendente! Andiamo alla scoperta della Regione Campania in auto o con i mezzi pubblici, nei luoghi da sogno più conosciuti e in quelli più nascosti!

Coppia si abbraccia guardando il Fiordo di Furore sulla Costiera Amalfitana
Sono tantissime le gite da Napoli da organzzare in economia!

La Campania, così come tante altre regioni del Mezzogiorno, è piena zeppa di posti meravigliosi da visitare. E’ necessario però trovare una buona base dalla quale partire. Lasciate allora che vi mostri 18 incredibili gite da Napoli che potete organizzare con facilità! Certo, sono assolutamente di parte perchè Napoli è la mia città, ma proprio per questo posso offrirvi tante idee e consigli pratici che non si trovano nelle guide più blasonate!

Statua di bronzo agli scavi archeologici di Pompei (Napoli)
Per visitare Pompei è meglio sfruttare la Circumvesuviana

Visitare Pompei da Napoli? Facilissimo!

Il Parco Archeologico di Pompei è una delle attrazioni campane più famose al mondo, visitata da milioni di turisti ogni anno.

Molti pensano, erroneamente, che per accedere sia necessario prenotare una visita guidata, magari molto costosa.
Lasciate che vi dia un po’ di dritte.

Pompei è una delle gite da Napoli più semplici da organizzare: non avete assolutamente bisogno di nessuno, a meno che non vogliate l’ausilio di una guida certificata che vi racconti interessanti aneddoti e spaccati di vita quotidiana dell’epoca..

Per visitare Pompei da Napoli, vi conviene inoltre sfruttare i treni locali della Circumvesuviana.

Parcheggiare nei dintorni della zona archeologica a Pompei è difficile e soprattutto costoso, in quanto si finisce sempre per essere costretti a parcheggiare in aree private.

Lasciate l’auto alla stazione Napoli Centrale e usate il biglietto Unico Campania NA3 per raggiungere Pompei. Dovrete scendere alla stazione “Pompei Scavi“.

L’ingresso al parco archeologico è praticamente a due passi dall’uscita della stazione.

Acquistare un biglietto in anticipo per visitare il Parco Archeologico di Pompei è assolutamente necessario.

Potete farlo comodamente da casa o dal vostro smartphone. Anche in passato noi abbiamo sempre sfruttato la prevendita online, per evitare le lunghe file che si formano sempre all’ingresso.

Le nostre giornate estive sono particolarmente brutali e restare per ore sotto al sole in attesa di acquistare un biglietto è fuori questione.

Molto meglio sfruttare il tempo a disposizione per esplorare le antiche rovine romane!

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Guida alla Visita del Parco Archeologico di Pompei

Il minimo sindacale per visitare il Parco Archeologico di Pompei è 2-3 ore. Con questo intendo che dovrete comunque visitare “di corsa“, guardando un po’ di tutto, senza soffermarvi troppo, se volete rientrare in queste tempistiche.

Molte aziende turistiche private organizzano tour con escursione al cratere del Vesuvio e subito dopo al Parco Archeologico di Pompei.
Trovo che sia una follia.

In 3 ore riuscirete a malapena a vedere un po’ delle zone principali, e dovrete già camminare tanto. Come potreste anche scarpinare fin sulla cima del Vesuvio?

Il Parco Archeologico di Pompei è enorme, e ogni anno vengono portati alla luce nuovi reperti, poi esposti al pubblico. Ci si aspetta che nel 2021 ci saranno molti nuovi ritrovamenti da poter visitare.

E’ importante quindi calcolare almeno 4 ore per riuscire a vedere tutto con relativa calma.

Vi suggerisco inoltre di portare con voi una bottiglia d’acqua riutilizzabile, un solare, un cappello e un po’ di snack.

All’interno del Parco non c’è ombra e troverete un solo negozietto che vende acqua e snack. Costano tanto: non vale la pena!

Ricordate soltanto che è vietato lasciare spazzatura in giro.

Nota importantissima: i negozi e le pizzerie all’esterno del Parco Archeologico di Pompei hanno prezzi altissimi. Sono andata a verificare di persona e mi dispiace dire che vendono pizze piccolissime al costo di 10€. A Napoli o in una qualunque altra pizzeria non in zona turistica, una margherita vi costerà 4-5€. E sarà molto più grande.

Per pranzare allontanatevi un po’ o tornate a Napoli. Le trappole per turisti non sono mai piacevoli!

Strada principale del parco archeologico di Ercolano con colonne antiche
Il Parco Archeologico di Ercolano si può visitare in mezza giornata

Il Parco Archeologico di Ercolano: gita da mezza giornata

Visitare Ercolano da Napoli vi porterà via circa mezza giornata.

Il Parco Archeologico di Ercolano è infatti più piccolo rispetto a quello di Pompei.

Gli archeologi sono alacremente al lavoro, ma molti edifici sono ancora nascosti sotto la moderna Ercolano.

E’ possibile visitare quest’area archeologica in circa 2-3 ore, partendo da Napoli.

I biglietti per il Parco Archeologico di Ercolano possono essere acquistati soltanto online, al costo di 13€ ai quali aggiungere 1,50€ per la prevendita.

Una volta arrivati all’ingresso, mostrate i biglietti (anche su smartphone/tablet) ed entrate dopo aver scansionato il codice QR.
Niente fila!

Se arrivate in auto, potete parcheggiare in uno dei tanti parcheggi privati con tariffa oraria che si trovano in zona. Sappiate però che vi costerà parecchio, proprio come accade nella zona nella quale si trova il Parco Archeologico di Pompei.

In caso vi sentiate molto fortunati, potete provare a cercare parcheggio a Viale dei Papiri Ercolanesi, dove si trova il parcheggio comunale. Qui paghereste una tariffa giornaliera.

L’unico problema è che anche chi abita in zona parcheggia qui, pertanto trovare un posto libero è quasi impossibile!

