Cosa Vedere in Arizona in 15 Giorni: Viaggio Lungo la Route 66
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Siete alla ricerca di un road trip americano da film? C’è uno Stato che potrebbe fare al caso vostro, e che vi consentirà di vivere un viaggio indimenticabile. Scopriamo insieme cosa vedere in Arizona in 15 giorni: tra leggende americane, il mito della Route 66, testimonianze del Vecchio West e panorami assolutamente spettacolari.
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Perché scegliere di visitare l’Arizona
Io e Aldo ci siamo resi conto sin da subito che il modo migliore per visitare gli Stati Uniti sarebbe stato noleggiando un’auto.
Un viaggio di questo tipo infatti consente di cucirsi addosso un itinerario che risponda alle nostre esigenze, senza sperperare e soprattutto senza perdersi niente di importante.
I viaggi in auto negli U.S.A. sono indimenticabili soprattutto per via dei panorami spettacolari. Non si tratta più soltanto di spostarsi da una città all’altra, ma di godersi quelle ore al volante. Vi sentirete come in un film, soprattutto mentre visitate l’Arizona!
Questo Stato americano è pieno zeppo di cose da fare e da vedere. Anche solo un tramonto spettacolare alla Monument Valley merita il viaggio!
Gli appassionati di film e telefilm, ma anche di storia americana, ameranno questo road trip in Arizona perché li porterà alla scoperta dei miti del vecchio West, come la città di Tombstone.
Sentirete un brivido lungo la schiena nel guidare lungo la Route 66 e avrete modo di scoprire un’America ben diversa dalle grandi metropoli come Los Angeles o New York.
Come pianificare questo viaggio in Arizona
Stabilire cosa visitare in Arizona non è affatto semplice. Le “scenic drives“, strade panoramiche che vi costringeranno a fermarvi di continuo per scattare fotografie, sono tantissime.
Quindici giorni non sono abbastanza per vedere ogni cosa, ma nel nostro itinerario abbiamo condensato tutti gli “imperdibili“.
La cosa migliore da fare è prenderlo come esempio e personalizzarlo in base a ciò che vi piace di più. Se i musei vi annoiano, depennateli senza pietà e dedicatevi invece all’escursionismo. Oppure organizzate un’escursione a cavallo nel Grand Canyon, se vi sentite avventurosi.
Il miglior consiglio che posso darvi è quello di non riempire l’itinerario all’inverosimile. Certo, una giornata più piena rispetto alle altre può capitare. Ma non vi divertirete affatto se dovrete correre per tutto il tempo, con il rischio di non gustarvi assolutamente niente.
Sfruttate Google Maps e cercate di capire quanto tempo dovrete guidare per spostarvi da un punto all’altro. Vi sarà utilissimo per capire come organizzare questo itinerario, soprattutto se volete sostituire qualche tappa.
Tenete sempre a mente che spesso le strade panoramiche americane sono soggette a ingorghi, per cui è sempre bene aggiungere un’ora almeno ai vostri calcoli.
Se arrivate prima avrete tutto il tempo per sistemare i bagagli in albergo. Se invece restate bloccati nel traffico non correte il rischio che il museo che volete visitare abbia già chiuso.
Ricordate: negli Stati Uniti nulla chiude in ritardo e non si fanno eccezioni per nessuno. E’ più facile che chiudano in anticipo, per evitare di dover attendere che escano tutti. Meglio quindi arrivare con almeno 30 minuti di anticipo, così da evitare brutte sorprese.
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Giorno 1 – Cominciamo con Tucson
Il vostro road trip in Arizona dovrebbe iniziare da Tucson, che è ben collegata con molte grandi città americane e dispone di un grande aeroporto internazionale.
Tucson si trova a ridosso del deserto di Sonora, a poca distanza dal Parco Nazionale dei Saguaro.
E’ circondata da catene montuose, come quella di Santa Catalina. A me ha ricordato molto Moab, che abbiamo esplorato durante il nostro road trip nei parchi nazionali dello Utah.
Famosa per essere la sede della Arizona University, Tucson è anche meta ambita per gli amanti dello shopping. Sulla Fourth Avenue ci sono molti outlet di abiti e accessori vintage, tutti da esplorare.
Ciò che farete oggi dipende davvero da quando arrivate e da come vi sentirete dopo il lungo viaggio.
Se arrivate al pomeriggio all’Aeroporto Internazionale di Tucson, prendete la vostra auto a noleggio, lasciate i bagagli in albergo e scegliete cosa fare.
Dal momento che domani dovrete alzarvi presto, vi consiglio di concedervi al massimo una passeggiata per scoprire la città o per guardare le vetrine. E’ possibile che il jet lag vi costringa ad andare a letto presto!
In caso vi troviate già negli Stati Uniti e arrivate qui in auto, fate in modo di essere in città al mattino. In questo modo potreste concedervi una bella escursione lungo uno dei sentieri facili delle Santa Catalina Mountains!
Nota importante: confesso che non avevo mai sentito parlare di Tucson. Ho scoperto questa città grazie agli Old Tucson Studios, dove girarono “I ragazzi della prateria” (per tanti anni sono stata una grandissima fan della serie).