Una delle soluzioni più semplici, ancora una volta, è lasciare l’auto al parcheggio della stazione Napoli Centrale.

Con un Unico Campania NA2 (2,70€) potete arrivare fino a Ercolano Scavi.
Usciti dalla stazione, lasciatevela alle spalle e camminate fino alla rotonda. Qui girate in direzione Via IV novembre e alla fine della strada vi troverete davanti l’ingresso al Parco Archeologico.

Ercolano Scavi è la fermata della Circumvesuviana più vicina all’ingresso del Parco Archeologico di Ercolano.

Se tuttavia siete già stati qui in precedenza, o avete poco tempo e volete arrivare subito nelle zone più interessanti, potete scendere a Ercolano-Miglio D’Oro.

Da questa fermata si può accedere direttamente alla zona nella quale si trovano le magnifiche ville romane.

L’unico problema è che dalla stazione al secondo ingresso del Parco Archeologico c’è da camminare per una ventina di minuti.

Massiccio arco roccioso attraverso il quale si vede la costa di Capri e il mare blu
Capri è assolutamente spettacolare!

Gita a Capri di un giorno

Capri è una delle escursioni da Napoli più semplici da organizzare.
Vi basterà andare al Molo Beverello e comprare un biglietto per l’aliscafo o il traghetto per Capri.
Ecco fatto!

L’isola di Capri è forse una tra le isole più famose a livello mondiale. Anche per questo si tratta di una meta abbastanza costosa.

Per i biglietti di traghetto o aliscafo è necessario mettere in conto una media di 40€ a persona in bassa stagione. Avrete quindi bisogno di acquistare in loco il biglietto dell’autobus per andare dal porto di Capri al centro.

Se volete risparmiare un po’ vi consiglio di non prenotare nessun tour sull’isola. Limitatevi a passeggiare e a godervi l’atmosfera tipica di Capri.

Potreste inoltre acquistare un buon panino in una salumeria a Napoli (come vi dico sempre, mangiare bene a Napoli pagando poco è assolutamente possibile), e pranzate con vista sui Faraglioni.

Ho un’ultima considerazione da fare, relativa al tour della Grotta Azzurra.
Prenotatelo anticipatamente solo e unicamente se il tour operator vi garantisce la cancellazione gratuita.

A volte le condizioni del mare non consentono di entrare e purtroppo si tratta di una cosa che si può appurare unicamente al momento.
State attenti a non perdere soldi per cancellazioni non rimborsabili!

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Panorama del Castello Aragonese a Ischia in regione Campania
Non dimenticate il Castello Aragonese se andate a Ischia!

Le meraviglie di Ischia da Napoli

Ischia è un’altra delle gite da Napoli che molte persone semplicemente dimenticano. Tutti vogliono andare a Capri o lungo la Costiera Amalfitana, ma ci sono tante altre cose da visitare!

Una gita a Ischia da Napoli sarà inoltre più economica rispetto a quella a Capri.

La spesa maggiore è rappresentata dal biglietto di aliscafo o traghetto. Calcolate circa 20-40€ in media per persona.

Vi ci vorranno 1:30 ore per raggiungere Ischia da Napoli in traghetto, e circa 50 minuti in aliscafo (il biglietto è quindi più costoso).

Visitare l’intera isola in una sola giornata è impossibile, perché Ischia è molto più grande rispetto a Capri.

Ci sono però alcune cose che secondo me non dovrebbero mancare nel vostro itinerario.

Il Castello Aragonese risale al medioevo e si trova su una piccolissima isoletta proprio accanto ad Ischia. Lo si raggiunge attraversando un ponte panoramico, dal quale dovreste scattare tantissime fotografie.

Potreste ricordarvi di questi scorci suggestivi da film famosissimi quali Cleopatra, con Liz Taylor e Richard Burton, o Il Talento di Mr. Ripley, tra gli altri.

Un altro posto molto interessante da visitare a Ischia è il Torrione di Forio, una torre di avvistamento dalla quale si gode di un panorama spettacolare.

Proprio lì accanto noterete una piccola chiesetta bianca, che somiglia a uno degli edifici delle isole greche più famose.

Si tratta della Chiesa del Soccorso di Forio ed è possibile visitarla gratuitamente.

Ricordate solo che è necessario entrare con spalle e gambe coperte, come in ogni altra Chiesa.
Vale anche per le torride giornate estive!

Se vi resta un po’ di tempo prima di tornare a Napoli, vi suggerisco di passeggiare a Borgo di Sant’Angelo, dove troverete le famose casette colorate.

Qui potete comprare un po’ di souvenir italiani, e magari mangiare un gelato o un dolcino.

Panorama delle casette colorate a Procida e della cupola della Cattedrale
Procida è la Capitale Italiana della Cultura 2022!

Una giornata a Procida

Procida è la Capitale Italiana della Cultura 2022 e una delle isole a mio parere più belle in Italia… troppo spesso dimenticata dai turisti.

Potremmo dire che è una versione “meno costosa” di Capri, ma altrettanto bella. Tuttavia le staremmo arrecando una grave offesa.

La verità è che Procida è semplicemente magnifica a suo modo e ancora poco presa d’assalto dal turismo di massa.

Per una giornata a Procida dovreste considerare più o meno il budget che avete programmato per Ischia.

I biglietti di traghetto o aliscafo sono sempre più cari in estate, quando i turisti arrivano a frotte.

Molto meglio visitare Procida in primavera o in autunno.

Riuscirete così non solo a spendere meno, ma anche a scattare fotografie dei vicoletti punteggiati di case colorate, mangiare un gelato o una porzione di mozzarella… senza dover sgomitare.

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Ingresso alla Reggia di Caserta
La Reggia di Caserta è famosa tra i fan di Star Wars

La Reggia di Caserta e Star Wars

I fan di Star Wars come noi potrebbero già sapere tutto della Reggia di Caserta.

Molte scene dai film Episodio I – La Minaccia Fantasma, e Episodio II – L’Attacco dei Cloni sono state girate proprio in questo magnifico palazzo reale!

Se avete visto i film riconoscerete sicuramente gli interni che fungevano da Palazzo Reale di Naboo: in una delle scene più iconiche i senatori vengono scortati dai cloni e si riconosce chiaramente la scalinata d’onore in marmo della Reggia di Caserta.

Successivamente la Disney ha incluso alcune location della Reggia all’interno del videogioco Battlefront II, basato sulla saga di Star Wars.

Ancora una volta, la Reggia è stata usata per gli interni della sede governativa del pianeta Naboo.

Conosciuta da tutti come la “Piccola Versailles“, la Reggia di Caserta è stata progettata da Luigi Vanvitelli ed è effettivamente una “copia in miniatura” del Palazzo di Versailles in Francia.

Chi abita in zona organizza spesso una gita alla Reggia di Caserta alla domenica, magari con tutta la famiglia.

La Reggia conserva inoltre uno degli ultimi grandi Giardini Reali in Europa, con una serie di fontane e bacini concatenati che si estendono per circa 3km dall’ingresso posteriore del palazzo reale, fino a una cascata nascosta in mezzo alla foresta.

Una visita alla Reggia di Caserta e ai giardini reali richiede almeno una giornata intera: c’è davvero tanto da vedere!

Assicuratevi di indossare scarpe molto comode… i vostri piedi vi ringrazieranno a fine giornata!

Caserta è una delle gite da Napoli facilissime da organizzare, sia che viaggiate in auto, sia che vogliate sfruttare i mezzi pubblici.

In quest’ultimo caso, invece della Circumvesuviana, dovrete usare i treni di Trenitalia dalla stazione Napoli Centrale.

Avrete bisogno del biglietto Unico Campania NA4 e dovrete scendere alla stazione “Caserta“.

Una volta arrivati sul posto, troverete già dall’interno della stazione molte indicazioni per raggiungere la Reggia a piedi.

Vi ci vorranno circa 5 minuti per arrivare all’ingresso, pertanto non è necessario prendere un autobus.

Panoramica dei Giardini della Reggia di Caserta con la cascata sullo sfondo
Indossate scarpe comode per visitare i giardini della Reggia!

Per evitare le file o eventuali chiusure della biglietteria, è fondamentale comprare i biglietti d’ingresso alla Reggia di Caserta online.

Visitare sia la Reggia che i giardini (inclusi i Giardini Inglesi) vi costerà 14€.

E’ possibile acquistare separatamente i biglietti per i giardini (9€), ma dal momento che il costo non è proibitivo, vi consiglio di acquistare quelli cumulativi.

I cittadini europei in possesso di carta d’identità in corso di validità, che abbiano tra i 18 e i 24 anni, pagheranno soltanto 2€ per visitare la Reggia e i giardini.

Assicuratevi di arrivare alla Reggia di Caserta al mattino appena aprono e magari in un giorno feriale.

Eviterete in questo modo le lunghe file per accedere ai parcheggi e quelle per accedere.

Sabato e domenica sono in genere le giornate più caotiche e affollate.

Dal momento che è possibile visitare solo poche stanze della colossale Reggia, trascorrerete più tempo all’esterno, nei giardini.

Portate con voi acqua, panini, un cappello e la crema solare. Nelle aree designate, a patto di essere coscienziosi e di non lasciare immondizia in giro, è possibile organizzare un piccolo picnic.

Attenzione: nei giardini non ci sono bagni e non ci sono negozi di souvenir o alimentari.

Quando è meglio visitare la Reggia di Caserta?

Noi evitiamo sempre le calde giornate estive, perché il sole qui al sud può essere brutale.

I giardini in primavera sfoggiano i loro colori più belli perché ci sono tante piante in fiore. Anche l’autunno è molto suggestivo, e di sicuro assai meno affollato.

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Fontana di Trevi a Roma con statue in marmo e acqua azzurra nella vasca
Organizzare una gita a Roma da Napoli è semplicissimo

Escursione di una giornata a Roma

Trascorrere una giornata a Roma partendo da Napoli non è soltanto semplice da fare, ma può anche essere economico, se riuscite a organizzare tutto in anticipo.

Abbiamo molti amici che vivono a Roma e andiamo spesso a trovarli. Oppure vengono loro giù da noi.
Con i treni veloci è diventato davvero semplicissimo.

Arrivare a Roma da Napoli era per noi assai più problematico. Prima di tutto c’era da fare i conti con i soliti ingorghi sul Grande Raccordo Anulare. Poi era necessario trovare parcheggio, magari evitando di pagare uno sproposito.

Grazie ai treni veloci Trenitalia e Italo la tratta Napoli-Roma è diventata trafficatissima. In circa 1 ora arriverete a Roma, partendo da Napoli Centrale.

Una volta lì, sfruttate l’estesa rete di metropolitane e godetevi la Capitale!

Trenitalia non ha alcun problema particolare.
Tuttavia confesso che noi scegliamo quasi sempre Italo, per due motivi.

Il primo è che spesso questa tratta è in offerta a 9,99€ (iscrivetevi alla newsletter per ricevere tutti gli avvisi sugli sconti!), da circa 29,99€. Il secondo è che ogni volta che abbiamo usato i treni Italo li abbiamo trovati pulitissimi e puntuali.

Se però trovate offerte migliori con Trenitalia, non esitate a comprare i biglietti!

Per quanto mi riguarda adoro la possibilità di spostarmi con tanta facilità senza usare l’auto. Andare a comprare vinili al mercato di Porta Portese alla domenica non è mai stato così facile!

Potete usare il nostro itinerario per visitare Roma in 4 giorni per pensare a cosa vorreste vedere.

Dal momento che però avete solo una giornata a disposizione, vi suggerisco di non prenotare assolutamente niente.