In questi studios sono stati girati tantissimi film western che hanno fatto la storia. Erano un luogo pieno di divertimento, tra set originali e rivisitazioni storiche. Purtroppo gli Old Tucson Studios sono stati chiusi a settembre 2020. Si spera che la Contea di Pima che li ha rilevati voglia riaprirli in futuro. Per ora non ci sono notizie in tal senso.
Dove dormire a Tucson: Country Inn By Radisson
Giorno 2 – Tombstone e Phoenix
Famosissima in tutto il mondo per i suoi banditi e i leggendari sceriffi che cercavano di contrastarli, Tombstone è una delle città chiave dell’Old Wild West americano.
Ancora oggi infatti resta una delle tappe che assolutamente andrebbero inserite in un road trip in Arizona.
Iniziate presto la giornata, partendo subito dopo colazione. Immettetevi sulla AZ highway 89 in direzione Tombstone: il tragitto dura più o meno 115 km.
Una volta arrivati, vi sembrerà di essere tornati indietro nel tempo.
La Tombstone di oggi è rimasta quasi del tutto uguale a quella cittadina della frontiera americana, che attirava tanti pistoleri e fuorilegge.
Probabilmente è in questo momento che capirete perché la si conosce anche come “la città dell’OK Corral“.
La sparatoria dell’O.K. Corral è un fatto realmente accaduto, sebbene Hollywood l’abbia talmente romanzata che ormai qualcuno crede si sia trattato soltanto di un’invenzione.
E’ durata soltanto 30 secondi e ha visto coinvolti molti uomini. A fronteggiarsi c’erano, da una parte uomini di legge guidati da Virgil Earp, Wyatt Earp e Doc Holliday. Dall’altra banditi del calibro dei Clanton e dei McLaury, tristemente famosi per aver ucciso, rubato e rapinato.
Questa sparatoria ormai simboleggia il periodo della storia americana in cui la frontiera era un posto estremamente pericoloso. I fuorilegge, crudeli e armati fino ai denti, giravano indisturbati, tartassando i cittadini onesti. Ci voleva coraggio a portare una stella sul petto.
li sceriffi onesti erano pochi e rischiavano continuamente la vita nel tentativo di sventare rapine o cacciare via banditi.
I McLaury e Billy Clanton, rimasti uccisi nella sparatoria all’O.K. Corral, sono sepolti al Boothill Graveyard, un cimitero che ospita tanti altri fuorilegge famosi.
Se siete fan dell’Old Wild West come noi, inserite questo cimitero tra le cose da vedere in Arizona. Qui a Tombstone dovreste visitare inoltre il Bird Cage Theatre e la Tombstone Courthouse.
In caso vi siate alzati prestissimo grazie al cambio di fuso orario, vi consiglio di restare anche per la rivisitazione storica che si tiene ogni giorno a Tombstone e che vi farà rivivere la sparatoria dell’O.K. Corral.
Quando sarete pronti a ripartire (ci è voluto un po’ perché Aldo mi convincesse che era ora di andare) guidate in direzione di Phoenix.
L’altezza non vi spaventa e amate le mongolfiere?
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I 294 km che separano Tombstone da Phoenix sono piuttosto scenografici: riuscirete a vedere anche un pezzetto del Saguaro National Park!
Qualora visitare Tombstone non sia di vostro interesse perché non vi piace il Vecchio West, in questa parte del viaggio potete aggiungere il Kartchner Caverns State Park.
Questo parco si trova a circa 63 km da Tucson. Il biglietto d’ingresso vi costerà 7$ per veicolo, mentre i tour guidati nelle caverne arrivano a costare $23.
Ci sono sconti per i bambini!
Dove dormire a Phoenix: Hampton Inn & Suites Phoenix North
Giorno 3 – Visitare Phoenix
Aggiungere Phoenix a questo viaggio in Arizona è assolutamente necessario per vari motivi. Primo tra tutti il fatto che avrete bisogno di fermarvi un po’ dopo aver guidato tanto il giorno precedente.
Phoenix è una tappa perfetta, perché ci sono tante cose da fare e da vedere.
Se avete già visitato la città e non sapete cosa vedere in Arizona in questa parte dell’itinerario, ho qualche idea per voi.
Potreste guidare fino a Scottsdale per un po’ di sano shopping: molti prodotti e capi di abbigliamento costano molto meno negli States e questa è una zona rinomata per i tanti negozi e centri commerciali.
Gli appassionati di vita all’aria aperta possono trascorrere qualche ora esplorando il deserto, con panorami che includono la Camelback Mountain (825 m). Chi abita in zona adora fare trekking lungo questi sentieri!
Altre attrazioni che potete aggiungere in questa giornata a Phoenix sono il South Mountain Park and Reserve. Qui potrete guidare lungo i 9 km della Summit Road, fino al Dobbins Lookout. Da questo punto panoramico potrete scattare foto incredibili!
Quelli tra di voi che hanno voglia di approfittare di questo road trip per studiare un po’ la storia americana, dovrebbero inserire una visita all’Heard Museum in itinerario.
L’interessantissimo museo narra la storia di 22 tribù di Nativi Americani che hanno vissuto in Arizona.