Se volete visitare il Colosseo o i Musei Vaticani, dovrete farlo in una giornata dedicata soltanto a una delle due cose. Altrimenti rischiate di dover passare la maggior parte del tempo e di non godervi la visita. Fidatevi!

La vostra gita da Napoli a Roma potrebbe quindi portarvi semplicemente a fare una passeggiata fino alla Fontana di Trevi. A scattare foto all’Altare della Patria, oppure a mangiare un gelato a Piazza di Spagna. Oppure ancora, perché no, una fetta di focaccia romana con la mortadella, mentre guardate le vetrine a Via dei Condotti.

Sarà economico, divertente ed eviterete di stressarvi per star dietro agli orari delle prenotazioni!

Donna con indosso un prendisole giallo si gode il panorama di Positano sulla Costiera Amalfitana
La Costiera Amalfitana si può visitare anche in economia

Visitare la Costiera Amalfitana

Visitare la Costiera Amalfitana è sulla lista delle cose da fare di molti appassionati di viaggi.

Abitando non lontano, so perfettamente che trovare un albergo sulla Costiera Amalfitana non è economico e non è neppure facile. Soprattutto in alta stagione.

Ogni volta che devo prenotare per amici che arrivano da lontano è una tragedia!

Se volete visitare la Costiera in economia, potete farlo organizzando una gita da Napoli. In questo modo spenderete la metà perché non dovrete trovare alloggio lungo la costa.

Ci sono però molti pro e contro da analizzare.

Andare in Costiera in auto è positivo perché sarete indipendenti. Ma anche negativo, in quanto parcheggiare non è facile né economico, soprattutto in zone come Positano o Cetara.

Arrivare ad Amalfi da Napoli è relativamente semplice, usando il treno. Tuttavia una volta lì dovrete trovare il modo di spostarvi facendo affidamento sugli autobus.

Non pensate neppure di poter passeggiare lungo la statale!

Alla stazione Napoli Centrale comprate due biglietti Unico Campania NA7 per persona, quindi prendete il treno per Amalfi.

Alla stazione cercate l’autobus giusto a seconda dell’itinerario che avete organizzato.

Chi abita qui in zona però è consapevole del fatto che gli autobus sono sempre in ritardo. Gli ingorghi di traffico in Costiera Amalfitana sono la norma, soprattutto tra giugno e inizio settembre.

Io e Aldo amiamo visitare la costiera amalfitana in sella alla nostra Moto Guzzi, per scansare il traffico. Ma anche noi preferiamo evitarla in estate, perché l’intera zona diventa caotica e troppo affollata.

Un’altra opzione è arrivare in Costiera da Napoli usando il traghetto.

I traghetti Tra Vel Mar generalmente funzionano da Aprile a Settembre e vengono usati proprio come veloci taxi d’acqua.

In questo caso arrivate a Salerno e da lì scegliete dove andare. I traghetti approdano ad Amalfi, Positano, Minori, Maiori e Cetara.

A seconda del modo in cui arriverete in Costiera, potrete decidere un mini-itinerario per la giornata.

Positano, Amalfi, Minori e Maiori si possono visitare in un solo giorno. Ma non vi sarà possibile farlo se intendete trascorrere ore e ore a scattare foto per instagram.

Visitare Ravello o Vietri sul Mare, invece, potrebbe essere decisamente più complicato.

Sono troppo lontane dalle altre cittadine costiere e quindi potreste non avere tempo per esplorarle.

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Tavolo di un ristorante apparecchiato con vista mare a Bacoli
A Bacoli ci sono tanti ristoranti romantici sul mare

Cosa vedere a Bacoli e Capo Miseno

Capo Miseno era un importante insediamento portuale ai tempi degli antichi romani.

Proprio qui viveva Gaius Plinius Secundus, che potreste conoscere come Plinio il Vecchio.

Fu il primo a intuire che qualcosa non andava durante la terrificante eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. e perì come molti altri nel tentativo di salvare superstiti a Stabia.

Bacoli e Capo Miseno sono due zone molto amate dai campani, e quasi del tutto sconosciute ai turisti.

Il fratello di Aldo per esempio in estate preferisce andare al mare a Bacoli, piuttosto che sulla Costiera Amalfitana. I miei genitori ci vanno per cenare a lume di candela sulla spiaggia. E ancora io, Aldo e i nostri amici ci andiamo in moto ogni volta che la Costiera diventa troppo affollata.

A Bacoli c’è davvero tanto da vedere e da fare!
Consideratela come una delle gite da Napoli fuori dal comune.

E’ facile arrivarci in auto, ma se non ne avete a disposizione una, potete anche sfruttare i mezzi pubblici.

Alla stazione Napoli Centrale munitevi di biglietto Unico Campania NA3 e prendete il treno. Una volta scesi alla stazione di Bacoli potrete già andare a zonzo come vi pare e piace!

Questa è un’escursione interessante per gli appassionati di storia e di mare. A Capo Miseno e Bacoli ci sono molte rovine romane dell’antica città di Miseno, e anche rovine risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.

Fai clic per guardare come si fa la Pizza Margherita a Napoli!

Bacoli come vi dicevo ospita inoltre spiagge molto belle e lidi attrezzatissimi e alla moda. Troverete spa, musica, cocktail bar e tutto quanto potrebbe essere necessario per trascorrere una giornata al mare.

Ho inoltre un paio di suggerimenti per voi, di luoghi che frequentiamo da oltre 10 anni e dove siamo certi che mangerete benissimo.

Il primo è il Roof & Sky a Bacoli, un bar su una piattaforma che galleggia in mezzo al Lago Miseno.

Servono deliziosi aperitivi, potrete gustare un buon caffè napoletano godendovi il panorama, oppure trattenervi per cena. Alla sera infatti si trasforma in un romanticissimo ristorante!

Un altro ristorante dove andiamo spessissimo, da tanti anni, è Capo Blu, dello Chef Pasquale Di Fraia e di sua moglie Regina.

Prenotare qui è assolutamente necessario: ci sono soltanto 20-30 posti a sedere.

Il cibo è divino, non so raccontarlo in altro modo! Lo Chef acquista pesce fresco dai pescatori del posto e quindi cambia il menù ogni giorno in base al pescato. Non mangerete mai due volte lo stesso piatto!

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La Casina Vanvitelliana sul Lago Fusaro con il ponte in legno che la collega alla terraferma
La Casina Vanvitelliana si può visitare nei weekend

La Casina Vanvitelliana: il nostro gioiello

La Casina Vanvitelliana è uno di quei posti dei quali molti turisti non conoscono neppure l’esistenza. Chi invece abita in zona cerca di andarci il più spesso possibile.

Potete considerarla come una delle gite da Napoli fuori dal comune ed economiche, da abbinare insieme ad altri luoghi qui nei dintorni. Alla fine dell’articolo ho inserito alcune idee per voi!

Situato non lontano da Bacoli, ma fuori dal più classico circuito turistico, questo splendido edificio barocco era un casino di caccia e pesca.

Costruito da Carlo Vanvitelli per Re Ferdinando IV di Borbone su una piccola isola sul Lago Fusaro, è prezioso e grazioso, proprio come una gemma scintillante.

Qualche giornale estero insiste col dire che qui da noi si conosce la Casina Vanvitelliana soltanto con il nome di “Casa di Pinocchio“. Come se chi abita a Bacoli e nei dintorni fosse talmente ignorante da non riuscire a chiamare le cose con il proprio nome.

Ebbene, la mia esperienza è stata diversa. Frequentiamo la zona da tantissimi anni e non ci è mai capitato di sentire il nomignolo “Casa di Pinocchio”. Qui tutti la chiamano semplicemente Casina Vanvitelliana.

Una volta arrivati in zona potreste non accorgervi subito di questa meraviglia barocca. E’ ben nascosta dai palazzi che si affacciano sul lago.

Quando l’abbiamo visitata per la prima volta eravamo con degli amici e siamo rimasti tutti a bocca aperta. Vi assicuro che è l’ultima cosa che vi aspettereste di trovare!

Nel bel mezzo di una città trafficata ci si ritrova al cospetto di questo edificio bianco e azzurro, che sembra essere uscito da una fiaba. Preparatevi: c’è da innamorarsi alla follia di questi scorci tanto suggestivi!

Il ponte in legno che porta dalla terraferma alla Casina Vanvitelliana vi consente di scattare foto meravigliose. Se siete in viaggio di nozze qui dovreste fare un bel po’ di foto da conservare nell’album!

La Casina Vanvitelliana è stata usata per molti anni anche come cornice per celebrare matrimoni di coppie molto fortunate.

Dopotutto qui sono passati ospiti illustri come Mozart, Rossini, il Re d’Italia Vittorio Emanuele III e persino lo Zar di Russia!

Dopo aver finito di scattare foto, potete recarvi a esplorare Bacoli o la vicina Capo Miseno.

Fai clic per guardare il nostro video: Gita in moto da Napoli – Baia, Bacoli, Casina Vanvitelliana e Castello Aragonese!

Il sentiero n.5 per il cratere del Vesuvio
Il sentiero n.5 per il cratere del Vesuvio è molto ripido

Escursione sul Vesuvio: spettacolare trekking

Se leggete il mio blog o seguite i miei social saprete già che spesso mi infastidisce trovare tanta disinformazione e poca accuratezza su giornali o blog che parlano della zona nella quale vivo.

Una delle cose più “pericolose” che continuo a leggere, soprattutto su blog in lingua inglese, è che il sentiero per raggiungere il cratere del Vesuvio è “semplice” e che addirittura lo si potrebbe percorrere indossando solo un paio di infradito.

Ci sono stata moltissime volte, anche per accompagnare amici che non avevano mai visitato questa zona.

Vi assicuro che si tratta di informazioni false scritte da persone che non sono mai state qui.

Il Parco Nazionale del Vesuvio è molto grande e comprende anche svariate città. Sono tanti i sentieri naturalistici e quindi ne troverete anche di piuttosto semplici.

Tuttavia soltanto uno porta fino al cratere ed è il sentiero n. 5.

E’ necessario comprendere che per arrivarci dovreste indossare scarpe apposite (meglio se stivaletti per proteggere le caviglie) e portare dell’acqua.

La risalita è piuttosto ardua e non c’è ombra.
Prendere sottogamba questo sentiero può effettivamente essere pericoloso.

Ne so qualcosa: quando ho provato a strafare mi è venuto un attacco d’asma che mi ha terrorizzata. Dopo essere rimasta bloccata per un bel po’ quasi in cima, incapace di scendere o di continuare a salire, ho avuto così tanta paura da aver evitato di riprovarci per anni.

Se avete bisogno di medicine, tenetele sempre con voi. Non fate come me: salite lentamente e senza esagerare, soprattutto se non siete persone allenate.

Sentirvi male sulla sommità può essere pericoloso perché ricevere soccorsi sarà molto complicato.

Capisco che molti blogger e giornalisti si fermano a esplorare sentieri più facili, che però non raggiungono il cratere. Non hanno quindi idea di cosa significhi.

Tuttavia il 90% dei tour operator vi porterà proprio sul sentiero n. 5, ovvero al cratere.

Non si tratta assolutamente di una escursione da evitare, ma va presa seriamente. Soprattutto se intendete visitare Napoli e il Vesuvio in estate.

Di certo… non è possibile fare trekking in infradito!

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Panorama di Marina Grande a Sorrento con casette colorate e barche di pescatori ormeggiate al porto
Non dimenticate di mangiare la delizia al limone a Sorrento!

Alla scoperta della Penisola Sorrentina e di Punta Campanella

Molti amici che organizzano un viaggio in Italia dall’estero mi fanno domande sulla Costiera Amalfitana.