I biglietti costano $17 per gli adulti, e $9 per i bambini dai 6 ai 17 anni. Includono l’accesso a 12 mostre, ai giardini esterni con una meravigliosa mostra di scultura, e un tour guidato in lingua inglese.
Non preoccupatevi, alla biglietteria se ne fate richiesta vi verrà fornito un volantino in lingua italiana con tante informazioni sul museo e sulle mostre!
Trascorrete la notte a Phoenix.
Giorno 4 – La strada per Sedona
Il nostro primo impatto con Sedona è stato piuttosto bizzarro.
Siamo ancora grandi fan di X-Files, quindi quando abbiamo visto il cartello “Alien Crash Site” appena arrivati in città siamo rimasti basiti.
Di sicuro è una di quelle cose che avrebbero mandato Mulder (un po’ meno Scully) in brodo di giuggiole!
Si trattava di un pittoresco negozio di souvenir a tema alieno, ovviamente. Ma quel ricordo, la prima cosa vista in città, resterà per sempre legato a Sedona.
Non capita tutti i giorni di trovare cartelli che indicano il luogo dello schianto di una navicella aliena!
Guidare fino a Sedona vi porterà via almeno un paio d’ore (185 km) se arrivate da Phoenix. Chi abita in zona dice che fino alle 15 il traffico è ancora accettabile, mentre dopo diventa tremendo.
Noi siamo arrivati in settimana, quasi in tempo per il pranzo. Non c’era tantissimo traffico, ma è bene tenere comunque a mente che potrebbe volerci un po’ per arrivare in albergo.
Attenzione: C’è soltanto un’uscita per Sedona lungo la I-17 highway, quindi tenete gli occhi bene aperti perché è facile perderla e perdereste tanto tempo per tornare indietro!
Il jet lag vi perseguita ancora?
Sfruttatelo per lasciarvi Phoenix alle spalle al mattino presto. Avrete tempo per visitare Montezuma Castle, Montezuma Well e il Tuzigoot Monument. Si trovano tutti a circa 128 km da Phoenix.
Questo è il momento in cui mi tocca confessare che la prima volta che abbiamo visitato l’Arizona in questo punto ci siamo persi. Non c’era segnale per cui i cellulari non servivano a niente e non avevamo idea di dove andare: eravamo in mezzo al nulla.
Fortunatamente una pattuglia della polizia stradale che ci ha visti chiaramente in difficoltà si è fermata per darci indicazioni. Secondo loro è facilissimo perdersi mentre si cerca il Montezuma Castle, perché le indicazioni non sono chiare. Ma non prendetelo per oro colato: è probabile che lo abbiano detto solo per non farci sentire troppo in imbarazzo!
Le antiche case della tribù Sinagua si trovano a picco su costoni di roccia. Queste abitazioni sono letteralmente scavate nella roccia ad altezze improbabili!
Avevamo visto molti documentari riguardo questo parco prima di partire, quindi quando si è trattato di decidere cosa vedere in Arizona per questo viaggio in auto, non abbiamo avuto dubbi.
Da Sedona c’è la possibilità di prenotare un tour di 3 ore per visitare Montezuma Castle. Include un giro avventuroso in Jeep nel deserto, l’ausilio di una guida (in lingua inglese) e la possibilità di cancellare la gita fino a 24 ore prima della partenza del tour.
Fate clic qui per controllare prezzi e disponibilità.
Sedona offre inoltre tanti sentieri panoramici per gli appassionati di trekking, e le formazioni di roccia rossa più spettacolari di tutta questa zona.
Concedetevi 1-2 notti in questa cittadina un po’ hippy, ne vale la pena!
Essendo circondata da 1.8 milioni di acri di foresta, con intorno ben 4 riserve naturali e 2 parchi statali, Sedona è perfetta per gli appassionati delle passeggiate in mezzo alla natura.
La città ha un che di spirituale. Chi ha visitato Sedona dice che la città ha un’energia del tutto diversa dagli altri posti in Arizona.
Non vi sorprenderà quindi sapere che qui ci sono ben 4 “vortex“.
Che cos’è un vortex?
Alcune zone vengono definite centri di energie spirituali, che aiutano la guarigione, la meditazione e l’esplorazione delle proprie emozioni.
Chi ha meditato nei vortex dice di essersi sentito ispirato, carico e pieno di energie.
Uno dei vortex più famosi in zona e più facilmente raggiungibili da Sedona è quello situato in cima a Bell Rock.
Il sentiero per raggiungere questa formazione rocciosa è facile e interessante, quindi se vi va di fare una passeggiata in mezzo alla terra rossa, può essere un modo come un altro per trascorrere un giorno a Sedona.
Nota a margine: è possibile che siate sfortunati come noi. Arrivati a Bell Rock, abbiamo trovato l’area occupata da turisti semi-ubriachi, che per tutto il tempo non hanno fatto altro che gridare, ridere sguaiatamente e spingersi “per gioco“.
Inutile dire che l’esperienza non è stata affatto “spirituale“.
La Verde Valley inoltre produce vino. Alcuni produttori locali offrono piccole degustazioni, per cui se vi interessa assaggiare il vino dell’Arizona, fatelo qui.
Ci sono tante opzioni per alloggiare a Sedona, ma se vi sentite coraggiosi e se il vostro budget per questo viaggio è un po’ striminzito, ho qualche consiglio.
Uscite dalla città in auto, in direzione Sirca. Dopo circa 8 km troverete un cartello che indica “Oak Creek Trailhead“. Seguite la strada sterrata (solo se avete noleggiato un’auto che ve lo consente!) e vi troverete in una zona in cui ci sono tante roulotte di turisti e tende.
Qui si usa semplicemente piazzare la tenda e passare la notte guardando le stelle: è completamente gratuito!
Dove dormire a Sedona: The Views Inn Sedona
Volete vivere un’avventura fuori dal comune?
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Giorno 5 – Cosa vedere a Sedona e dintorni
Se avete noleggiato un fuoristrada, godetevi un po’ di sterrato lungo l’antica strada Sedona-Flagstaff. I panorami sono spettacolari!
Il punto che preferiamo è Schnebly Hill, ma guidando per altri 20 minuti arriverete a Mogollon Rim. Un altro punto panoramico meraviglioso, che anche gli abitanti di Sedona adorano.
In caso non abbiate un’auto che lo consenta, ma vogliate concedervi un’escursione avventurosa in mezzo alla terra rossa, c’è un’alternativa. Potreste prenotare un tour in fuoristrada a Mogollon Rim con una guida esperta!
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Una buona alternativa è… meditare. Non capita tutti i giorni di trovarsi al cospetto di ben 4 vortex “alieni“. Perché quindi non provare?
Oltre al vortex di Bell Rock, ce ne sono altri ad Airport Mesa, Boynton Rock e Cathedral Rock. Portate la fotocamera, non perché incontrerete gli omini verdi, ma perché tutti e quattro i punti dove si trovano i vortex godono di un panorama stupendo!
Non vi piace la meditazione? Un’altra cosa da vedere in Arizona è Jerome. Questa che oggi è una “ghost town” (città fantasma) era una volta una città mineraria.
Sappiate che viene considerata uno dei posti più infestati dai fantasmi in Arizona!
Si trova su Cleopatra Hill, a metà strada per Mingus Mountain. Dovrete guidare per circa 45 minuti da Sedona, per arrivarci.
Fantasmi a parte, Jerome è uno di quei paesini pittoreschi negli States, che ormai sembrano scomparsi in favore delle grandi metropoli.
Ci troverete gallerie d’arte, piccoli caffè e persino un museo dedicato alla storia mineraria della città.
Pernottate a Sedona.
Giorno 6 – Page e l’Antelope Canyon
Page si trova al confine con lo Utah.
Vi ci vorranno circa 2:50 ore per raggiungere questa piccola cittadina in stile western da Sedona.
Sebbene Page sia davvero minuscola, soprattutto se confrontata con le grandi città americane, è piena zeppa di cose da fare e da vedere. Proprio per questo vi suggerisco di partire al mattino presto da Sedona, così da restare due o tre giorni a Page.
A seconda di quanto vi piace passeggiare nella terra rossa ed esplorare paesaggi spettacolari, questa potrebbe essere una tappa piuttosto piena.
Se non sapete cosa vedere in Arizona ma morite dalla voglia di immergervi nelle atmosfere da film che avete sempre sognato, allora saltate tutto, ma non la tappa a Page. E’ qui che troverete ciò che state cercando!
La primissima cosa da fare in questo caso, già in fase di programmazione del viaggio negli Stati Uniti, è prenotare un tour all’Antelope Canyon.
Ho scritto un dettagliatissimo articolo per capire se è meglio visitare il Lower Antelope Canyon o l’Upper Antelope Canyon. Vi sarà utile anche per prenotare il tour nell’orario migliore. E’ fondamentale, in quanto sbagliando orario, il sole non entrerà nella fenditura in cima e quindi vi perderete gli spettacoli di luce all’interno di questo fantastico slot canyon.
Nel nostro caso abbiamo fatto una corsa per arrivare in albergo e parcheggiare. Lo staff dell’hotel è stato carinissimo: ci hanno fatto lasciare i bagagli anche se la nostra stanza non era ancora pronta.
E’ quindi arrivata una guida Navajo con fuoristrada per accompagnarci all’Antelope Canyon.
Abbiamo viaggiato molto negli USA, come forse avrete immaginato.
Tuttavia l’Antelope Canyon è uno di quei posti che mi sono rimasti maggiormente impressi. Per Aldo è stato il Grand Canyon (continuate a leggere, ci andremo!), ma io, forse anche grazie alla simpatia della nostra guida, mi sono innamorata dell’Antelope Canyon!
Quando avrete finito il vostro tour con guida Navajo, se avete ancora voglia di avventura, tornate all’ingresso dell’Upper Antelope Canyon e richiedete un permesso e una cartina per raggiungere il Waterholes Canyon.
Si tratta di uno dei posti più “nascosti” dell’Arizona. Un canyon spettacolare che non è quasi mai affollato e offre la possibilità di godere di panorami incredibili, sentendosi un po’ Indiana Jones.
L’orario migliore per visitare il Waterholes Canyon è nel primo pomeriggio.