Sono pochissimi quelli che mi chiedono un’alternativa meno costosa e altrettanto bella.

Ebbene, sappiate che la Penisola Sorrentina è facile da esplorare in auto da Napoli, è meno caotica rispetto alla Costiera Amalfitana e anche meno cara.

Sorrento è chiaramente la città più famosa lungo la costa, e anche quella più grande.

Dovreste assolutamente fare un giro e magari andare in spiaggia, se la stagione è quella giusta.

Le spiagge sulla Costiera Amalfitana sono tutte piccoline e spesso per raggiungerle è necessario camminare molto oppure affrontare tanti gradini. In Penisola Sorrentina vale il contrario.

Sorrento è famosa per i limoni, proprio come Amalfi. Assaggiate un bicchierino di limoncello, il nostro liquore fatto con scorze di limoni, e magari una buona Delizia al Limone.

Un guscio di panna montata nasconde pan di spagna bagnato con limoncello e farcito con crema di limone. E’… deliziosa!

In caso vi preoccupi il fatto che ci sia del liquore all’interno, non fatelo: la delizia al limone è un’esplosione di sapori ma quello predominante è appunto proprio il limone di Sorrento.

Non lontano dalla città di Sorrento troverete inoltre la Baia di Ieranto, un’area protetta nella quale potrete andare a fare il bagno. Troverete acque turchesi e panorami spettacolari!

Guarda la nostra video guida di Napoli!

La Penisola Sorrentina nasconde un altro parco assolutamente magnifico, nel quale poter fare tante escursioni: la riserva naturale di Punta Campanella.

Portate la macchina fotografica, la crema solare, un cappello, acqua e stivali da trekking. Questo è un posto selvaggio e che tuttavia offre panorami di inimmaginabile bellezza.

Se avete un brevetto e volete fare immersioni, vi consiglio di affidarvi a uno degli operatori che si trovano in loco.

Prenotate con largo anticipo, in quanto dovrete fornire tutti i documenti necessari a ottenere un permesso per immergervi.

Qualora voleste arrivare a Punta Campanella con i mezzi pubblici, dovrete sfruttare il biglietto Unico Campania NA 5 e prendere un treno da Napoli a Sorrento.

Alla stazione prendete quindi un autobus “SITA” per Massa Lubrense.

Scendete dall’autobus in Viale Filangieri. Dalla fermata dirigetevi a destra lungo Via Palma, quindi girate a destra su Via Roma. Qui troverete l’ingresso alla riserva naturale di Punta Campanella.

Nota importante: Se volete organizzare un’escursione a Punta Campanella dovreste dedicare un’intera giornata a questa riserva. In caso vogliate visitare anche Sorrento, vi converrà organizzarvi per due gite in giornate differenti.

Panorama del castello di Baia al tramonto
Il Castello di Baia al tramonto è una delle migliori gite romantiche da Napoli

Visitare Baia e il Parco Sommerso di Baia

Un’altra gita da Napoli che potete organizzare soprattutto quando c’è una bella giornata di sole, è verso Baia.

Baia non è molto lontana dalla Casina Vanvitelliana, ma se non avete tanto tempo a disposizione vi consiglio di visitarla da sola, in un’intera giornata. C’è tanto da vedere!

In questa zona troverete magnifiche spiagge, le terme, rovine dell’Impero Romano e un parco sommerso.

Ma andiamo per ordine…

Le Terme Stufe di Nerone sono molto simili alle terme naturali che trovate anche sull’isola di Ischia.
Sono aperte anche in inverno.

Le acque termali aiutano a curare la pelle e i polmoni. E’ però bello andarci anche se non avete nulla che non vada: vi sentirete rinati.

E’ possibile trascorrere qualche ora alle Terme Stufe di Nerone, prenotare un massaggio o semplicemente concedersi qualche trattamento particolare. Anche in coppia!

Non lontano dalle “terme moderne” troverete anche le “terme antiche“. Mi riferisco alle Terme di Baia, anche conosciute come “Piccola Roma“.

Il Parco Archeologico Terme di Baia protegge una zona termale romana che è possibile visitare, a poca distanza da un altro parco, stavolta nascosto sotto la superficie del mare.

Qui lo si conosce come “Baia Sommersa“, ma qualcuno gli ha assegnato un nomignolo calzante: Atlantide Romana.

Questo parco unico nel suo genere si trova 15 m sotto il pelo dell’acqua.
Nasconde almeno due ville romane e molte statue.

Lo potete visitare prenotando un’escursione in barca: anticipatevi il più possibile nel prenotare perché i posti si esauriscono in fretta!

Dal momento che siete già a Baia, vi consiglio di visitare anche il Castello Aragonese di Baia.

Si trova lungo il golfo, ed è molto vicino a Capo Miseno, se viaggiate in auto.

Aggrappato sul ciglio di una scogliera che affaccia sul golfo, si pensava fosse la residenza estiva di Giulio Cesare.

Recenti studi però sembrano aver provato che appartenesse invece all’imperatore romano Nerone (quello che bruciò la città di Roma).

Il castello di sera è molto romantico. Se vi trovate in zona vi consiglio di accostare l’auto (in sicurezza) e scattare qualche foto anche a distanza. Il panorama con il castello che domina il golfo è molto suggestivo.

Vacanze di coppia romantiche in Italia: la video guida

Arrivare al Parco Archeologico di Baia da Napoli usando i mezzi pubblici dovrebbe richiedere in media tra 40 e 60 minuti.

Da Napoli Centrale prendete la metropolitana Linea 2 in direzione Pozzuoli. Scendete a Montesanto e quindi raggiungete a piedi l’ingresso della Ferrovia Cumana.

Prendete quindi un treno della Cumana per Torregaveta, e scendete a Fusaro.

Alla stazione Fusaro, prendete il sottopassaggio in direzione Viale Carlo Vanvitelli.