Dove dormire a Page: Lake Powell Motel & Apartments
Giorno 7 – Una giornata piena di cose da fare a Page
La prossima tappa di questo viaggio in Arizona si trova a cinque miglia da Page, lungo la Highway 89. Si tratta di uno dei posti che non mancano mai in un road trip che passa da queste parti: Horseshoe Bend.
Dal momento che il panorama è spettacolare, il punto di osservazione è sempre affollato. L’unico modo per evitare di farsi spintonare è arrivare al mattino presto o poco prima del tramonto.
Per raggiungere il punto panoramico dal parcheggio ci vogliono circa 20 minuti a piedi. Vi consiglio di portare dell’acqua, soprattutto se avete organizzato il viaggio negli States nel periodo estivo.
Sono certa che abbiate visto tante foto dell’Horseshoe Bend, ma vi assicuro che nessuna rende del tutto la bellezza di questo punto, una vera e propria icona dei viaggi in America!
Vi prego però: fate attenzione.
Quando abbiamo visitato l’Horseshoe Bend, una coppia di francesi stava scattando fotografie proprio sul ciglio del precipizio.
La ragazza, intenta a farsi fotografare, ha fatto un passo indietro di troppo. Aldo è riuscito a lanciarsi per afferrarla un istante prima che volasse nel baratro. Insieme al suo ragazzo sono riusciti a tirarla su.
Io ero a poca distanza in quanto le altezze mi spaventano e non ci sono parapetti all’Horseshoe Bend.
Che dirvi… sono morta di paura per un momento. Ero sicura che sarebbero finiti di sotto.
Il ciglio del precipizio è scivoloso.
Non avvicinatevi troppo, soprattutto se indossate infradito o sandali.
Una fotografia non vale la vostra vita.
Ora che avete visto l’iconico Horseshoe Bend, perché non vi rilassate prendendo anche un po’ di sole?
Dirigetevi verso il Lake Powell: potete stendervi sulle rocce ad abbronzarvi o affittare un kayak, o addirittura fare un giro su potenti motoscafi che solcano le acque del lago a tutta velocità.
Trascorrete la notte a Page.
Giorno 8 – Sveglia presto per visitare il Grand Canyon
Il viaggio in auto per arrivare al Grand Canyon National Park da Page (209 km) vi porterà via circa 2:30 ore, purché non ci sia traffico.
Non sarà affatto noioso però: attraverserete zone magnifiche quindi potrete fermarvi di quando in quando per scattare fotografie.
Il punto di accesso al Grand Canyon N. P. più facile da raggiungere da Page è il South Rim gate, attraverso la cittadina di Tusayan. Da qui è possibile arrivare a parecchi viewpoint in pochi minuti. Tante persone che non trovano alloggio all’interno del parco infatti scelgono Tusayan per pernottare.
A Tusayan è inoltre possibile godersi il film IMAX più visto di sempre: The Grand Canyon Secrets!
Prenotare i biglietti online vi aiuterà a non fare lunghe file (magari ritrovandosi seduti in posti scomodi). Ne vale la pena!
Qui trovate inoltre un National Geographic Store. Ne esistono solo 5 al mondo!
Anche se non è l’ideale, so perfettamente che a volte c’è poco tempo. Ho quindi scritto una guida dettagliata su cosa vedere al Grand Canyon in un giorno.
Magari non riuscirete a concedervi chissà quali escursioni, ma nessuno vi vieta di tornare per un secondo viaggio e restare più tempo nel parco. Noi abbiamo fatto proprio così!
I migliori punti panoramici includono Grandview Point, la Desert View Watchtower (dalla quale si gode di un panorama spettacolare a 360° del South Rim) ed Hermit’s Rest.
Lungo la strada troverete anche il Grand Canyon Village. A meno che non decidiate di campeggiare nel parco, qui trovate alloggi, cartoline, bagni e generi di prima necessità.
Le altezze mi terrorizzano, ma Aldo riferisce che vedere il Grand Canyon dall’alto è una cosa indimenticabile.
Se siete più coraggiosi di me, è possibile prenotare online un giro in elicottero sul South Rim del Grand Canyon. L’esperienza è, a detta di mio marito, spettacolare!
Dove dormire al Grand Canyon: Yavapai Lodge
Dove dormire a Tusayan: The Grand Hotel at the Grand Canyon
Giorno 9 – In viaggio per Flagstaff
La mia guida su cosa vedere in Arizona in 15 giorni non sarebbe completa se non vi consigliassi di guidare sulla Mother Road, giusto?
Aldo, il nostro guidatore designato, adora macinare chilometri sulla Route 66: dice che si prova un senso di libertà tutto particolare.
E allora, non lasciamoci sfuggire questo pezzo della storia americana!
Flagstaff si trova a circa 128 km dal South Rim del Grand Canyon National Park.
Essendo relativamente vicina a questa meraviglia naturale e sulla Route 66, è diventata essa stessa una vera e propria attrazione turistica.
Questa città è uno di quei posti da non perdere, soprattutto se volete provare l’ebbrezza di viaggiare lungo la Mother Road. Nessun’altra città è tanto legata alla Route 66 quanto Flagstaff.
Troverete riferimenti ovunque, persino nelle insegne degli hotel!
Un buon posto dove iniziare a esplorare è il Flagstaff Visitor Center. Fatevi dare una cartina e qualche depliant. Spesso regalano libretti pieni di coupon sconto da utilizzare in negozi e ristoranti in zona.
Mentre passeggiate non potrete non notare che Flagstaff è piena zeppa di murales, mosaici, statue e altre opere d’arte. Qui abbiamo trovato persino più gallerie d’arte di Sedona!
Se la lingua inglese non è un problema per voi e cercate un tour fuori dal comune, potreste provare… a cercare fantasmi!
Il tour notturno è uno di quelli che mettono i brividi. Una guida esperta vi porterà nei punti più infestati della città e vi racconterà tutti i fatti più cruenti avvenuti a Flagstaff. E’ solo per i più coraggiosi!
Fate clic qui per verificare disponibilità e prezzi.
Dove dormire a Flagstaff: Ski Lift Lodge
Giorno 10 – Gita alla Monument Valley
Nessun viaggio negli States, alla ricerca del vecchio west, si può considerare completo senza visitare la Monument Valley.
Monument Valley Navajo Tribal Park e Four Corners possono essere visitati con un tour, in una sola giornata.
Dal momento che ieri avete già guidato per un lungo tratto, per oggi vi consiglio di prenotare un tour da Flagstaff.
La Monument Valley è davvero un luogo iconico, che rappresenta la vera essenza di un viaggio alla scoperta dell’Old Wild West americano.
Si trova all’interno della Navajo Nation ed è interamente gestito (inclusi i tour) dai nativi americani.
E’ famosa per i panorami spettacolari, che hanno fatto da sfondo a tanti capolavori. Maestose sporgenze di roccia rossa, spirali, vallate e scorci che non potrete non riconoscere.
Durante le visite guidate vengono raccontate antiche leggende dei nativi americani, e vi verranno inoltre mostrati i luoghi da film: tra gli altri potrete vedere dove sono stati girati Transformers e Forrest Gump.
Assicuratevi di visitare il John Ford Point, dedicato al grande regista che qui ha girato ben 5 classici western, poi entrati nella leggenda.
Quando ci siamo stati, abbiamo visto un nativo a cavallo al tramonto, proprio al John Ford Point. E’ stato un momento quasi poetico!
Fate clic qui per dare un’occhiata al tour migliore per visitare la Monument Valley da Flagstaff. Include: auto con autista che verrà a prelevarvi in hotel, pranzo, permessi d’ingresso, tasse per l’accesso alla Monument Valley e il supporto di una guida Navajo.
Trascorrete la notte a Flagstaff.
Giorno 11 – Williams sulla Route 66: imperdibile!
La prossima tappa del vostro viaggio in Arizona è Williams. Il tragitto in auto è lungo circa 50 km, lungo la I-40, che incrocia la Route 66 su Downtown Williams.
Circondata dalla Kaibab National Forest, Williams è una cittadina adorabile, dove è possibile dedicarsi a una serie di attività all’aria aperta. Dalla pesca al mountain biking, al campeggio, al bird watching, passando per campi da golf con un panorama spettacolare.
In inverno a Williams è persino possibile sciare o fare un giro in slitta.
Gli appassionati dei viaggi da sogno forse lo sapranno già, ma da Williams parte la Grand Canyon Railway, ovvero una ferrovia che porta fino al Grand Canyon National Park, con panorami indimenticabili.
Se siete alla ricerca della natura selvaggia degli Stati Uniti, la città di Williams non vi deluderà. Potete guidare nel Bearizona Wildlife Park… ma avendo cura di tenere i finestrini e gli sportelli dell’auto ben chiusi!
Williams è inoltre piena zeppa di hotel storici, perfetti per gli appassionati di motori, che costeggiano la Route 66. I negozi vendono tantissimi oggetti e souvenir a tema, quindi è possibile fare un po’ di shopping.
Ogni volta che passiamo a Williams, ci fermiamo sempre al Cruisers Cafe 66.
Entrare in questo pub americano d’altri tempi è quasi emozionante. Sembra quasi di passeggiare nella Radiator Springs di Cars (Disney).
All’interno è pieno di ricordi della “vecchia America“, tra distributori di benzina, cerchioni d’auto, cartelli stradali… e l’immancabile musica di Elvis Presley che vi farà compagnia.
Gli hamburger sono assolutamente deliziosi, in stile americano, spessi due dita e sempre succosi. Le porzioni sono immense, per cui è possibile rifocillarsi senza spendere un patrimonio.
Anche quando non possiamo fermarci a mangiare, ordiniamo almeno una porzione di striscette di pollo da portare, così le possiamo consumare sulla Route 66.
Se non sapete ancora bene cosa vedere in Arizona, sappiate che Williams e il suo Cruisers Cafe 66 sono imperdibili!
Dove dormire a Williams: La Quinta Inn & Suites
Giorno 12 – In viaggio lungo la Route 66: Ash Fork, Seligman e Kingman
La tappa finale di questa parte del vostro road trip in Arizona sarà la città di Kingman.
Lungo la strada ci sono alcune fermate che meritano un po’ di tempo. Tuttavia non c’è alcun bisogno di affrettarvi. Dal momento che resterete a Kingman Anche domani , il mio consiglio è quello di godervi la giornata di viaggio, arrivare con calma in città, raggiungere il vostro alloggio e semplicemente rilassarvi.