Svoltate a destra e camminate per circa 800m, fino a raggiungere l’incrocio. Qui dovrete girare a destra su Via Terme Romane.

Dopo circa 100m vi troverete davanti Villa Sella di Baia e l’ingresso al parco archeologico.

Uno dei templi di Paestum con massicce colonne doriche
Per visitare Paestum calcolate almeno mezza giornata

Pianificare una gita a Paestum

In genere noi italiani (o almeno è così per quasi tutti gli studenti campani) visitiamo per la prima volta Paestum grazie alla scuola.

Questa città una volta era un vitale centro nevralgico greco, che si è lasciato alle spalle una serie di maestosi templi.

Proprio come tutti gli altri, ho visitato il sito archeologico di Paestum con la scuola, quando ero poco più che una bambina. E in seguito, più spesso, con la famiglia, in quanto uno dei miei zii si è trasferito proprio in quella zona.

E’ stato solo da grande che mi sono resa conto della bellezza di questi templi e di quanto siamo fortunati ad averli così vicino, per poter visitare l’area archeologica tutte le volte che vogliamo.

Quando si entra nel sito patrimonio UNESCO di Paestum ci si sente davvero piccoli.

Basta considerare che la città è circondata da circa 5km di mura che una volta arrivavano a 7m di altezza.

Lungo le mura ci sono 4 maestose porte che fungono da varchi di accesso, situate in corrispondenza dei punti cardinali.

Dal momento che avete a disposizione solo una giornata a Paestum, vi consiglio di procedere lungo la Via Sacra. Questo vi consentirà di ammirare rovine risalenti a quasi 3000 anni fa, il Tempio Italico e altri 3 templi dorici.

Due dei tre erano devoti a Era e uno ad Atena.

Questi sono i 3 templi più fotografati a Paestum, in quanto non solo si sono conservati magnificamente, ma sono anche assolutamente immensi.

Se avete ancora un po’ di tempo prima di tornare a Napoli, c’è anche un piccolo museo da poter visitare.

Il Parco Archeologico di Paestum è aperto tutti i giorni della settimana, dalle 8:30 alle 19:30 (ultimi biglietti venduti alle 18:30).

Vi è inoltre la possibilità di acquistare un biglietto cumulativo, che include sia il Museo che l’area dei templi, al costo di 9€.

E’ inoltre possibile visitare anche soltanto il museo, con un biglietto da 4€, oppure soltanto la zona dei templi, per 7€.

Arrivare al Parco Archeologico di Paestum in auto è semplice, grazie alla comoda A3 Salerno-Reggio Calabria.

Se non avete un’auto a disposizione, dalla stazione Napoli Centrale potete acquistare un biglietto Trenitalia per Paestum, direzione Reggio Calabria.

Una volta arrivati alla stazione dei treni di Paestum, recatevi alla prima fermata degli autobus e aspettate il n. 36 per Vallo della Lucania.
Scendete alla fermata Paestum Templi.

La biglietteria per il parco archeologico più vicina si trova a 500m dalla fermata dell’autobus.

Antico edificio del santuario di Montevergine che affaccia sulla vallata sottostante
Il Santuario di Montevergine è visitabile gratuitamente

Le meraviglie del Santuario di Montevergine

Non so bene come spiegare il mio rapporto personale con il Santuario di Montevergine.

Probabilmente non è una cosa razionale, ma sin da quando ero bambina, questo Santuario è uno dei posti in cui mi sento maggiormente in pace con me stessa.

Ci andiamo ogni volta che possiamo, soprattutto in settimana, quando ci sono meno fedeli. Il santuario è molto più tranquillo e silenzioso.

La domenica c’è in genere un piccolo mercato davanti all’edificio principale. Si vendono castagne e castagne cotte nel forno a legna, formaggi e insaccati locali.

La Madonna di Montevergine è rappresentata in un quadro antichissimo, risalente all’VIII secolo, che sembra essere arrivato in Italia direttamente da Costantinopoli.

Si trova nella Basilica Antica, del 1126, integrata all’interno dell’edificio principale.

Appena entrati nel Santuario dal parcheggio, vi troverete in un piccolo cortile. Sulla destra c’è una terrazza dalla quale si gode di un magnifico panorama sulla vallata, e un negozietto nel quale vengono venduti i rimedi e i liquori di erbe prodotti proprio a Montevergine.

Salite le scale (attenzione in inverno: sono scivolosissime!) per visitare l’edificio principale.

Una volta dentro, sulla vostra destra potrete accedere alla Basilica Antica con il quadro della Madonna di Montevergine.

A sinistra invece c’è l’area più nuova, la maestosa Basilica Cattedrale.

In caso crediate di aver intravisto la Sacra Sindone… non vi sbagliate!

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Sacra Sindone fu nascosta a Montevergine per evitare che cadesse nelle mani di Adolf Hitler, che la voleva a tutti i costi.

Il Santuario di Montevergine è talmente ben nascosto tra le montagne e quasi inaccessibile, che i nazisti non hanno mai trovato il tesoro che nascondeva.

Per ricordare questi eventi, come una medaglia al merito, è stata installata una replica a grandezza naturale della Sindone, oggi custodita a Torino.

Se avete abbastanza tempo, vi suggerisco caldamente di visitare la Mostra permanente dei Presepi.

E’ aperta tutto l’anno e conserva anche preziosi presepi risalenti al XVIII secolo.

Alcuni sono stati fabbricati dagli artigiani di Via San Gregorio Armeno a Napoli. Altri sono però stati donati da ogni parte del mondo, come Argentina, Perù, Brasile e tanti altri.

E’ possibile visitare il Santuario e la Mostra dei Presepi gratuitamente.

I fedeli lasciano una piccola offerta al Santuario e prendono un’immaginetta (spesso con calendario) recante la figura della Madonna di Montevergine.
Si tiene nella borsa o nel portafogli.

Se guidate fino al Santuario di Montevergine state attentissimi alle curve, che si restringono man mano che si sale di quota.