Lasciandovi Williams alle spalle, percorrete la Route 66.
Il primo punto di interesse lungo la strada è Ash Fork. Questo piccolo paesino ospita l’Ash Fork Route 66 Museum.
La città è famosa anche per essere la “Flagstone Capital of the World” grazie alla massiccia presenza di cave da estrazione.
Dal momento che tutti i paesi lungo questa parte della Route 66 sono minuscoli, il traffico è praticamente inesistente. Ogni volta che abbiamo percorso la Mother Road in Arizona non c’era mai nessuno. Gli americani tendono sempre più spesso a utilizzare la I-40.
Per questo motivo godetevi il viaggio e scattate tante fotografie!
La seconda tappa della giornata è Seligman, conosciuta anche per essere la città dov’è stata fondata la società per la protezione del patrimonio storico della Route 66.
Situata a circa 80 km da Williams, una volta si chiamava Prescott Junction.
Ha cambiato nome in seguito, per onorare Jesse Seligman, che investì ingenti somme di denaro per finanziare la costruzione di una rete ferroviaria che coprisse anche questa parte dell’Arizona.
Seligman è un posto perso a metà tra la meta kitch e quella di interesse storico.
Il primo posto in cui dovreste fermarvi è l’Angel & Delgadillo’s Route 66 Gift Shop and Visitor Center. Qui potrete anche acquistare tanti souvenir o chiedere informazioni sui luoghi di interesse nella zona.
Il negozio, che si è trasferito nella location attuale solo nel 1972, ha iniziato a perdere clienti nel momento in cui fu costruita la I-40. Per questo motivo Angel e sua moglie Vilma hanno deciso di trasformarlo in un luogo turistico.
Come?
Riempiendo la città di manichini!
Noi che abbiamo visto troppi film di Alfred Hitchcock l’abbiamo trovato estremamente inquietante. Dal momento in cui parcheggiate l’auto vi sembrerà di sentire addosso gli occhi di decine e decine di manichini vestiti in modi bizzarri, che vi fissano anche dai tetti delle case e dei negozi.
I manichini di Seligman sono posizionati in modo da creare varie scene, lasciando credere che stiano bevendo birra seduti sul cofano di auto d’epoca, chiacchierando davanti ad un negozio o facendo rifornimento.
Si tratta di una delle tante stranezze che si trovano sulla Route 66, sperdute in mezzo al nulla. Sarebbe un peccato perdervela!
Kingman è l’ultima fermata della giornata. Come ho già menzionato, non affrettatevi: c’è tanto da vedere lungo la strada.
Arrivate in città, trovate il vostro hotel, cenate e godetevi la serata. Al resto penseremo domani!
Dove dormire a Kingman: Ramada By Wyndham
Giorno 13 – Cosa vedere a Kingman
Uno dei nostri punti preferiti lungo la Route 66, che si estende per circa 140 km, è quello intorno a Kingman, nell’ovest dell’Arizona.
Questa parte della Mother Road era assai trafficata nel periodo in cui le persone si spostavano a ovest per cercare lavoro.
Lungo questo tratto ci sono paesi piccolissimi e pittoreschi, come Peach Springs, Yampai, Truxton, Valentine e Hackberry.
Se vi è piaciuta la tappa di ieri e volete andare alla ricerca di altri luoghi particolari sulla Route 66, questi sono quelli da esplorare.
Secondo la mia opinione però c’è così tanto da fare a Kingman e nei dintorni, che non vi annoierete di certo!
Per via della sua posizione sulla Route 66, Kingman è una comoda via d’accesso ai resort del Nevada e di Las Vegas. Da qui si raggiungono facilmente anche la Lake Mead National Recreation Area e i laghi Mohave e Havasu.
Oggi potreste visitare la Historic Route 66 Association dell’Arizona, il Kingman Railroad Museum e la Desert Diamond Distillery.
Vi consiglio però di andarvene semplicemente a zonzo, esplorando in base alle vostre preferenze: Kingman è piena di piccole chicche dietro ogni angolo!
Assicuratevi una sosta al Locomotive Park: c’è una mastodontica locomotiva a carbone proprio davanti al museo. Non è necessario acquistare il biglietto d’ingresso per scattare fotografie. Potete anche salire all’interno per dare un’occhiata all’antico motore a vapore!
A circa cinque minuti d’auto da qui c’è inoltre il Monolithic Garden Trail, che espone incredibili formazioni rocciose formatesi a seguito di attività vulcanica.
Trascorrete la notte a Kingman.
Giorno 14 – Esplorare il passato: Cool Springs e Oatman
Il vostro elenco di cose da vedere in Arizona è quasi completo: lasciate che vi mostri altri due posti che dovreste assolutamente aggiungere in itinerario. Sono certa che li amerete tanto quanto li abbiamo amati noi!
Un posto molto interessante, la prima tappa di oggi, è Cool Springs, situata tra Kingman e Oatman.
Cool Springs è una stazione di rifornimento vintage, completamente restaurata. Ci troverete un piccolo museo e l’immancabile negozio di souvenir.
C’è da dire però che la strada panoramica per arrivarci è una delle più belle dello stato dell’Arizona.
Portate la macchina fotografica!
La seconda tappa della giornata è Oatman, che si trova a 72 km da Kingman. La strada per arrivarci è sempre quasi del tutto deserta: noi non abbiamo incrociato anima viva, nè all’andata, nè al ritorno.
In passato città di minatori e cercatori d’oro, oggi Oatman si è ridotta a poche casette in stile western situate ai due lati di una strada. Si può considerare una “città fantasma“.
Se quando la visitate è in atto una sparatoria western tra attori vestiti da cowboy, vale la pena fermarsi a dare un’occhiata. Ma in genere la gente viene qui per poter accarezzare “quegli asinelli tanto carini“.
Gli asinelli selvatici sono i discendenti di quelli portati a Oatman dai minatori alla fine del 1800. Quando abbandonarono la città, lasciarono indietro gli asini da soma, che continuarono a riprodursi.
Al mattino arrivano in massa in città alla ricerca di cibo, e di sera tornano in mezzo alla prateria, per cercare riparo.
Quando siamo stati a Oatman, c’era una fila di asinelli che aspettavano pazientemente davanti a un negozio di alimentari. Uno degli abitanti del posto è quindi uscito per distribuire snack a tutti.
In città troverete quasi ovunque in vendita buste di carote e snack per asinelli: sono diventati un vero e proprio business!
I fan di Hell on Wheels come noi saranno contenti di sapere che Oatman prese il nome da Olive Oatman, la ragazza con i tatuaggi sul mento che si diceva fosse stata rapita da una tribù Apache.
Nella serie televisiva il nome del personaggio ispirato a lei è Eva Toole.
Clark Gable e Carol Lombard hanno trascorso la loro luna di miele all’Oatman Hotel. Sin da allora, la loro suite matrimoniale è diventata meta di pellegrinaggio per i fan.
Il Durlin Hotel è l’unico edificio a due piani in città. Non dimenticate di entrare a dare un’occhiata!
I muri sono ricoperti da banconote da un dollaro, con data e firma. Ci sono nomi e banconote provenienti da tutto il mondo!
Anche oggi trascorrerete la notte a Kingman: preparate i bagagli, domani si parte!
Giorno 15 – Guidare fino a Las Vegas
Questo è l’ultimo giorno del vostro viaggio in Arizona.
Lascerete Kingman per guidare verso Las Vegas.
Anche se ci sono “solo” 173 km che vi separano dalla città del gioco d’azzardo, è assai probabile che troverete molto traffico.
Nel nostro caso il tratto peggiore è stato quello da Boulder City fino alla Las Vegas Strip: man mano che ci avvicinavamo alla città, il traffico aumentava!
Ci sono tante cose da fare a Las Vegas anche se non siete giocatori d’azzardo.
Perdersele sarebbe un vero peccato.
Fate colazione presto a Kingman e partite, così da avere la certezza di essere a Las Vegas prima di pranzo.
Dopo aver lasciato i bagagli in camera, se non siete troppo stanchi, infilate il costume da bagno e correte in piscina! Tutti gli hotel migliori di Las Vegas dispongono di fantastiche piscine nelle quali trascorrere ore di relax.
Attenzione però, il sole del deserto è molto forte, quindi dovrete mettere una protezione solare adeguata!
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Bonus: Consigli per un viaggio lungo la Route 66 in Arizona
Non c’è ombra di dubbio: la Route 66 in Arizona è uno dei road trip più famosi al mondo. Ogni fanatico di auto e di States vuole percorrere la Mother Road almeno una volta nella vita.
Anche se oggi ci sono strade statali a scorrimento veloce, la popolarità della Route 66 è rimasta intatta. Poco importano i rallentamenti o il fatto che non è possibile superare determinati limiti di velocità.
Lungo la Mother Road ci sono infatti tante cose interessanti e bizzarre, che non si trovano percorrendo le strade più moderne.
Il modo migliore per godersi un viaggio in Arizona è evitare di inserire troppe cose da vedere nello stesso giorno. Farlo equivale a perdersi tante esperienze interessanti ed eventi gratuiti ai quali non avreste tempo di prendere parte.
L’ultimo suggerimento che posso darvi e che di sicuro non è il meno importante, è quello di visitare l’Arizona mantenendo una mentalità aperta. Esplorate a vostro piacimento, senza rischiare troppo. Ci sono posti bellissimi ma poco famosi: li troverete soltanto andando a zonzo.
Questo è però un consiglio applicabile a tutti i tipi di viaggio, non soltanto a quelli negli States!
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Travelling Dany – Danila Caputo
Danila Caputo è una scrittrice di viaggi bilingue che vive tra Napoli e la Costiera Amalfitana, laureata in Lingue e Culture Moderne all’Università Suor Orsola Benincasa (Napoli). Vive e lavora con suo marito Aldo, fotografo e creator di video. Questo blog racconta le loro avventure nel mondo e offre tanti consigli sui viaggi sostenibili e su come essere viaggiatori responsabili. Trovate tutte le ultime novità sugli ultimi viaggi su Youtube, Instagram e Facebook.