Il Santuario è molto in alto e domina la città di Avellino e l’intera vallata.

Per arrivare a Montevergine dovrete guidare attraverso la piccola città di Ospedaletto.

Qui troverete un mercatino permanente in un piazzale al lato della strada, nel quale si vendono castagne cotte nel forno a legna, biscotti, cioccolato e tanti souvenir.

Potete raggiungere Montevergine con i mezzi pubblici anche dalla stazione Napoli Centrale.

Sarà necessario munirsi di un biglietto Trenitalia per Avellino.

Arrivati alla stazione di Avellino, sfruttate la Filovia fino a Mercogliano, e da quest’ultima stazione, dovrete prendere la funicolare per Montevergine.

Sentiero in pietra tra cespugli di piante locali che porta al mare a Punta Campanella
Punta Campanella è perfetta per gli amanti della natura!

Cerreto Sannita e il Ponte di Annibale

Se avete a disposizione un’auto, c’è una gemma nascosta del Sud Italia che dovreste assolutamente visitare.

Cerreto Sannita è una gita da Napoli facile e molto bella, che vi porterà via una giornata.
Neppure le guide di viaggio più blasonate menzionano questo posto “segreto“. Soltanto chi è del luogo lo conosce.
Persino mio padre ci ha chiesto “ma come avete fatto a scoprire questo paesino così bello?“!

Cerreto è una piccolissima cittadina che si trova a circa 1:17 ore dal centro di Napoli. E’ necessario avere un’auto a disposizione perché arrivarci con i mezzi pubblici può essere piuttosto snervante.

Guidare fino a Cerreto Sannita è semplice e rilassante, come potete vedere dal nostro video itinerario per Cerreto Sannita su Youtube.

Il panorama è fantastico e non c’è quasi mai nessuno, a meno di non contare chi abita in zona e si riunisce davanti ai bar per bere un buon caffè napoletano!

Non c’è mai traffico, quindi neppure parcheggiare rappresenterà un problema. Insomma, è davvero un luogo fuori dal tempo!

Fiume Titerno a Cerreto Sannita
Il fiume Titerno visto dal ponte di Annibale è fantastico!

A Cerreto Sannita potete organizzare una gita di famiglia, un’escursione romantica con la persona amata, oppure andarvene a fare trekking all’aria aperta.

Dopo una passeggiata in città, guidate verso il Ponte di Annibale.
Secondo la leggenda, il generale Annibale attraversò questo ponte in pietra con i suoi elefanti durante la Seconda Guerra Punica. Doveva andare a nascondere un tesoro dall’altro lato del fiume Titerno.
Sebbene nessuno abbia mai trovato il tesoro di Annibale, la vallata è talmente bella che ci si considera fortunati ad averla scovata!

Il percorso pedonale per raggiungere il ponte è semplice. Non avrete bisogno di stivali da trekking, ma è meglio evitare le infradito, così da evitare di farvi male con qualche pietruzza.

Per arrivare al Ponte di Annibale a Cerreto Sannita è necessario far caso a una statua in ferro che rappresenta uno degli elefanti di Annibale. Qui c’è un microscopico parcheggio gratuito da dove inizia il sentiero pedonale.

Parcheggiate l’auto e portate con voi la macchina fotografica. Ci sono punti bellissimi e vorrete scattare tante foto, ne sono certa!

Statua di Annibale a Cerreto Sannita
Questa è la statua che segna l’ingresso al sentiero per raggiungere il Ponte di Annibale a Cerreto Sannita (BN)!

Escursioni da Napoli – Consigli sugli itinerari

Spesso leggo che c’è un po’ di confusione nei turisti che non conoscono bene la zona. Si fa fatica a capire quante cose è possibile visitare in un solo giorno.

Ho deciso quindi di lasciarvi qualche idea per gli itinerari che potreste organizzare.
Considerate il seguente elenco come una bozza!

Abitando in zona so quanto c’è da visitare in ognuno dei luoghi che ho menzionato. Sono però consapevole del fatto che ogni persona esplora le cose a una velocità diversa.

Nel programmare l’itinerario, basatevi sulle vostre abitudini e soprattutto considerate anche le cose “triviali” come traffico e ritardi.

Ogni punto indica ciò che è possibile visitare in un giorno.

1. Ischia
2. Capri
3. Procida
4. Reggia di Caserta e giardini
5. Roma
6. Costiera Amalfitana (Amalfi, Positano, Minori, Maiori)
7. Bacoli + Casina Vanvitelliana + Capo Miseno + Castello di Baia + Pranzo o Cena romantici
8. Cratere del Vesubio
9. Pompei
10. Ercolano + Napoli o escursione breve al Vesuvio
11. Parco Archeologico di Baia + Baia Sommersa + Castello di Baia
12. Paestum
13. Punta Campanella
14. Sorrento + Penisola Sorrentina
15. Santuario di Montevergine + Ospedaletto o Mercogliano + Pranzo
16. Spiagge a Bacoli + Capo Miseno
17. Casina Vanvitelliana + Spiagge a Bacoli
18. Paestum + spiagge
19. Spiaggette lungo la Costiera Amalfitana
20. Baia + Casina Vanvitelliana + Castello di Baia
21. Baia + Terme Stufe di Nerone
22. Baia di Ieranto + Sorrento
23. Cerreto Sannita e il Ponte di Annibale

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Travelling Dany – Danila Caputo

Danila Caputo è una scrittrice di viaggi bilingue che vive tra Napoli e la Costiera Amalfitana, laureata in Lingue e Culture Moderne all’Università Suor Orsola Benincasa (Napoli). Vive e lavora con suo marito Aldo, fotografo e creator di video. Questo blog racconta le loro avventure nel mondo e offre tanti consigli sui viaggi sostenibili e su come essere viaggiatori responsabili. Trovate tutte le ultime novità sugli ultimi viaggi su Youtube, Instagram e Facebook.

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